sabato 27 agosto 2011

CLAMP'S WONDERWORLD 12 TSUBASA 1

Intervista alle Clamp su Tsubasa(rilasciata quando la serie era ancora in corso)
D: Ma i mondi che Shaolan e gli altri visitano nel loro viaggi sono già predeterminati?
R(OHAKAWA): Per portare avanti la trama, ci sono diversi paesi dove è necessario che essi passino. Ciò che accade in ognuno di loro, poi, lo decidiamo di volta in volta a seconda delle situazioni. Così è accaduto ad esempio per "Piffle world". All'inizio volevamo scrivere una storia tipo"Chiki Chiki Machine Mou Race" ma dato che la storia precedente a Sharano era stata un po' complicata, alla fine abbiamo preferito optare per qualcosa di più semplice. Trame sfaccettate e complesse alla lunga possono stancare i lettori..e anche noi. D'altro canto, quando ci sono molte scene di azione come in Piffle World, viene mantenuta alta la tensione.
R(MOKONA): Quando si disegnano scene di azione usando vignette di piccole dimensioni, non si crea alcuna intensità, per quello bisogna svilupparle in modo più ampio possibile. Certo che in questo modo il numero di pagine cresce e la storia non procede.
R(OHKAWA): Alla fin fine la storia di Piffle è quella di una semplice gara..che però riempe un intero volumetto.
R(NEKOI): I llettori maschi hanno però dimostrato di apprezzare...
R(IGARASHI): Improvvisamente ho capito perchè spesso negli shounen manga le scene di azione si dilungano per mesi..(ride)
D: Dove vorreste mandare i nostri eroi la prossima volta?
R(OHKAWA): L'ideale sarebbe in un paese dove capiti loro solo qualcosa di bello. Magari un paese con delle celebri sorgenti termali(Onsen), oppure una terra nel sud. Un luogo, dove non sia necessario combattere(ride). Beh, è ovvio che con "qualcosa di bello" i ragazzi intendono qualcosa di completamente diverso dalle ragazze...per me un paese di sorgenti termali sarebbe l'ideale.
D: Ma in concreto in cosa consisterebbe questa differenza?
R(OHKAWA): Nel mondo di Piffle c'è una ragazza che stravede per Shaolan, è il suo eroe. Una situazione del genere non è proprio il massimo per i ragazzi..vorrebbero avere successo con le ragazze della loro età.(ride).
R(IGARASHI): Far colpo(di fulmine^^) su tutte le ragazze(anche se ne hanno già una fissa)..questo sarebbe l'ideale per i lettori maschi.
R(MOKONA): Questo, o diventare forti, una specie di leader..(ride).

venerdì 12 agosto 2011

Le ricette :P

Bene, passiamo all'aspetto gastronomico del film, che mi interessa particolarmente visto che io adoro la cucina indiana..come dice l'imperatore Akbar, dopo aver assaggiato le pietanze cucinate dalla sua Jodha, è quasi da paragonarsi ad un'esperienza mistica, sarà anche per le spezie che la contraddistinguono ^^

Le FRITTELLE DI CECI sono uno degli antipasti più tipici, le PAKORE, frittelle di verdure con pastella di ceci..ricetta qui http://it.wikipedia.org/wiki/Pakora

La FRITTURA PICCANTE non c'entra ovviamente nulla con il fritto misto all'italiana anche perchè Jodha è vegetariana (essendo seguace di Khrsna) credo invece si riferisca al Tandoori di verdure (il Tandoor è un forno tipico del nord dell'India ma anche di molte regioni medioorientali dove si raggiungono altissime temperature, dunque i cibi cuociono in fretta e si mantengono saporiti e croccanti. Di solito il tandoori è fatto di pollo, ma esiste una versione vegetariana (molto piccante, ma gustosissima e soprattutto abbondante, ne vado pazza!!! anche perchè nel ristorante dove vado io te lo servono rusticamente su una specie di tagliere, una montagna di verdura profumata praticamente *_*) Non si può ovviamente preparare in casa ma potete trovare info qui http://it.wikipedia.org/wiki/Tandoor

Le SFOGLIATINE DI FARINA E SESAMO sono una versione dei celebri NAAN il pano indiano IMHO più morbido e fragrante, che va intinto nelle pietanze come fa Jodha. La ricetta l'ho trovata qui http://www.ilmeglioincucina.it/it/naan.html non credevo si potesse farlo in casa, io al ristorante ho sempre divorato quello all'aglio, ma ora sicuramente proverò a farlo da me, sembra SEMBRA ^^ facile..

Per le LENTICCHIE in India c'è solo l'imbarazzo della scelta nel cucinarle..sarà stato un DHAL piccante quello preparato da Jodha la zuppa tipica mooolto speziata
http://www.benessere.com/alimentazione/cucina_internazionale/cucina_indiana_zuppe_verdure.htm
io del curry adoro tutto: colore, profumo intensissimo che non va più via dalla cucina per ore :P sapore che ti riscalda da dentro..a me piace proprio quello hot infuocato XDD certo che, l'umanità si divide fra chi lo ama e chi lo odia: molti, dopo essere tornati da mete esotiche e averci sguazzato dentro per giorni( pare che persino le lenzuola siano intrise del profumo nei luoghi dove viene usato O_O) non lo possono più vedere :((((

La VELLUTATA DI YOGHURT è una salsa tipica che accompagna i piatti speziati per rinfrescare il palato ^^ http://www.ilmeglioincucina.it/it/salsayogurt.html anche se poi il peperoncino c'è pure qui, ma è ingentilito dalla temperatura dello yoghurt diciamo :P

E..per addolcire il palato
FRITTELLE DI LATTE E FARINA le buonissime GULAB JANUM uno dei dessert più celebri http://it.wikipedia.org/wiki/Gulab_jamun
BUDINO DI SEMOLINO l'eccellente HALVA che nei paesi arabi indicherebbe una specie di torrone, ma in India è proprio un budino: i più celebri sono al semolino e alle carote, delicatissimi entrambi. http://en.wikipedia.org/wiki/Halva#India
Devo dire che io ho un'insana passione anche per le SAMOSA http://it.wikipedia.org/wiki/Samosa e..da bere, un ottimo LASSI alla rosa ecco..il pasto è completo.
Devo tornare a mangiare al ristorante indiano, mi sa..sono in astinenza..quello che mi piace è l'atmosfera rilassata e il fatto che le portate siano tutte sul tavolo e ognuno si serve a piacere, senza obblighi e cerimonie inutili.

giovedì 11 agosto 2011

La sposa dell'imperatore-JodhaAkbar

Sabato sera ho avuto la fortuna di vedere questo straordinario film su Rai nella ormai tradizionale rassegna estiva dedicata a Bollywood, ovvero al cinema indiano.
I film indiani non smetteranno mai di stupirmi ed incantarmi: ricchi di colori e profumi, trasudano vitalità e gioia di vivere nonostante tutto, che si esplica nelle danze e nei canti che quasi sempre li intercalano e ci fanno conoscere una società molto diversa da quello che un certo pregiudizio occidentale vorrebbe imporci, cioè quella di una nazione povera, arretrata, votata unicamente al misticismo; mi ha particolarmente colpita la fierezza e il carattere non solo di Jodha, ma anche di quello delle protagoniste di altri film, di cui tutto si può dire, tranne che siano arrendevoli e sottomesse ;)
Ma non starò ad annoiarvi raccontando di quanto è bello il film, perchè di recensioni in giro per la rete ne troverete a iosa: i protagonisti sono bellissimi e perfettamente in sintonia, le scenografie sontuose e ricercate...è un filmone epico e intriso di grandi emozioni come se ne facevano una volta, di quelli capaci di inchiodare anche gli spettatori più smaliziati.
Fra l'altro sti due erano i nonni di Shah Jahan, costruttore del Taj Mahal per la moglie morta..evidentemente i grandi amori erano una tradizione di famiglia.;)
Akbar è stato un grandissimo e celeberrimo imperatore moghul (guardate la pagina wiki in inglese se non ci credete.. http://en.wikipedia.org/wiki/Akbar prima non la'vevo sentito nominare neppure io, lo confesso, ma i film sono anche un'occasione per approfondire ^^), la cui caratteristica più importante è stata sicuramente la tolleranza verso ogni credo religioso. Magari non sapeva leggere nè scrivere ma aveva molto più sale in zucca di tanti dottissimi ideologi che sono venuti dopo di lui. :(((
Bene, nel film, ad un certo punto, la stessa Jodha prepara un banchetto per l'imperatore..vegetariano ovviamente, essendo lei seguace di Krshna.
Ecco la lista delle portate ( mi ha incuriosita questa cosa della lista dettagliata nel film ^^):
frittelle di ceci
frittura piccante
lenticchie
sfogliatine di farina e sesamo
e..per addolcire il palato..
frittelle di latte e farina
budino di semolino.
Cerco le ricette e le posto qui magari.. >.<

domenica 7 agosto 2011

Beh, dai...una spiegazione al post precedente urge senz'altro, soprattutto per chi ha poca famigliarità con la letteratura inglese romantica.
Fanny Imlay/Wollstonecraft/Godwin (3 cognomi senza mai essersi sposata :P )di nomi, appunto, ne ebbe tanti, ma identità nessuna, tanto da essere quasi completamente dimenticata. Di lei non ci rimane neppure un ritratto, dobbiamo fidarci delle testimonianze di chi la conobbe.
E non sono testimonianze da poco, visto che era figlia di Mary Wollstonecraft, una delle prime teoriche dei diritti delle donne e di Gilbert Imlay, avventuriero del Nuovo Mondo affascinato dalla Rivoluzione Francese, che la mise incinta e poi pensò bene di defilarsi..per peggiorare ulteriormente la situazione, Fanny fu poi adottata dal filosofo Godwin, che aveva sposato sua madre e si ritrovò come sorellastra la celebre Mary Shelley, passata agli onori letterari e per la sua fuga con il Poeta e per la sua opera più celebre, il "Frankenstein".
Insomma, una famiglia di geni maledetti, poeti, filosofi, letterati, dottissimi e talentuosi... e lei che praticamente sapeva solo come mandare avanti il governo della casa. Virtù non da poco, comunque, in un ambito famigliare dove tutti avevano la testa altrove (chi nei libri, chi nel denaro, chi nelle tragicomiche vicende finanziare che travagliarono il filosofo Godwin..).
Tendente alla depressione, come sua madre, disprezzata da tutti perchè sempre mansueta e servizievole (cosa che non impedì però ai Grandi che la circondarono di sfruttarla spesso alla grande per i loro loschi scopi-vedi la matrigna Clairmont :((() , concepì un'adolescenziale fascinazione per Shelley e, sentendsi preferire la sorellastra Mary, mise fine ai suoi giorni in una squallida pensioncina di Swansea ingurgitando una dose letale di laudano che, allora, come medicina e come veleno, andava molto di moda ;)
Una figura sicuramente minore, magari anche un po' anonima, forse a volte persino esasperante(nel suo darsi la morte quasi per dispetto infantile, tanto per dirne una..)ma capace comunque di strapparci più di un sorriso di complicità e simpatia...con un pensiero a tutti coloro, che, quotidianamente, sono costretti a subire l'umiliante confronto con i mostri sacri che si pavoneggiano attorno e che, invece, avrebbero tutto il diritto di trascorrere pacificamente la loro esistenza, apprezando appieno il profumo anche di un fiore soltanto.
Mary, affetta da una delle crisi di coscienza, che talvolta la affliggevano dopo una delle sue frequentissime bisbeticherie (dovute anche questo al male oscuro che pareva colpire tutte le Wollstonecraft, bisogna dirlo..) potrebbe averle scritto, post mortem, la lettera di qui sotto ;)
Per più info:
http://en.wikipedia.org/wiki/Fanny_Imlay
e il bel libro di Todd "Death and the maidens" l'unica biografia a lei dedicata, anche se molto ingiusta nei confronti di Shelley, trattato con severa ironia solo per non aver saputo contraccambiare il suo amore.