domenica 26 febbraio 2012

CLAMP WONDERWORLD 6 INTERVISTA X PARTE 4

D: Nel manga, la fine del mondo è prevista per luglio 1999. Siete stati influenzate dalle profezie di Nostradamus?[In una delle sue "Centurie" o almeno nell'interpretazione che se ne dà, Nostradamus aveva previsto la fine del mondo per il luglio 1999]

R(OHKAWA): Era molto popolare quando eravamo bambine(ride).
R( IGARASHI): Sì..ne avevamo discusso molto, ma non io non ci ho mai creduto molto(ride).
R(NEKOI): Non eravamo mai andato molto oltre di: "Ho sentito qualcuno che diceva qualcosa a proposito di lui" (ride)
R(MOKONA): Non credo molto alle profezie, ma penso siano interssanti.(ride): ho letto un sacco di librial riguardo.Ma non mi èvenuto mai in mente di uscire e comprare uno dei numerosissimi gadget del merchandise "apocalittico".
R(OHKAWA): Non ho mai creduto a nessuna delle sue profezie in ogni caso. Però questo genere di cose mi affascina. Avevamo scelto il 1999 perchè segnava la fine del secolo- e noi volevamo sfruttare la particolare atmosfera che l'accompagnava. Era come nel 1899-c'è sempre un'atmosfera unica ad avvolgere la fine di un secolo. E' come se il mondo fosse in preda all'eccitazione..come se qualcosa stesse per accadere. Volevamo ricreare questa atmosfera. Ma certo, il fatto di collocare il Giorno del Destino nel 1999, sicuamente è stato influenzato anche da Nostradamus(ride).
[Per chi è troppo giovane per ricordare il 1999, vi si respirava un'atmosfera da "orlo del baratro"; sembrava che orrende disgrazie e rese dei conti ci attendessero al varco per quel fatale 1 gennaio 2000..invece..non accadde nulla; io ricordo solo un freddo terrificante, la visione di un'alba meravigliosa(aveva il sapore dell'alba di un modno nuovo, intonsa e carica di presagi..) e una serie di festeggiamenti epocali ed estremamente suggestivi tutti intorno al globo trasmessi di ora in ora in tv...un po' quello che ci accadrà a dicembre di questo fatale 2012, insomma^^ ]
D: C'è qualcos altro ad avere influenzato quest'opera?
R( OHKAWA): Nessuna delle nostre opere è stata sballottata dalle mutevoli maree della società come X; ed è ANCORA in loro balia.
R( NEKOI): Tanto per cominciare, la scena cittadina è mutata rapidamente. Edifici sempre nuovi spuntavano fuori dal nulla e, per giunta, c'erano eidifici che apparivano nel manga e non esistevano più nella realtà. [Dov'è il problema?? Una scossa dei draghi della terra..e iproblema è bello che risolto XDDD]
R (IGARASHI): Per non parlare dei telefoni cellulari..mai avremmo immaginato che questa moda si sarebbe diffusa con tale rapidità, è stata come un'esplosione. Nel volume 2 vediamo Yuko che parla da un telefono pubblico.Ci sono anche delle scene dove ad Aoki trilla un cercapersone. Sono scene che saltano subito agli occhi, per quanto sono "antiquate" (ride)[Problema, questo della "esplosione tecnologica" che accomuna tutti i manga che si sono dilungati un po' troppo fra gli anni '90 e i primi anni di questo secolo...notiamo lestesse dissonanze temporali in Glass no kamen, per dire..]
R(MOKONA): E poi ci sono stati diversi incidenti a complicare le cose..
R( OHKAWA): Ogni volta che accadeva qualcosa di grave, dovevamo immaginarci a come trattarlo nel manga e questo ovviamente affliggeva la serializzazione; penso che "Asuka" ci abbia concesso una grande libertà di espressione, ma nonostante tutto certe parti non sono state sviluppate al meglio.
D: Beh, certo che ci avete inserito anche degli avvenimenti piuttosto macabri..
R( OHKAWA): E' stata oprattutto la scena della morte di Kotori a darci dei grattacapi. Era un periodo in cui la violenza dei videogames era sotto accusa sui media, così ovviamente il settore editing ci avvertì che quella scena avrebbe potuto creare dei problemi. Noi cercammo di convincerli che, se avessimo eliminato quella scena, il sogno all'inizio del manga avrebbe perduto tutto il suo significato. In qualche modo riuscimmo ad ottenere il via libera. [E meno male...cruda o no, quella è una delle mie scene prefrite nel manga, si scolpisce potente nell'immaginazione del lettore!!]
Poi accadero anche altre tragedie come gli asassinii di Sakakibara(serial killer di Kobe che nel 1997 uccise brutalmente alcuni scolari delle elementari; il caso impressionò particolarmente l'opinione pubblica per la giovane età dell'asasino, 14 anni per info dettagliate: http://it.wikipedia.org/wiki/Sakakibara ] così iniziammo a chiederci se era poi tanto giusto continuare a disegnare il manga con gli stessi criteri solo perchè a noi piaceva così. A essere sinceri, con il senno di poi, c'erano scene che avevamo scelto di disegnare in un certo modo solo per l'impatto shockante che potevano avere. Ma, man mano che passavano gli anni, queste si sono diradate. La morte di Saki è stata un punto di svolta.I lettori la rifiutarono, completamente. Abbiamo continuato a inserire scene violente nella stoira, ma ci chiedevamo anche con sempre maggiore insistenza se era proprio necessario inserirle in un manga pubblicato in una rivista per ragazze. Ad essere sinceri, credo che questo dubbio continuerà ad affliggerci anche negli anni a venire.[Effettivamente..negli ultimi anni, la violenza e lo splatter nelle opere delle Clamp si sono attenuate, passando ad una trattazione più intimistica pur continuando a tratatre temi scotattanti; si veda il recente "Kobato", mafia e solitudini, ma si tende all'umoristico, più che all'epica sanguinaria, forse per stemperare quelle che sono le tragedie che già affliggono costantemente la nostra quotidianità. Eppure a me la trattazione sontuosa, epica, di grande impatto visivo ed emotivo che caratterizzava le loro prime opere, come Rg Veda, come X, manca moltissimo..sarebbe bello riuscire a conciliare le due anime, anche se in serie differenti, così da accontentare tutti i fans: D'altro canto, se si sono trattenute in campo manga, si sono sfogate negli anime: il recente Blood C era quasi inguardabile, il sangue scorreva a fiumi, c'erano atrocità assortite che parevano partorite da una fantasia malata e soprattutto erano assolutamente gratuite. Sfogatevi poco per volta anche nei manga, mie care Clamp, per evitare di sbaootare a questi livelli quando proprio non cel la fate più, poi ^_^ ]

giovedì 16 febbraio 2012

Il vasellame della fortuna parte II XDDDD

Se la Rowling si fosse limitata a mettere in piedi un classico romanzo di formazione, di quelli di stampo romantico, per intenderci, tutto sarebbe andato per il meglio..
Invece, pressata dalle richieste dei fans e delle case editrici, forse accecata dalla fam e (sì perchè non dirlo??) da congrui assegni a 7 cifre, decide di strafare e si inoltra nell'insidioso terreno dell'alchimia, dell'esoterismo, delle sottili disquisizioni filosofiche per cui, sia detto senza offesa, apparentemente nnon possedeva nè la statura nè la preparazione necessaria.
Tutto questo marasma di materiale sembra infatti affastellato a caso, cucito insieme come un centone, all'ultimo minuto, giusto per aggiungere un briciolo di fascino arcano alla propria opera.. Perdidndirindina, qua si parla di pietre filosofali, simboli alchemici ed esoterici, cerche di sapore arturiano, Predestinati, teorie del complotto e avanti così, chi più ne ha più ne metta..fino al su premo interrogativo che tormenta l'anima dell'uomo fin da quando ha avuto coscienza di sè: ovveroossia, come sconfiggere l'orrore supremo, la morte e assurgere al limbo solitario degli immortali.
Non esattamente delle quisquilie senza importanza, insomma eh??
La Rowling, sui simbolismi e gli archetipi, era inciampata già fin dal primo volume..e vabbè, stemperavamo tutto nel clima soffuso di favola, ma nei volumi successivi, moltiplicandosi le citazioni che, ad un certo punto diventano addirittura il tema portante, scuse non ce ne sono più, e spesso la narrazione si impantana, con il lettore a covare la sensazione sempre più insistente che l'autrice annaspi e visibilmente, alla ricerca di un appiglio concreto e verosimili per risolvere l'inestricabile e cervellotica trama che lei stessa ha creato(fra horcrux, doni e altro ad un certo punto bisognerebbe fare quasi uno schemino per non perdere il filo ^^;; )
Un temino raffazzonato alla buona da studente alla viglia degli esami, insomma, con la data di pubblicazione a incombere minacciosa: certo, la Rowling ci mette del suo, ovviamente, esperienze e predelizioni personali in campo sia letterario che cinematografico( le numerosissime citazioni dal "Signore degli anelli" sono evidenti e,spesso, anche irritanti...)ma il massimo del cattivo gusto lo si raggiunge quando si lascia influenzare nello sviluppo della trama dalle esigenze e dai "suggerimenti" dei lettori..vabbè che i piccoli pargoli adoranti del primo anno sono cresciuti e tormentati ormai dalle prime tempeste ormonali dell'adolescenza, ma trasformare Hoghwarts di punto in bianco in una specie di postribolo con studenti avvinghiati bocca, lingua e tutto in ogni angolo..beh, mi sembra francamente eccessivo(Ron, sesto anno, per la cronaca...)

lunedì 13 febbraio 2012

I miei primi 40 anni!


Ai più probabilmente non importerà(e a ragione ^^) un fico secco, ma oggi per me è una giornata epocale...nel segno che si apre per me un'epoca totalmente nuova, quella (ahimèèèèèèè) degli "anta": oggi, 13 febbraio 2012 compio infatti il mio XL anno di vita, ovverossia 20 anni+20 di esperienza come ha spiritosamente commentato mammà nel suo biglietto d'auguri.
Ma è inutile indorare la pillola, ci sono e basta, con tutte le inevitabili perplessità che si accompagnano ad un traguardo così importante.
40 anni si compiono una volta sola nella vita(per fortuna, verrebbe da aggiungere..^^;;); tutti mi avevano consigliato di fare folli festeggiamenti, ma tutto sommato è abbastanza inutile incanalarsi nella tendenza all'inebetimento dominante...annegare i pensieri nell'alcool e nella musica per una sera mica risolve i problemi, fa solo sentire euforici e ancora più depressi la mattina successiva ;)
Ovviamente non ci siamo fatti mancare nulla: gita a Venezia sabato vestita da torta e tavola imbandita per il compleanno(mica scema io..così un sacco di gente mi ha cantato la canzoncina"tanti auguri a te" e in un sacco di lingue diverse XDDD), domenica di riflessione e totale relax in casa(giusto per focalizzare la portata dell'evento^^..e navigare a manetta su internet, ovviamente, con auguri di amici conosciuti o meno..meraviglie della rete XDD), lunedì lavorativo con pranzetto luculliano, miniparty al lavoro e brindisi in famiglia la sera...non occorre organizzare grandi cose, l'importante è rimarcare l'importanza della data in compagnia di chi veramente conta per noi, perchè in definitiva sono stati loro ad accompagnarmi in questi 4 decenni trascorsi come spero faranno in quelli successivi.
Rammento ancora la mia espressione perplessa quando mammà mi comunicò il fatale traguardo che attendeva papà il 24 agosto di quell'anno: era il 1983 e, nella mia beata incoscienza di undicenne, mi era sembrato davvero un vecchiaccio da rottamare ^^ ora mi trovo io nella stessa situazione e, ovvaimente, la prospettiva è cambiata ;)))) vecchia io??? Ma non scherziamo, dai....mi capita ancora di riempirmi dalla testa ai piedi di zucchero vanigliato per mangiare le frittelle, di gioire per avr ricevuto in regalo due enormi pantofole di peluches a forma di cane e di riempire gli spazi liberi delle pagine di quaderno con schizzi di principesse incoronate e infiocchettate piombate giù da chissà quale pianeta...poi, a immaginare i possibili sviluppi della loro storia, ci si penserà durante le ore di lavoro, con lo sguardo perso nel vuoto per delle mezz'ore intere..oopppssss!!
Insomma, lo spirito è rimasto lo stesso di 10, 20, 30 anni fa....ho guadagnato in esperienza e sicurezza, nel senso che adesso, me ne frego, e allegramente dell'opinione altruie, procedo tranquilla per la mi strada difendendo a spada tratta il diritoo di essere me stessa, anche se stravagante e anticonformista.
Gingilli di plastica e peluches, manga che occhieggiano dalla mia borsetta, campanelli a forma di rana sulla bicicletta, scaffali strabordanti di dvd a tema anime..non c'è dubbio...il fanciullino poeta che è in me lo tengo in vita, eccome....^^
il problema degli anni futuri sarà cercare di farlo andare d'accordo con il filosofo che qualcuno mi ha messo in casa moooolti anni fa(era il primo anno di scuola quando mi contestarono la mia tendenza a lasciarmi un po' troppo andare al piacere); mi ha creato non pochi problemi quell'ingombrante presenza censoria, ma è anche vero che suo è il merito di numerose "estasi intellettuali di stampo romantico" che altrimenti mai avrei conosciuto.
La via, del resto è un "work in progress", una complessa alchimia che non troverà mai uno stabile equilibrio se non al momento della morte, dunque, le liti e le riconciliazioni di queste due facce della mia medaglia non si quieteranno mai e costituiscono di certo il "sale " della mia esistenza..magari mi annoierei senza..
Diamo dunque il via a questo nuovo capitolo della mia vita, come navigatori protesi verso l'orizzonte ancora indefinito, verso il nuovo che ci attende, non il vecchio che avanza..per altri, elettrizzanti 40 anni!

domenica 5 febbraio 2012

Il vaso della fortuna!!

Quanto ho resistito alla sirena potteriana??? 10 e più anni, ha dell'incredbile vista la sarabanda mediatica che è stata costruita attorno a questo titolo e ai merchandising ad esso collegati.(parlerò del mitico maghetto di Hoghwarts ovviamente e il titolo gioca con l'assonanza inglese del suo cognome "Potter" alla professione del vasaio^^)
Di solito non mi faccio influenzare dai pregiudizi, ma visto il successo che riscuoeva questo titolo fra orde di ragazzini istericamente urlanti a ogni veglia in libreria per accappararsi le prime copie dell'ennesimo episodio ancora fresche di stampa..beh, non mi si biasimerà poi tanto se per anni ho storto il naso davanti a quello che mi sembrava solo un puerile miscuglio di neogotico un po' chic e di quel fantasy condito di un pizzico di horror a buon mercato per cui folleggiano gli annoiati pargoli moderni. La visione frammentaria del primo film tratto dalla saga non mi aveva fatto cambiare idea nonostante alcune scenografie di sicuro impatto emotivo(come dimenticare l'apparizione notturna di Hoghwarts che si ergeva sulle acque del lago illuminato solo dalla fioca luce delle fiaccole??).
E tutti invece a tessermi sperticate lodi dell'occhialuto maghetto..e io immune all'epidemia che sembrava contagiare il mondo intero...ma, quando poi ho visto che anche amici fidatissimi di Anobii si slanciavano in lodi sperticate per questo titolo attribuendogli addirittura 5 stelle, beh..ho dovuto cedere ed è con rassegnazione che mi sono infine decisa a prendere in mano il primo volume della saga..
Non l'ho divorato, questo lo posso affermare con sincerità, nè si è trattato di amore a prima vista, ma una piacevole sorpresa, quella sì c'è stata: agli albori della sua saga la Rowling scriveva ancora per se stessa, il suo stile è frizzante,scorrevole, le trovate magiche si susseguono spontanee e irresistibili, la trama di fondo è convincente, i personaggi ben costruiti e verosimili..insomma, riesce a dar vita ad un universo alternativo ben strutturato e appassionane come nelle fiabe che si rispettino.
C'è ancora qualche incertezza, certo, delel sgrezzature saranno sicuramente necessarie e alcune soluzioni risulteranno forzate ai più e non convincono pienamente, ma i classici duelli finali ( si scorrono le pagine con il cuore in gola), alcune indimenticabili scenografie (qualcuno ha parlata dell'apparizione notturna di Hoghwarts sulle acque del lago??) e soprattutto il fiuto infallibili dell'autrice che individua immediatamente i personaggi e le sottotrame suscettibili di sviluppo e che noi lettori impareremo ad apprezzare di volume in volume( vabbè, non è neppure necessario che faccia il nome di Piton, no?? ;) ripagano ampiamente una certa "tolleranza" iniziale da parte del lettore...
"La camera dei segreti" e "Il prigioniero di Azkaban" zoppicano ancora per molti tratti, ma si possono considerare come "fasi di assestamento" in cui la Rowling aggiunge tasselli fondamentali al suo quadro e soprattutto lì si fa le ossa, per trovare il ritmo e lo stile giusto, che le permetteranno di scrivere quei due piccoli gioielli di pathos e tensione che sono "Il calice di fuoco" (nella sua spiazzante pagina di apertura e nel finale goticamente dark che segnerà una vera e propria insanabile frattura con il clima ancora semifiabesco dei romanzi precedenti) e soprattutto il mio amatissimo "L'ordine della fenice", ove tutti i nodi giungono finalmente al pettine e vengono introdotti i personaggi che comporranno il quadro finale.
Al termine del quarto anno di scuola, come accennavo, avverrà la tragedia che sovvertirà completamente le carte in tavola: dall'atmosfera giocosa e spensierata dei primi anni si passerà adulto di formazioni, a tratti anche molto duro, negli inevitabili dubbi e "deragliamenti" e i chiaroscuro che avvolgeranno di una luce ambigua anche quelli che finora erano cosiderati quasi integerrimi eroi(Silente fra tutti, ma anche lo stesso Harry soprattutto nella fase finale..e questa è sicuramente un'innovazione importante e costruttiva nei romanzi per l'infanzia...avviciniamoli all'ambiiguità del mondo vero, questi pargoletti, accidenti, ne abbiamo tutti abbastanza delle "melassosità" disneyane!!!
La fiaba è senza dubbio il luogo in cui il bene si erge a contrastare il male e infine trionfa, certo..ma trionfa non "senza sè e senza ma" come si usava una volta, perchè la realtà quotidiana è ben diversa e sotto l'apparenza bonaria possono nascondersi tranelli mortali, così come personaggi a prima vista ostili e scontrosi si rivelano in verità soltanto abbarbicati nella loro malinconica tristezza, tormentati dall'astio di un passato ormai sepolto e, quando meno ce lo aspettiamo, nelle difficoltà, eccoli a tenderci la mano..è questa penombra, un grigiore inquietante, ma anche innegabilmente suadente, a dominare gli ultimi capitoli della saga.
Nulla è come si credeva, radicate certezze scompaiono, altre appaiono, ma traballanti, per finire sconfessate qualche pagina più avanti, dubbi si accavallano a dubbi e perfino il finale, molto a proposito devo dire, lascia intonso qualche mistero.
Non credo, a questo proposito, che le incertezze finali siano state volontarie, per agevolare futuri, improbabili sequel, piuttosto la Rowling in questo si è dimostrata una narratrice assolutamente di razza, conscia di come sia sempre meglio lasciare adeguato spazio all'immaginazione del lettore e farlo sentire così parte attiva del processo creativo....ha portato alla luce il suo lato più raffinato e profondo trovando il coraggio di abbandonare il suo ruolo iniziale, anche se altrettanto cnvincente, visto che l'ha consacrata al successo, di narratrice per bambini.
Sembrano così lontani, ormai, i tempi in cui Harry Potter vagava a occhi sbarrati fra le meraviglie di Diagon Alley, si entusiasmava per cappelli parlanti e cioccorane saltellanti, sgranocchiava allegramente caramelle 5 gusti+1 beandosi nei ricordi di suo padre e nella bonaria protezione di Silente..ora si trova, invece, a doversi scontrare prima di tutto con l'ipocrisia del mondo degli adulti, la politica corrotta e le sua inseparabili compagne, le spietate e tendenziose campagne mediatiche, i pregiudizi di razza, nascita, il fastidio, quando non l'annientamento, per il diverso, il debole o colui che semplicemnete si pone al di fuori dei binari stabiliti da un'opinione pubblica superficiale e corrotta..
diavolo di un maghetto...e chi avrebbe mai pensato che questo sarebbe stato il tuo incantesimo più importante?? Crescere e accompagnare nella crescita i lettori (perchè fra un volume e l'altro gli anni sono passati anche per loro e magari dalle elementari si trovano ad affrontare ora i primi rossori adolescenziali..)verso un difficile, ma indispensabile processo formativo che li conducono a considerare la realtà in cui vivono con occhio ben più critico e smaliziato di quanto non facesse nella beata spensieratezza della sua infanzia.
[continua...]