domenica 11 aprile 2010

Sorawoto e Aria

Beh, già alla prima visione, qualche dubbio mi era pure sorto..una certa sensazione di "deja vu" per essere precisi: Sorawoto mi ricordava moltissimo Aria, non solo nell'atmosfera imperante ( rilassata e un po' naif, per intenderci..e già i rapporti fra le protagoniste soldato la dicevano lunga, no?? Una fortezza di importanza capitale per la difesa nazionale lasciata in mano a delle ragazzine poco più che adolescenti?? O_o ) ma soprattutto nelle figure delle protagoniste, che sono, sia fisicamente che caratterialmente dei veri e propri cloni di quelle di Aria.
Poi ho letto in giro qualche commento per il web e le mie supposizioni hanno trovato conferma ^^
Sfido chiunque, inaffti, a sostenere che la materna e comprensiva Felicia non sia "figlia" di Alicia di Aria Company (c'è pure assonanza nel nome..) e la protagonista Kanata, un po' svampita è la controparte apocalittica di Akari, ovviamente.
Ovvio che fa parte di una specie di "gioco di ruolo" che è poi la regola delle produzioni animate: il pubblico si aspetta già quei tipi di personaggi codificati secondo regole precise e la produzione si adegua:
c'è la Tsundere Kureha/Aika, l'assonnata e introversa Noel/Alice, l'istruttrice bisbetica ma tutto sommato cordiale Rio/Akira e l'indispensabile "spalla" maschile sempre un po' Klaus/Akatsuki..
Plagio?? Ma nuuuu, direi una sorta di compromesso fra autori e spettatori ^^
Ovviamente, altri punti di contatto far le serie sono la centralità della musica e la presenza delle simpaticissime mascotte, che fanno tanto gadget.
solo che Sorawoto, dopo un inizio pacato e idilliaco, devia verso il drammatico..e questa sì che è una novità di questa serie, anche se andava sicuramente sviluppata meglio.
In conclusione Sorawoto è un Aria più movimentato, diciamo, ma comunque consigliato a chi già aveva amato la serie della Amano.
E il mio guidebook di Aria-The Animation che ho ordinato dal Giappone via Ebay non è ancora arrivato!!! Y_Y
In appendice vi copio e incollo la recensione di Sorawoto che ho scritto per Animeclick..il punteggio non è molto alto, gli darei un 6 stiracchiato, ma il concept della serie meritava sicuramente 8 per la sua originalità..peccato!! :(
Mi sono goduta musiche e disegni però..l'opening delle Kalafina è sul mio MP3 player da mesi, ormai!^^
RECENSIONE DA ANIMECLICK
http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=SORANOWOTO
Pare che questo "Canto del cielo" sia la prima produzione del progetto "Power of anime" della Aniplexx, che dovrebbe dare vita a serie animate originali, cioè non tratte da manga, visual novel, videogiochi, ecc. Beh, se questo è il risultato, meglio che ritornino a rivolgersi ai manga.
La mancanza di una sceneggiatura solida e credibile, infatti, si sente tutta. Certo, il trailer era visivamente stupendo con i suoi ampi scenari naturali e l'intenso sentimentalismo; le atmosfere iniziali poi e il ritmo delle prime puntate, lento ed evocativo, mi richiamava moltissimo "Aria" anche per la somiglianza caratteriale (e talvolta fisica) delle protagoniste delle due serie.
Un po' ridicolo il fatto che la difesa di una fortezza di confine di fondamentale importanza venga affidata ad un solo drappello di cinque ragazze e che nell'esercito siano presenti delle bambine, ma vabbé, l'animazione made in Japan ci ha abituato a questo ed altro.
Il problema è che quest'anime è un autentico calderone, in cui vengono gettati a casaccio un mucchio di spunti interessanti, ma che poi non vengono sviluppati (dalla tecnologia perduta, alla "fine del mondo" ,dalle antiche leggende sull'angelo perduto alle cinque ragazze del fuoco). iInsomma, ci sarebbe materiale per almeno cinque serie diverse o una serie unica di almeno cinquantadue puntate.
Non è questo il caso di Sora no woto: dalla puntata 10 in poi, il ritmo subisce un'accelerazione inaspettata e pazzesca (ascolti disastrosi e fretta di finire?): si affastellano rivelazioni su rivelazioni, spiegazioni a gogò (anche abbastanza inverosimili o comunque acconciate alla ne meglio) di tutti i misteri della serie tanto che ci si ritrova all'ultima puntata con il fiatone e la testa assai confusa.
La prima impressione è dunque quella di un'occasione persa: peccato, perché design, animazione, musiche (splendida la sigla di testa cantata dalle Kalafina su reinterpretazioni di quadri di Klimt) facevano sperare in qualcosa di più. Invece alla fine la delusione regna sovrana.
Spero ardentemente in un remake più accurato, in futuro.

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