venerdì 24 dicembre 2010

Kabura pen

Anche io una volta pensavo bastasse prendere in mano una matita e una gomma per disegnare un manga...hi hi..la cosa è decisamente più complicata.
L'ho capito negli anni, a forza di divorare free talk dove si parla di retinature e inchiostrazioni varie e recentemente i procedimenti vengono illustrati in modo chiaro e coinvolgente su Bakuman, manga apunto che narra del debutto e dei primi passi di una copia di liceali aspiranti mangaka.
http://abandonedfactory.wordpress.com/2010/10/25/bakuman-4-tools-of-the-trade/

In questo blog, dove viene descritto tutto per bene e molto meglio di quanto possa fare una profana come me ;) ho anche trovato una foto della Kabura pen citata dalle Clamp nell'intervista sopra.
Effettivamente è un pennino piuttosto grosso che crea linee decise e difficili da correggere.
I contorni che crea sono proprio quelli marcati tipici di Rg Veda.
http://abandonedfactory.files.wordpress.com/2010/10/bakuman-4-3.png

mercoledì 22 dicembre 2010

Malinconia dei vecchi anime.

Era un po' che mi interrogavo guardando l'opening di Haruhi Suzumiya
...cosa mi ricordano i primi secondi del video??

Ecco, ora ho avuto l'illuminazione o meglio, una visione ;)
Guardate i primi secondi della opening di Escaflowne ^^

Del resto, tutto l'anime è pieno zeppo di citazioni di altre serie, in pieno otaku style..tipo l'uniforme delle ragazze, così simile a quella di Evangelion(la mitica Asuka!!!)oppure l'episodio del circolo chiuso sull'isola separata dal mondo con maggiordomi e cameriere tetttone(mai sentito parlare di Umineko no naku koro ni..??)
Quando Yuuki poi rivela sua identità a Kyon, pronuncia la frase "Io sono quello che si potrebbe definire..un alieno"..bene^^ è la stessa frase pronunciata da Nadia di "Il mistero della pietra azzurra" quando narra a Jean del suo passato appena riscoperto!
E chissà quante altre strizzatine d'occhio agli otaku degli anime ci saranno ancora..
Una serie completamente fuori di testa, esagerata, ma confezionata apposta per piacere ai fanatici del genere: mi piacciono questi indovinelli nascosti e mi piacciono ancora d più queste trame folli che non si sanno mai dove ti potranno portare.
A volte il lavoro su commissione, cioè fatto apposta per piacere a..non è sinonimo di cattiva qualità, ma può nascondere la passione degli autentici fans.
Se qualcuno ha scoperto altre citazioni, si faccia avanti!!!

domenica 19 dicembre 2010

Clamps wonderworld 6 parte III

D: All'epoca usavate strumenti di disegno diversi rispetto ad oggi?
R(Mokona): All'epoca usavamo le matite Kabura che oggi non usiamo più.
R ( Ohkawa): Mi pare di ricordare che abbiamo usato le Kabura solo per Rg Veda e Tokyo Babylon.
R (Mokona): No, anche per l'inizio di X e Justice Guard Duklyon.
R ( Ohkawa): Ad essere onesti, forse il tratto risaltava bene, ma questo non era tanto partico, perchè era così nitido da fare quasi male(ride)....eravamo ancora giovani. Certo dipenderà anche dalle Kabura, ma certo quello stile è indissolubilmente legato a quei tempi.
R (Igarashi): Se dovessimo ridisegnare le stesse tavole, certo risulterebbero completamente diverse.
R ( Mokona): Gli occhi erano troppo grandi e le spalle troppo larghe(ride). Certo, oggi pensiamo così, ma all'epoca ci sembravano perfettamente equilibrati.
[Per inciso, a me lo stile iniziale delle Clamp, che si nota tantissimo ad esempio, nel poco noto Mouryo Kiden, focalizzato sui personaggi, i cui tratti forse erano tagliati con l'accetta^^ ma che faceva molto libro di illustrazioni, piaceva tantissimo..èvero, è proprio il segno distintivo di quel periodo d'oro *_*]

D: In retrospettiva cosa pensate, adesso, di Rg Veda?
R ( Ohkawa): E' stato il nostro debutto commerciale e certo non è venuto come volevamo. Se volevamo rappresentare qualcosa di preciso, non ce lo concedevano, se volevamo più pagine, non ce le concedevano (ride)..
R ( Nekoi): Era certo deprimente aprire la rivista e trovare la propria opera così pco interessante.
R ( Mokona): Però ci rallegravamo anche solo del fatto che la nostra opera era pubblicata su una rivista commerciale. E quando uscirono i tankobon eravamo completamente fuori di noi dalla gioia.
R ( Igarashi): Certo, avevamo già disegnato Doujnshi, però, che i nostri manga venissero esposti nei negozi..era qualcosa di completamente nuovo!
R ( Ohkawa): Era una sensazione strana, vedere i nostri manga esposti nelle librerie. Oggi non proviamo più questi sentimenti da "prima volta", ovviamente (ride). Però penso che la sensazione persistette fino alla fine della serializazione di Rg veda, ogni volta che scoprivo un volumetto in libreria.
[Ah......le emozioni del neofita!!! >.<]