lunedì 26 dicembre 2011

CLAMPS WONDERWORLD 12-SHAORAN

Nella sezione di TRC del volume 12 del CLAMPS WONDERWORLD è inserito anche un breve saggio di Fumiko Yamamoto dedicato a SHAORNA-CIO' CHE HA SACRIFICATO E COSA HA OTTENUT IN CAMBIO.
"Nessun uomo è un'isola"-nessuno può trascorrere la propria vita senza incontrare altre persone e intrecciare dei legami con loro. Al contrario, l'incontro con gli altri e le ralazioni che ne derivano costituiscono un aspetto essenziale della vita quotidiana, anzi potremo dire della vita umana nel suo complesso.
Che succede però, quando si interrompe una relazione da un giorno all'altro? Soprattutto quando si tratta di una persona cara della propria famiglia, di un amico o dell'amato/a?...
Shaolan si è trovato a vivere proprio una simile situazione. In cambio della capacità di viaggiare fra le dimensioni ha dovuto cedere alla strega Yuuko la sua relazione con Sakura. Anche se Sakura pian piano riesce a riconquistare i suoi ricordi attraverso le piume, la sua relazione con Shaoran non potrà più tornare alla luce. Certo, non sarebbe così grave...se lei prima non avesse significato così tanto per lui U_U. Perchè..mentre Shaoran conserva ancora il ricordo dei suoi sentimenti per Sakura, contemporaneamente è scomparso dai ricordi di lei. Non si può immaginare nulla di più orribile..
E certo, qualcosa di simile potrebe accadere anche a noi, nella nostra esistenza quotidiana. Quasi tutti si sono trovati a perdere di vista dele persone con cui prima si era in stretto contatto, come alla fine di un ciclo di studi o in seguito ad un trasloco. Capita anche che per un semplice malinteso si formi una voragine fra due persone che prima erano strettamente legate..e quando magari una delle due avrebbe il desiderio di risolvere la situazione, le cose non saranno mai più come prima. Le relazioni umane sono fragili, instabili e sempre sull'orlo di spezzarsi..

Mi è piacuta molto questa prima parte del saggio, per la capacità di cogliere degli aspetti della storia di Sakura/shaolan che di solito vengono ignorati e per il tentativo di contestualizzare un manga nella vita quotidiana..effettivamente sognamo di mondi lontani senza renderci conto che spesso anche noi siamo protagonisti di una storia, la NOSTRA storia altrettanto entusiasmante di quelle delle fiction!!!

domenica 11 dicembre 2011

CLAMPS WONDERWORLD 12-TSUBASA 5

DOMANDA: Come si svilupperà la storia da adesso in poi? [ovviamente al tempo dell'intervista il manga non si era ancora concluso ^^]
R(OHKAWA): Dopo il mondo di Piffle, il manga cambierà drasticamente direzione. Finora abbiamo spiegato ai lettori tutto ciò che doveva essere spiegato. Molti punti fondamentali seguivano secondo logica. Ad esempio, che nella contea di Jade le piume conducevano in un passato lontano o che nel paese di Sharano i tempi erano collegati attraverso le dimensioni cosicchè cambiando il passato si poteva influenzare anche il futuro. Un punto fondamentale in ogni caso è che un personaggio, una volta morto, non poteva più risorgere, per quanto si manipolasse il passato o la storia del manga. E questo principio giocherà un ruolo fondamentale d'ora in poi. I lettori che hanno già letto le nostre opere precedenti forse riconosceranno questo nostro "marchio di fabbrica".
DOMANDA: Ci sono altri punti fondamentali che meritano di essere segnalati?
R(OHKAWA): Xing Huo, l'amica intima di Fei Wang, il cui nome appariva già nell'anime. Merita qualche attenzione..
R(MOKONA): detta anche..Maganyan(ride)
R(OHKAWA): Non appariva nel mondo di Piffle, ma anche se giocava il suo ruolo in un altro mondo, il senso è lo stesso. Vogliamo sicuramente sviluppare questa idea...

Nel chiudere questa intervista, volevo ricordare che attualmente le Clamp sono in pausa vsito che una componente del gruppo(manon si sa chi sia...le Clamp non hanno voluto svelarlo) ha seri problemi di salute visto che si è fratturata una vertebra a stare troppo seduta a disegnare...infortuni da mangaka! :(

domenica 27 novembre 2011

BEN-TO

Immagino che tutti gli otaku doc della penisola sappiano cosa sia il bento, visto che praticamente si vede in ogni anime/manga che si rispetti: un must per ogni appassionato, praticamente!
Per gli altri darò subito una breve spiegazione: il bento sarebbe un cestino per il pranzo, che bambini e adulti si portano a scuola o al lavoro in Giappone, visto che, per via degli impegni e delle distanze da percorrere, quasi tutti pranzano fuori casa. Ma definirlo solo "cestino per il pranzo" è assolutamente riduttivo, quasi offensivo, direi: il bento è la quintessenza dell'estetica giapponese, della loro filosofia di vita per cui anche l'occhio vuole, indiscutibilmente, la sua parte. Non si tratta di ammassare cibarie in un contenitore di plastica, anche l'armonia dei colori, oltrecchè dei sapori e soprattutto le soluzioni decorative, hanno la loro parte; non importa quanto sia occupata una madre: si alzerà all'alba per confezionare il suo piccolo capolavoro quotidiano e strappare un sorrisino d'affetto al pargolo, anche se cresciuto, al momento in cui alzerà il coperchio.
Provate a digitare bento su un qualunque motore di ricerca di immagini e vedrete cosa si può realizzare con il riso, le alghe o verdura tagliata a spicchi XD E' un peccato mangiarlo, poiiii!! Y_Y
Ora, al giorno d'oggi, in un mondo sempre più frenetico, anche questo rito quoitidiano è spesso pura utopia e i bento si vendono preconfezionati al supermercato. Ma l'aspetto straordinario è che pure nella produzione di massa, l'amore tutto giapponese per la tradizione non si smentisce..e si presta attenzione a gusto e apparenza anche in ambito industriale...niente accozzaglie anonime e insipide, anche il cestino preconfezionato deve ricordare l'amore della mamma ;D
Volete le prove?? Beh, guardatevi "Ben-to" serie che va in onda da metà ottobre, dove un gruppo di studenti scalmanati e perennemente al verde si accapiglia ogni sera per conquistare il bento prescelto.
Trama che sembra da clinica psichiatrica: c'è il dio del negozio, ovvero il proprietario XD che ogni sera appiccica su ogni bento rimasto il bollino dell'offerta al 50%..ebbene sti squattrinati sanno che quello è l'unico momento in cui possono procurarsi qualcosa di decente a portata delle loro tasche e allora..appena il loro dio si ritira nel retrobottega..taaaddaaannnn si dia inizio alla battaglia!!
Alla fine, sul campo rimangono morti^^;; (di fame....) feriti e qualche fortunato che se ne esce con la sua ambitissima sporta della spesa; i protagonisti si ritirano poi nel loro club scolastico di bento, si dividono amichevolmente il bottino e aggiungono il nuovo bollino di sconto alla collezione sulla parete. Il bello dell'anime non è la sua demenzialità(perchè questi si prendono sul serio, eh???? ;)))) ma quello che almeno ha colpito me è il fatto che alla fine tutti si sideono rilassati e composti a gustarsi il loro bento e ne assaporano pacatamente il gusto: oasi di meritata serenità nel caos contemporaneo.
Ecco, è questa rivalutazione delle sensazioni, del calore domestico, della possibilità di prendersi il giusto tempo di gustare appieno qualcosa in compagnia alla fine di una dura giornata come rito quotidiano ad farmi amare questa serie. Da rilevare che, nella sigla di chiusura, la protagonista si alza al mattino e , ancora assonnata, getta i contenitori vuoti della sera precedente nel sacco della spazzatura: la festa è finita, comincia una nuova giornata..alla battaglia!!! XD

domenica 20 novembre 2011

CLAMPS WONDERWORLD 12 TSUBASA 4

DOMANDA: Contemporaneamente a TSUBASA avete disegnato anche XXXHOLIC. Quale delle due serie è stata più semplice?
RISPOSTA ( OHKAWA ): Sicuramente XXXHOLIC. Per quello riguarda la storia non sono facili entrambe, però in TSUBASA RC aquesto si aggiungeva anche il fatto che doveva risultare comprensibile anche ai lettori più giovani, il che complicava le cose. Se ad esempio una spada si spezzava, non basta mostrarlo per immagini, bisogna anche dirlo chiaramente. E quando ripresentavamo un nostro vecchio personaggio, dovevamo necessariamente infilare il suo nome da qualche parte. Ad esempio, quando Kurogane sogna la principessa Tomoyo, deve per forza chiamarla per nome, altrimenti i lettori più giovani non si sarebbero ricordati di chi essa fosse.
R ( IGARASHI ): Mi ricordo della volta in cui un redattore mi disse ( mi sembra si riferisse alle pubblicazioni settimanali sugli Shounen Magazine, ma comunque..)"Tutto ciò che si riferisce a più di 3 settimane fa, probabilmente è stato dimenticato dai lettori.." [ah, meno male..non sono la sola a dimenticarmi del contenuto dei tankobon precedenti di una serie, a volte penso di essere la sola baka smemorata e invece ^^]
R ( OHKAWA ): E' necessario impostare il contenuto sempre in modo tale che i lettori della settimana in corso possano comprenderlo senza problemi. E per i manga shounen le anticipazioni possono riferirsi massimo al volume successivo. Altrimenti i lettori che non sono molto pratici o quelli che danno un'occhiata al magazine solo di tanto in tantonon riuscirebbero a seguire. Bisogna che il tutto risulti sempre comprensibile per tutti. Perciò all'inizio di una serie lavoriamo sempre di gran lena, perchè la storia si sviluppi in modo ordinato e comprensibile a chiunque, ma poi le cose si complicano: dobbiamo sviluppare maggiormente la psicologia dei personaggi e a quel punto i tempi della storia inevitabilmente rallentano.
DOMANDA: Al vostro debutto in uno Shounen Magazin così celebre sicuramente vi sarete sentite un po' in imbarazzo. E oggi quali sono le vostre sensazioni al riguardo?
R (OHKAWA): Siamo molto riconoscenti di avere tutta la libertà necessaria per disegnare. Anche se non prestiamo sempre la giusta attenzione che TSUBASA si mantenga nei canoni classici dello shounen- ci sono state ( e ci sono ancora) delle lamentele al riguardo da parte della redazione - abbiamo potuto comunque esprimerci senza limitazioni di sorta. Noi CLAMP lavoriamo qui per la prima volta per un pubblico così giovane, dunque abbiamo potuto imparare un sacco di cose. E adesso comprendiamo anche perchè molti nostri manga del passato sono stati classificati come "difficili" (ride..). Tuttavia è apparso anche chiaro, che un manga troppo facile da comprendere non è più un manga targato CLAMP (ride..).[sante parole..hihihi^^]
IGARASHI: Per i bambini piccoli all'inizio era molto difficile da capire il concetto di "viaggio attraverso le dimensioni".
NEKOI: O anche che una stessa persona potesse essere diversa in mondi diverso pur conservando lo stesso aspetto. Penso però anche che con questo abbiano potuto capire perchè spesso nello stesso manga possano apparire personaggio simili ma caratterialemnte totalmente diversi.

domenica 13 novembre 2011

Scema..patentata! XD

Beh, dai: dopotutto un blog è sempre un diario, anche se online, quindi ogni tanto bisogna pur anche parlare di vicende personali, no? ^^
Ricordate il mio post di mooooolti mesi fa >_> intitolato "Prima guida"? Beh, era il 28 giugno..e ora, dopo-udite, udite...-4 mesi e mezzo mi sono incredibilmente patentata O_O (il 3 novembre alle 10 del mattino, per l'esattezza..gioia e gaudio e squilli di tromba XDDDD).
Lo so, lo dicono tutti.."se l'hanno data a me, la danno a tutti.." è una frase più che abusata, ma nel mio caso dello stereotipo ha ben poco.
Ci ho impiegato 4 mesi(escludiamo le due settimane di vacanza in agosto..), ho sputato sudore e sangue, ho versato fiumi di lacrime in segreto, ho pensato più di una volta(almeno 40 ehmmmmm, una per ogni lezione, esame compreso, praticamente ^^;;) di gettare la spugna, ho piagato tutti quelli che conoscevo con lamentele e frustrazioni assortite...insomma una via crucis, per me e per gli altri, ma ce l'abbiamo fatta e "finalmente è finita" come è stato il mio primo pensiero quando ho stretto infine l'ambitissimo tesserino fra le dita..salvo poi farmi cogliere dalla depressione nei giorni successivi come un palloncino svuotato..era tutto finito, si era concluso un capitolo della mia vita e pian piano ne emergevano anche i ricordi più curiosi e malinconici. Non son mai contenta praticamente..^^
Ora, scrivo queste linee a beneficio di chi si accinge ad affrontare questa erculea impresa in età avanzata (hihi, non esageriamo dai...ma 40 anni non sono più 18 è innegabile..); esercito la mia missione di sostegno alle "vittime della scuola guida" anche in altri forum, ma lo ripeterò qua: non sarà una passeggiata, verrete messi spietatamente di fronte alle vostre debolezze/difetti/difficoltà caratteriali, ma dopotutto ne varrà la pena, fidatevi: alla fine si tira fuori la grinta, si scoprono delle risorse inaspettate e(pecrhè no??) trovandosi a convivere in mezzo ai diciottenni, si potrà sperimentare una galvanizzante "botta di vita" che vi caricherà per parecchi mesi successivi ( ho incontrato delle persone meravigliose cui non cesserò mai di essere riconoscente..ok, facciamo anche i seri, ogni tanto, dai!^^).
Lo rifarei, insomma? Ni..a mente fredda razionalmente no(anche perchè ora devo trovare il coraggio di guidare davanti a parenti e amici più censori di Catone :((((, impulsivamente sì, anzi mi trovo ad invidiare chi inizia or ora il suo cammino e scalpito al pensiero di scendere finalmente in strada da sola: sotto, sotto, sono rimasta una ribelle indomita e sbarazzina, lo so ;)
PS: giusto perchè lo sappiate: i 12 airbags sono riusciti a portarci incolumi all'esame XPPPP

sabato 29 ottobre 2011

CLAMPS WONDERWORLD 12 TSUBASA 3

D: In Tsubasa RC riappaiono diversi personaggi delle vostre serie precedenti. Cosa vi sembra, a disegnarli di nuovo?
R(OHKAWA): E' divertente. Si pensa a chi potremmo far riapparire, si legiucchiano di nuovo i vecchi manga..
IGARASHI: Capita però anche che ci sia dimenticati de carattere di un personaggio. Bisogna stare attenti..(ride).
MOKONA: All'improvviso uno si mette a parlare in modo completamente diverso da prima..cose così (ride)
OHKAWA: Può essere anche intenzionale, dopotutto adesso si trova in un mondo completamente diverso(ride)
IGARASHI: E' faticoso anche ritrovare lo storyboard in cui lo si aveva disegnato......si deve sempre cercare fra il vecchio materiale..
NEKOI: Di quanti colori erano i capelli di Primera? E nessuno se lo ricorda..(ride)
MOKONA: Però è stato bello poter ridisegnare Primera dopo tutto questo tempo..( Primera era un personaggio di Rayehearth, uno dei primi successi delle Clamp)

OHKAWA: Per noi può anche essere divertente, ma bisogna anche considerare che fra i nostri lettori non saranno molti quelli che conoscono tutte le nostre opere..perciò adesso Primera è una cantante della Repubblica di Hanshin.
NEKOI: Beh, non è poi così male..(ride)
OHKAWA: Se non si è letto tutto, non è sempre facile cogliere i riferimenti. I lettori che conoscono i personaggi già dalle opere precedenti sono i più severi nei loro giudizi. Spesso cambiano anche le relazioni fra i personaggi: "Ma Primera non era innamorata di Lantis?" e così via...
MOKONA: Anche il design ovviamente cambia..non potremmo più riproporre oggi le sue lunghe ciglia..
OHKAWA: Siamo riusciti anche a riproporre Ashura, in qualche modo; ma era difficile da disegnare come una fancliulla..
MOKONA: Dato che avevamo deciso di limitarci a disegnare le sopracciglia, i visi risultavano un po' piatti.
OHKAWA: Forse era Emeraude quella che spiccava di più: una figura fantasy con tratti così occidentalizzati..
MOKONA: Con quei capelli così ondulati aveva in sè qualcosa di selvaggio..

DOMANDA: Ci sono state altre difficoltà nei disegni?
MOKONA: La scena nella Terra dei ciliegi, dove i gatti e le dame si sdoppiavano(il futuro invisibile..). Non è che fosse tanto chiaro, che il tutto dipendeva da un bug del gioco..
NEKOI: Apparentemente nessuno si era fatto grandi pensieri, che apparissero sempre le stesse persone, dato che si trattava di un gioco.
MOKONA: Avremmo dovuto portare la cosa ad un punto tale che tutte le persone nel circondario si trasformassero in dame.

domenica 2 ottobre 2011

CLAMPS WONDERWORLD 12 TSUBASA 2

DOMANDA: Avete affermato che la storia di Tsubasa all'inizio era solo delineata a grandi linee e che i particolari si sono andati delineando pian piano durante la stesura. Non avete incontrato problemi con questo modo di procedere?
R(OHKAWA): Problemi direttamente non ce ne sono stati, ma l'episodio di Jade, ad esempio, si è sviluppato in modo completamente diverso da come programmato. All'inizio volevamo ricavarne una storia vampiresca. Poi la redazione ci propose di inserire qualche particolare da genere giallo....così, dopo alcune riflessioni, si arrivò all'attuale versione.
IGARASHI: Se si fosse trattato di una storia di vampiri ovviamente avrebbe avuto la predominanza l'elemento horror ( è forse per la delusione di questa storia vampiresca mancata che le Clamp si sono cimentate recentemente-con pessimi risultati sigh Y_Y- con la serie Blood +?? Nota mia ^^)
NEKOI: E i bambini molto piccoli avrebbero avuto paura..
MOKONA: Già il fantasma di Emeraude era terrorizzante di suo...
OHKAWA: E..vampiri...avremmo dovuto parlare anche di morti, ovvio (ride)..così alla fine abbiamo preferito puntare sulle'elemento "mistery". Del resto avevamo mandato Shaolan a fare un viaggio con suo padre perchè potesse acquisire esperiernza del mondo e questa sua esperienza doveva appunto emergere in questa occasione.

DOMANDA: Ci sono dei personaggi il cui carattere o funzione hanno subito delle sostanziali modifiche nel corso della narrazione?
R(OHAKWA): Non particolarmente..forse Mokona, che si è rivelata insospettabilmente utile. In Tsubasa l'eminenza grigia che tira tutti i fili è Yuko. E' una figura forte che, se fosse emersa più spesso, avrebbe sicuramente scompigliato l'equilibrio della storia. E proprio per evitarlo, Mokona è stata per lei una sostituta perfetta.
NEKOI: E questo dopo che in "Magic Knight Rayeheart" non diceva praticamente nienete altro che "Pu".


DOMANDA: E' questo allora il motivo per cui in "Tsubasa" Mokona sa parlare?
R(OHKAWA): Sì. Inoltre già ai tempi di "Card Captor Sakura" avevamo capito che in un manga incentrato su una ragazza magica era indispensabile una mascotte al suo fianco, se non si voleva che la protagonista si perdesse nei suoi soliloqui(ride).
NEKOI: E con Kero-chan i discorsi di Sakura non erano più monologhi(ride).
OHKAWA: E penso che Mokona abbia avuto un compito simile in Tsubasa.

DOMANDA: Ci sono stati altri cambiamenti?
R(OHKAWA): Non in relazione ai ruoli dei singoli personaggi, forse però... per quello che riguarda i momenti in cui Kurogane urla il nome delle sue tecniche.
All'inizio avevamo pensato di farlo combattere in silenzio ma sembrava proprio poco cool (ride)! In X sarebbe sembrato comico, non cos' in Tsubasa. Certo, realisticamente parlando, si è più veloci se non si perde tempo ad annunciare le proprie mosse. Però, se lasciavamo la vignetta priva di esclamazioni questa sembrava incompiuta, semplicemente.
MOKONA: Quando l'autore non fa rumore o non grida, i lettori non possono capire cosa stia realmente facendo. Non spicca come una mossa da combattimento.
NEKOI: Però alcune definizioni sembravano davvero inadatte una volta che venivano pronunciate(ride)!!
OHKAWA: A essere sincere abbiamo scelto la punteggiatura delle esclamazioni solo in base al suo aspetto grafico. Durante il doppiaggio dell'anime, il seiyuu ( doppiatore ) avrà avuto sicuramente delle difficoltà a rendere queste sfumature...finora solo le tecniche di Kurogane hanno avuto l'onore di un nome, però vorrei provarci anche con quelle di Shaolan.
MOKONA:Però per arrivare a questo, dovrà conseguire una tecnica infallibile.

DOMANDA: A proposito di Kurogane, Fay lo chiama con diversi nomignoli..
R(OHKAWA): Sì, e ogni volta è uno shock per lui(ride).

sabato 27 agosto 2011

CLAMP'S WONDERWORLD 12 TSUBASA 1

Intervista alle Clamp su Tsubasa(rilasciata quando la serie era ancora in corso)
D: Ma i mondi che Shaolan e gli altri visitano nel loro viaggi sono già predeterminati?
R(OHAKAWA): Per portare avanti la trama, ci sono diversi paesi dove è necessario che essi passino. Ciò che accade in ognuno di loro, poi, lo decidiamo di volta in volta a seconda delle situazioni. Così è accaduto ad esempio per "Piffle world". All'inizio volevamo scrivere una storia tipo"Chiki Chiki Machine Mou Race" ma dato che la storia precedente a Sharano era stata un po' complicata, alla fine abbiamo preferito optare per qualcosa di più semplice. Trame sfaccettate e complesse alla lunga possono stancare i lettori..e anche noi. D'altro canto, quando ci sono molte scene di azione come in Piffle World, viene mantenuta alta la tensione.
R(MOKONA): Quando si disegnano scene di azione usando vignette di piccole dimensioni, non si crea alcuna intensità, per quello bisogna svilupparle in modo più ampio possibile. Certo che in questo modo il numero di pagine cresce e la storia non procede.
R(OHKAWA): Alla fin fine la storia di Piffle è quella di una semplice gara..che però riempe un intero volumetto.
R(NEKOI): I llettori maschi hanno però dimostrato di apprezzare...
R(IGARASHI): Improvvisamente ho capito perchè spesso negli shounen manga le scene di azione si dilungano per mesi..(ride)
D: Dove vorreste mandare i nostri eroi la prossima volta?
R(OHKAWA): L'ideale sarebbe in un paese dove capiti loro solo qualcosa di bello. Magari un paese con delle celebri sorgenti termali(Onsen), oppure una terra nel sud. Un luogo, dove non sia necessario combattere(ride). Beh, è ovvio che con "qualcosa di bello" i ragazzi intendono qualcosa di completamente diverso dalle ragazze...per me un paese di sorgenti termali sarebbe l'ideale.
D: Ma in concreto in cosa consisterebbe questa differenza?
R(OHKAWA): Nel mondo di Piffle c'è una ragazza che stravede per Shaolan, è il suo eroe. Una situazione del genere non è proprio il massimo per i ragazzi..vorrebbero avere successo con le ragazze della loro età.(ride).
R(IGARASHI): Far colpo(di fulmine^^) su tutte le ragazze(anche se ne hanno già una fissa)..questo sarebbe l'ideale per i lettori maschi.
R(MOKONA): Questo, o diventare forti, una specie di leader..(ride).

venerdì 12 agosto 2011

Le ricette :P

Bene, passiamo all'aspetto gastronomico del film, che mi interessa particolarmente visto che io adoro la cucina indiana..come dice l'imperatore Akbar, dopo aver assaggiato le pietanze cucinate dalla sua Jodha, è quasi da paragonarsi ad un'esperienza mistica, sarà anche per le spezie che la contraddistinguono ^^

Le FRITTELLE DI CECI sono uno degli antipasti più tipici, le PAKORE, frittelle di verdure con pastella di ceci..ricetta qui http://it.wikipedia.org/wiki/Pakora

La FRITTURA PICCANTE non c'entra ovviamente nulla con il fritto misto all'italiana anche perchè Jodha è vegetariana (essendo seguace di Khrsna) credo invece si riferisca al Tandoori di verdure (il Tandoor è un forno tipico del nord dell'India ma anche di molte regioni medioorientali dove si raggiungono altissime temperature, dunque i cibi cuociono in fretta e si mantengono saporiti e croccanti. Di solito il tandoori è fatto di pollo, ma esiste una versione vegetariana (molto piccante, ma gustosissima e soprattutto abbondante, ne vado pazza!!! anche perchè nel ristorante dove vado io te lo servono rusticamente su una specie di tagliere, una montagna di verdura profumata praticamente *_*) Non si può ovviamente preparare in casa ma potete trovare info qui http://it.wikipedia.org/wiki/Tandoor

Le SFOGLIATINE DI FARINA E SESAMO sono una versione dei celebri NAAN il pano indiano IMHO più morbido e fragrante, che va intinto nelle pietanze come fa Jodha. La ricetta l'ho trovata qui http://www.ilmeglioincucina.it/it/naan.html non credevo si potesse farlo in casa, io al ristorante ho sempre divorato quello all'aglio, ma ora sicuramente proverò a farlo da me, sembra SEMBRA ^^ facile..

Per le LENTICCHIE in India c'è solo l'imbarazzo della scelta nel cucinarle..sarà stato un DHAL piccante quello preparato da Jodha la zuppa tipica mooolto speziata
http://www.benessere.com/alimentazione/cucina_internazionale/cucina_indiana_zuppe_verdure.htm
io del curry adoro tutto: colore, profumo intensissimo che non va più via dalla cucina per ore :P sapore che ti riscalda da dentro..a me piace proprio quello hot infuocato XDD certo che, l'umanità si divide fra chi lo ama e chi lo odia: molti, dopo essere tornati da mete esotiche e averci sguazzato dentro per giorni( pare che persino le lenzuola siano intrise del profumo nei luoghi dove viene usato O_O) non lo possono più vedere :((((

La VELLUTATA DI YOGHURT è una salsa tipica che accompagna i piatti speziati per rinfrescare il palato ^^ http://www.ilmeglioincucina.it/it/salsayogurt.html anche se poi il peperoncino c'è pure qui, ma è ingentilito dalla temperatura dello yoghurt diciamo :P

E..per addolcire il palato
FRITTELLE DI LATTE E FARINA le buonissime GULAB JANUM uno dei dessert più celebri http://it.wikipedia.org/wiki/Gulab_jamun
BUDINO DI SEMOLINO l'eccellente HALVA che nei paesi arabi indicherebbe una specie di torrone, ma in India è proprio un budino: i più celebri sono al semolino e alle carote, delicatissimi entrambi. http://en.wikipedia.org/wiki/Halva#India
Devo dire che io ho un'insana passione anche per le SAMOSA http://it.wikipedia.org/wiki/Samosa e..da bere, un ottimo LASSI alla rosa ecco..il pasto è completo.
Devo tornare a mangiare al ristorante indiano, mi sa..sono in astinenza..quello che mi piace è l'atmosfera rilassata e il fatto che le portate siano tutte sul tavolo e ognuno si serve a piacere, senza obblighi e cerimonie inutili.

giovedì 11 agosto 2011

La sposa dell'imperatore-JodhaAkbar

Sabato sera ho avuto la fortuna di vedere questo straordinario film su Rai nella ormai tradizionale rassegna estiva dedicata a Bollywood, ovvero al cinema indiano.
I film indiani non smetteranno mai di stupirmi ed incantarmi: ricchi di colori e profumi, trasudano vitalità e gioia di vivere nonostante tutto, che si esplica nelle danze e nei canti che quasi sempre li intercalano e ci fanno conoscere una società molto diversa da quello che un certo pregiudizio occidentale vorrebbe imporci, cioè quella di una nazione povera, arretrata, votata unicamente al misticismo; mi ha particolarmente colpita la fierezza e il carattere non solo di Jodha, ma anche di quello delle protagoniste di altri film, di cui tutto si può dire, tranne che siano arrendevoli e sottomesse ;)
Ma non starò ad annoiarvi raccontando di quanto è bello il film, perchè di recensioni in giro per la rete ne troverete a iosa: i protagonisti sono bellissimi e perfettamente in sintonia, le scenografie sontuose e ricercate...è un filmone epico e intriso di grandi emozioni come se ne facevano una volta, di quelli capaci di inchiodare anche gli spettatori più smaliziati.
Fra l'altro sti due erano i nonni di Shah Jahan, costruttore del Taj Mahal per la moglie morta..evidentemente i grandi amori erano una tradizione di famiglia.;)
Akbar è stato un grandissimo e celeberrimo imperatore moghul (guardate la pagina wiki in inglese se non ci credete.. http://en.wikipedia.org/wiki/Akbar prima non la'vevo sentito nominare neppure io, lo confesso, ma i film sono anche un'occasione per approfondire ^^), la cui caratteristica più importante è stata sicuramente la tolleranza verso ogni credo religioso. Magari non sapeva leggere nè scrivere ma aveva molto più sale in zucca di tanti dottissimi ideologi che sono venuti dopo di lui. :(((
Bene, nel film, ad un certo punto, la stessa Jodha prepara un banchetto per l'imperatore..vegetariano ovviamente, essendo lei seguace di Krshna.
Ecco la lista delle portate ( mi ha incuriosita questa cosa della lista dettagliata nel film ^^):
frittelle di ceci
frittura piccante
lenticchie
sfogliatine di farina e sesamo
e..per addolcire il palato..
frittelle di latte e farina
budino di semolino.
Cerco le ricette e le posto qui magari.. >.<

domenica 7 agosto 2011

Beh, dai...una spiegazione al post precedente urge senz'altro, soprattutto per chi ha poca famigliarità con la letteratura inglese romantica.
Fanny Imlay/Wollstonecraft/Godwin (3 cognomi senza mai essersi sposata :P )di nomi, appunto, ne ebbe tanti, ma identità nessuna, tanto da essere quasi completamente dimenticata. Di lei non ci rimane neppure un ritratto, dobbiamo fidarci delle testimonianze di chi la conobbe.
E non sono testimonianze da poco, visto che era figlia di Mary Wollstonecraft, una delle prime teoriche dei diritti delle donne e di Gilbert Imlay, avventuriero del Nuovo Mondo affascinato dalla Rivoluzione Francese, che la mise incinta e poi pensò bene di defilarsi..per peggiorare ulteriormente la situazione, Fanny fu poi adottata dal filosofo Godwin, che aveva sposato sua madre e si ritrovò come sorellastra la celebre Mary Shelley, passata agli onori letterari e per la sua fuga con il Poeta e per la sua opera più celebre, il "Frankenstein".
Insomma, una famiglia di geni maledetti, poeti, filosofi, letterati, dottissimi e talentuosi... e lei che praticamente sapeva solo come mandare avanti il governo della casa. Virtù non da poco, comunque, in un ambito famigliare dove tutti avevano la testa altrove (chi nei libri, chi nel denaro, chi nelle tragicomiche vicende finanziare che travagliarono il filosofo Godwin..).
Tendente alla depressione, come sua madre, disprezzata da tutti perchè sempre mansueta e servizievole (cosa che non impedì però ai Grandi che la circondarono di sfruttarla spesso alla grande per i loro loschi scopi-vedi la matrigna Clairmont :((() , concepì un'adolescenziale fascinazione per Shelley e, sentendsi preferire la sorellastra Mary, mise fine ai suoi giorni in una squallida pensioncina di Swansea ingurgitando una dose letale di laudano che, allora, come medicina e come veleno, andava molto di moda ;)
Una figura sicuramente minore, magari anche un po' anonima, forse a volte persino esasperante(nel suo darsi la morte quasi per dispetto infantile, tanto per dirne una..)ma capace comunque di strapparci più di un sorriso di complicità e simpatia...con un pensiero a tutti coloro, che, quotidianamente, sono costretti a subire l'umiliante confronto con i mostri sacri che si pavoneggiano attorno e che, invece, avrebbero tutto il diritto di trascorrere pacificamente la loro esistenza, apprezando appieno il profumo anche di un fiore soltanto.
Mary, affetta da una delle crisi di coscienza, che talvolta la affliggevano dopo una delle sue frequentissime bisbeticherie (dovute anche questo al male oscuro che pareva colpire tutte le Wollstonecraft, bisogna dirlo..) potrebbe averle scritto, post mortem, la lettera di qui sotto ;)
Per più info:
http://en.wikipedia.org/wiki/Fanny_Imlay
e il bel libro di Todd "Death and the maidens" l'unica biografia a lei dedicata, anche se molto ingiusta nei confronti di Shelley, trattato con severa ironia solo per non aver saputo contraccambiare il suo amore.

sabato 30 luglio 2011

"A Fanny", tua sorella Mary

Non ti ho mai amata, Fanny, non i tuoi capelli da topolino, sempre accuratamente ravviati in quella detestabile crocchia nè il tuo volto lentigginoso e patetico.
Possedevi il poco invidiabile dono di indisporre la gente, di esasperarla con le tue querule lamentazioni..sempre infelice, sempre insoddisfatta, sempre pronta a struggerti nelle tue deliranti visioni da solitaria, dura e inflessibile con te stessa, prima che con gli altri.
Era l'ombra di nostra madre, a schiacciarti, lo so, gli oneri e le aspettative del mondo, che ho sempre dolorosamente percepito anche io.
Eppure, la mamma ci aveva indicato anche la via per uscirne, non si era limitata a spargere i semi della sua sventura.
E' la maledizione di tutte quelle che ci hanno preceduta, Fanny, non è solo la sua o la tua o la nostra..non sei sola, come non lo sono io, come non lo erano le altre, non preoccuparti..tutte dobbiamo combattere, dobbiamo sollevarci in armi e la penna sarà la nostra spada..contro secoli di pregiudizi e di rancori.
Tu stesso lo affermasti, ricordi?
"Ho deciso di non vivere più recando vergogna alla memoria di mia madre.(...)Ho capito che, se voglio superare le mie difficoltà, devo prima imparare ad amare e stimare me stessa"
In questo ti rivelasti una vera Wollstonecraft..e allora, perchè??? Perchè Fanny davi sempre l'impressione di elemosinare l'affetto e la considerazione degli altri?
Perchè, in nome del cielo, stavi sempre lì, ad osservare il mondo con quegli occhi da cerbiatta ferita?
Eri tu, a doverti scuotere, Fanny, scuoterti di dosso la polvere dell'ignavia per varcare decisa quella porta ed accettare gli inevitabili rischi e delusioni che avresti ivi incontrato, perchè la libertà, mia cara, non si conquista mai indenni..
TU avevi talento, Fanny, sì, anche tu, come tutti noi..e il mio unico rammarico, ora, è di non aver mai voluto dirtelo..
avrei dovuto urlarlo, a pieni polmoni, il sollievo che provai quella sera, quando giungesti a me, fradicia di pioggia e io potei, finalmente, esausta, abbandonarmi fra le tue braccia.
Eri sangue del mio stesso sangue, dolce, mite, comprensiva, senza neppure sospettarlo, eri tu quel focolare domestico a cui ogni marinaio rivolge costante il suo pensiero fra le onde del periglioso mare..
"Focolare domestico": sto usando un'espressione desueta, lo so, e forse nostra madre non avrebbe approvato..
eppure, anche la "domesticità" fa parte del nostro patrimonio di donne, prima, di poetesse ed esseri umani poi....
Ed era questo, il lato ombroso che mai sono riuscita ad accettare; il tuo sguardo smunto richiamava anche troppo bene le implorazioni accorate che la mamma aveva rivolto all'unico uomo che aveva saputo umiliarla, TUO PADRE..
TUO PADRE....è questa la barriera invalicabile che sempre si è frapposta fra noi.
Rechi con te, inequivocabili, i segni di quel periodo dannato, indelebile, che minaccia di contaminare gli altri.
Perchè forse ( il dubbio sorge legittimo..) per un istante furono felici, fra le macerie della rivoluzione, perchè forse TU fosti felice, nelle terre del Nord, su quella spiaggia desolata, ove ti soffermavi a giocare...
Tu la conoscesti, la mamma, ne ascoltasti i rivoluzionari insegnamenti, dalla sua viva voce, fosti eternata da lei in quell'immagine, come il piccolo cammeo di una vita intera..
Siete strane creature, voi, presenze scomode che ci rimandano al passato, nostro malgrado, eppure incapaci di sopravvivere al futuro.
Come puntualmente avvenne, in quella squallida pensioncina di periferia, nell'ottobre del nostro più immemorabile anno: vedo la bottiglietta scura sul comodino, i tuoi vestiti sparsi a terra, tutt'intorno, un vaso di dalie smunte, fuori dalla finestra, nel vago grigiore del mattino.....
..li vedo, ma io non sono lì, ad abbracciarti, a sostenere il tuo corpo esanime, in quel mondo che, ancora una volta, ti respingeva ostile....
non lapidi o serti o il conforto di un canto, il tuo nome sarà cancellato, rapito per sempre alla nostra realtà...
un tetro frullare di corvi oscurò il purpureo del cielo, mentre la tua cenere, silenziosa, si disperdeva nel vento:
confidasti nella poesia dei sentimenti e fummo NOI, i suoi vati, ad averti tradita.


A Fanny Wollstonecraft,
sua sorella Mary.

"La morte la rese più bella,
donandole quella celestialità che in vita non ebbe mai conosciuta"

sabato 23 luglio 2011

CLAMP'S WONDERWORLD 12-KOBATO 3

DOMANDA: Come siete arrivati a ideare un personaggio come Ioryogi?
R(NEKOI): All'inizio era solo un mio scarabocchio..(ride)Però, dopo averlo messo sulla nostra homepage(clamp-net.com), ci arrivarono un sacco di mail entusiaste e allora pensai che potevamo anche inserirlo in un qualche manga.
R(OHKAWA): Quando facemmo Kobato, avevamo bisogno di un partner per la protagonista ed ecco..ce l'avevamo già bello e pronto. In occasione della riunione con la redazione, Kobato e Ioryogi erano già una coppia. A dire il vero, lo Ioryogi del manga e lo Ioryogi della home page non sono proprio uguali..[però il povero Ioryogi, che io adoro *_* continua ad assomigliare ad un amabile scarabocchio eh??^^]
DOMANDA: Dal primo episodio è passato già mezzo anno( Clamp's wonderworld 12 è stato pubblicato in Giappone nel 2005): come è stata l'accoglienza del pubblico finora?
R(OHKAWA): Il primo volume non è ancora uscito, perciò non si può dire ancora nulla di certo. Però sembra che queste storielle frizzanti piacciano sempre..
R(IGARASHI): Ci sono lettori, che non apprezzano X o Tsubasa e invece Kobato sì..
R(OHKAWA): In Kobato facciamo in modo che la trama si sviluppi lentamente.All'inizio Kobato avrebbe dovuto risolvere un problema in ogni episodio, ma, quando passammo ai disegni, ci accorgemmo che in questo modo tutto andava troppo veloce. Se si affrrettava così, certo, le persone venivano guarite, ma..i lettori sarebbero stati contenti? Decidemmo dunque di concentrarci anche sulla vita quotidiana di Kobato e Ioryogi e potemmo così dimostrare come la piccolina fosse così kawaiii[carina, in giapponese, aggettivo moooltpo amato dagli otaku nostrani XDDD]
Così forese, in questo modo, l'effetto curativo si sarebbe fatto sentire anche sui lettori(ride).
DOMANDA: Si riferisce a quello che dichiarò avrebbe voluto cambiare durante un'intervista per WISH(CWW7)?[questo deve essere un magazine, credo..]
R(OHKAWA): Sì, più o meno..avrebbero dovuto stare semplicemente assieme e fare sempre le stesse cose, senza fretta..
R(NEKOI): Ci dovevano essere dei lunghissimi dialoghi fra i due..
R(MOKONA): Oppure Kobato inciampava e Ioryogi sputava fuoco(ride)
R(OHKAWA): Certo, la velocità ridotta, in un mensile può essere un problema..ma, nè la redazione, nè i lettori, al momento, si sono lamentati della mancanza di tempo..(ride)
R(MOKONA): Nel manga finora sono trascorsi 5-6 giorni..
R(OHKAWA): Veramente, la redazine, insieme a una mascotte, voleva anche una storia d'amore..perciò vorremmo sviluppare anche questo aspetto in seguito..[urca, le storie d'amore made in Clamp hanno sempre un finale un po' tragico eh?? O_O)
R(IGARASHI): Anche se introdurre in un'atmosfera così rilassata una storia d'amore potrebbe risultare un po' difficile(ride)..[forse avremo anche una storia d'amore rilassata per una volta allora, eh?? :P]
R(OHKAWA): Oltretutto, le storie d'amore non sono la mia specialità[la'vevamo capito, eh?? XD)..ma cercherò di fare del mio meglio...

domenica 17 luglio 2011

CLAMP'S WONDERWORLD 12-KOBATO PARTE 2

INTERVISTA ALLE CLAMP SU KOBATO 1
[La caratteristica dei manga delle Clamp è quella di rallegrare e riscaldare i cuori, elementi perfettamente incarnati dallo loro opera più recente, Kobato. Un'eroina innovativa e uno svolgimento estremamente lento: per la prima volta le Clamp spiegano il COME e il PERCHE'.]


D: Che impressione avete avuto ddel magazine "Gekkan Sunday GX"?
R: A dire il vero, non conoscevamo molto bene questo magazine, però, dopo che la redazione ci ha contattate, ci siamo trovate molto bene. Le prime impressioni sono state: " scuro, retini, vignette piene" e "buona stampa".Inoltre una certa tendenza alla passionalità e ai rivolgimenti nelle serie pubblicate.

D: Abbiamo saputo che la redazione cercava una "Musa" per il magazine..
R: Sì, è vero...abbiamo riflettuto sulla direzione da prendere e alla fine ci siamo decise per un personaggio che fosse completamente agli antipodi rispetto agli standard della rivista. Anche le vignette, le abbiamo elaborate sempre molto chiare e, come dire, moloto "shoujose", senza alcun ritegno. Volevamo attirare così il maggior numero di lettori, soprattutto ragazze, che di solito non leggono GX.

D: E' vero che la trama è stata elaborata già fin dalla prima riunione in redazione?
R (OHKAWA): Ne fissammo i punti fondamentali davanti al redattore, elaborammo una storia, completammo alcuni schizzi dei personaggi, li cestinammo, ne disegnammo altri...del resto la redazione non aveva fissato un numero di pagine preciso.
R(IGARASHI): Il redattore ci fissava con gli occhi spalancati(ride)
R(OHKAWA): Ogni tanto chiedeva: "Cosa ne pensate se..?" oppure"OK; facciamolo!"(ride).
Per buttare giù un canovaccio della trama ci vollero 2-3 m, se consideriamo anche il concept dei personaggi impiegammo più o meno 20 minuti. Però eravamo ancora incerti se la protagonista doveva avere i capelli lunghi o corti. Dovevamo considerarlo con attenzione, perchè in definitiva questa doveva diventare la mascotte della rivista.
R(NEKOI): Ciò che si intende per "musa" o "dea" dipende moltissimo dall'epoca in cui si vive. Allora non avevamo ancora le idee chiare..
R(MOKONAQ): I capelli lunghi sono difficili da disegnare, spesso i cambiamenti di personalità non riescono..naturalmente è sempre possibile elaborare acconciature che nella realtà sono impossibili..
R(OHKAWA): E' grazie alle acconciature che spesso si possono distinguere i personaggi. Non mi piace però quando sembrano innaturali, preferivo un taglio di capelli realistico. Per quello che riguarda la personalità, volevamo provare qualcosa di nuovo quindi ci siamo orientate verso una ragzzina un po' imbranata(ride).[ e ci hanno preso gusto, pare..perchè anche la protagonista del recentissimo anime Blood C che ha il loro design, lo è e parecchio..cade a faccia in giù ogni 2 secondi ^^;; )
R(MOKONA): Abbiamo riflettuto parecchio sul suo aspetto e, quando qualcuno se ne uscì con "Più o meno come Anna dai capelli rossi con la valigia alal stazione" ecco, ci fu la scintilla..bastò disegnare l'abito e l'intero personaggio apparve, come per magia.
R(OHKAWA): A dire il vero, più che Anna, era Mary Poppins. All'inizio volevamo anche aggiungerci una scopa volante, ma poi abbiamo preferito lasciar stare..(ride). Non c'è niente di più fastidioso di un rozzo supporto(ride).
[continua..]

sabato 2 luglio 2011

La mia prima guida!!!!

E che cavolo!!! Finalmente posso togliermi questo sfizio: dopo aver passato giorni interi, rosa dall'ansia e dall'inquietudine, a leggermi i resoconti di centinaia di sconosciuti del web, anche io ORA sono in grado di raccontare la mia PRIMA GUIDA al volante di una macchina, quella che, come si sostiene in giro, non si scorda mai, è come il primo amore XDD
Sarà sicuramente per tutti gli aneddoti tragicomici che ci fioriscono attorno..ovviamente, ne ho pure io, ma ci si ride sopra solo dopo, eh??^^;;
Come di prammatica mi presento all'appuntamento(martedì alle 9...) manco dovessi presenziare alla mia esecuzione, insonne da giorni, pallidissima e tremante.
Ovvio che l'istruttore se ne accorge subito, del resto io quatta quatta tendevo già a sedermi al posto del passeggero XDDDD Forza dell'abitudine, dopo 40 anni che mi accomodo lì?? Anche..ma avevo sentito che alla prima guida di solito l'istruttore ti porta in un parcheggio isolato a fare qualche prova e guida lui in questo tragitto, dunque...maledetto tam tam internettiano!! ^_-
Insomma, io già faccio per sedermi al posto del passeggero e l'istruttore: "oh, guarda che il volante è da questa parte, eh??? " Maddò, cominciamo bene, penso io.. O_O
E lo pensa anche lui, visto che ci tiene subito a precisare che, dopotutto, io lì mica devo dimostrare nulla, dovremo dimostrare qualcosa all'esaminatore, e tutti e due, il giorno fatidico della prova pratica. Oh, ma questo è un veggente?? Mi stupisco io..due minuti e già mi ha inquadrata alla perfezione, è andato subito al nocciolo del problema e io sono già più a mio agio, libera di sbagliare.
E non me lo faccio ripetere due volte ^^
Avessi beccato una risposta giusta su freno, sterzo, frizione, neanche la legge della probabilità mi ha aiutata :((((
Poi, sapete cosa c'è in mezzo al volante?? Il clacson, pensate voi?? Ma nooooo: l'airbag, rispondo io con grande candore ;))))
Al momento mi pareva più importante quello, altro che clacson...>>
L'istruttore mi rassicura "ce ne sono 12 qui dentro..e non ne ho mai visto uno"
"e non ci tengo a vederli.." mi affretto a precisare io, tanto per mettere i puntini sulle i ^^;;
Qua ci facciamo una gran risata che sdrammatizza il tutto..ma la mia performance comica certo non si ferma >.< : al momento di togliere il freno a mano, la mia mano annaspa nel vuoto e io faccio due occhi così O_O "Non c'è il freno a mano.....forse l'hanno rubato??? XDDD" Avreste dovuto vedere la mia meraviglia...ci ho pensato davvero al furto e invece..macchina moderna con freno a mano a interruttore ^_-
Mettiamo in moto, io mi giro dalla parte sinistra per guardare indietro, come faccio in bicicletta XDD (ancora la forza dell'abitudine hihihi), esprimo la mia personale teoria che prima si avanza e poi si sterza( così inculiamo quello davanti XDDD e son pure recidiva poi..vorrei raddrizzare il volante, mi paiono troppi due giri, in bici basta muovere leggermente il manubrio per sterzare XD), e dopo la mia prima esperienza in retromarcia (maddò la macchina si muove, panicoooooo)
usciamo dal parcheggio e ci troviamo in strada...la giungla praticamente O_O
C'è chi racconta che è stato preso dall'emozione a pensare che per la prima volta un veicolo a motore si muoveva guidato da lui, chi è stato preso da deliri di onnipotenza..io non ricordo quasi niente, buio totale, mi sentivo solo piccolissima e completamente fuori posto..ma che ci faccio qui??? Aiuto, voglio scendere...U_U
Ovviamente, sono caduta nel panico più totale, frizione, freno, accelleratore, tutto pari era..non guardo niente e procedo alla cieca.
C'è pure il classico "ma i pedoni bisognerebbe lasciarli passare eh??"
"Quali pedoni??" ooppssssss!! ^^
Alla fine della via dove si trova la scuola, nuovo panicooooooo: è giorno di mercato, pedoni, biciclette, furgoni, carrozzelle, cavalli(beh, quelli no, dai^^) a gogò: ma cosa ci fanno tutti questi in mezzo alle scatole?? Pistaaaaaaaa!!
"Li odierai tutti" commenta serafico l'istruttore "ma proprio odiarli, a morte" e ride..beato lui che riesce a fare conversazione e a mantenere il senso dell'umorismo in simili frangenti. U_U
Io intanto prego che il rosso del semaforo duri il più a lungo possibile, così riesco a tirare un attimo il fiato, ma noooo, quel bastardoooo, quando sono in ritardo al lavoro mi fa aspettare delle ore e adesso invece zaccc subito il verde :33333
Devo svoltare a destra, ma nelle mie fantasie sono sempre in bicicletta XDD e dunque muovo appena il volante: ormai praticamente guida l'istruttore dal posto del passeggero, io faccio solo presenza ^^;;
Passiamo indenni altre due rotatorie dove riesco addirittura a far emergere dalla fitta nebbia che avvolge la mia mente vaghi frammenti di teoria delle precedenze e intravvedo perfino un pedone, ma non freno eh???, nooo, aspetto che la macchina si fermi da sola XDD, come prima al semaforo e continuo ad accellerare, pure (in bicicletta se non pedali non avanzi XDDD)...e finalmente ci fermiamo sul lato della strada: superfluo dire che ovviamente non ho nè frenato nè sterzato e ho pure dimenticato di tirare il freno a mano o quello che c'è al suo posto.
Sono spossata, come se fossi discesa dalle montagne russe, ma l'istruttore, coraggioso, mi fissa il prossimo appuntamento: pare non ne abbia avuto abbastanza. O_O
Ecco perchè appena entrata in macchina subito mi ero allacciata le cinture: l'istruttore si era messo a ridere per la premura che avevo avuto("bisogna prima sistemare il sedile") ma ora avrà capito che ero solo previdente.
La domanda ora è: ma basteranno 12 airbags per portarci incolumi all'esame??? :(((

venerdì 10 giugno 2011

Madoka Magica!!

E' il fenomeno anime del momento, in Giappone come nelle community di fans sparse per il mondo..l'anime che ha rivoluzionato il genere del mahou shoujo, così come a suo tempo "Evangelion" per gli anime: tematiche colte ed esoteriche(richiami al Faust di Goethe in primis, ma anche addirittura alle leggi della termodinamica O_O) che occhieggiano amabilmente fra pizzi e occhi sbriluccosi. Mica poco, eh??^^
Il vero fascino della serie è però dato dalla sua atmosfera ambigua, tetra, opprimente, dall'eterno senso di tragedia incombente: fin dalle prime puntate, i colori foschi e sanguigni di tramonti e scheletri industriali sembrano sottolineare il tagli tragico che a breve prenderà la trama.
Ad ogni modo, su Internet si è già detto tutto, rimando a Wikia per chi desiderasse particolari più dettagliati. :3
Volevo invece parlare oggi dell'elemento yuri, che, da buona amante del genere, mi ha piacevolmente sorpreso in questa serie: inutile dire che con Homura,bella e coraggiosa, ma segnata da una misteriosa malinconia, è stato amore a prima vista^^
Le scoperte sul suo passato non hanno fatto altro che confermare questa simpatia a pelle: i personaggi scavati dalle avversità sono i miei preferiti, non ci posso fare niente ^^;;
Mi ha incuriosita la storia del filo rosso che Madoka dona ad Homura per mantenere vivo il suo ricordo ( a scanso di equivoci, visto che lei è stata la prima a dimenticarla in una quindicina di esistenze separate XD glielo rinfacciava pure Homura, nell'episodio 4 quando Madoka giurava e spergiurava che mai avrebbe dimenticato lei o Mami O_O)..

Ebbene, anche questo filo è una citazione colta:
-intanto si riferisce a una leggenda diffusa a quanto sembra in tutto l'Estremo Oriente (anche se nata in Cina) secondo cui le anime gemelle stabilite dal destino sono legate indissolubilmente da un filo rosso che unisce i loro mignoli(In Giappone.. http://hanabitemple.forumfree.it/?t=39324478 ..ma vediamo sto filo rosso anche nella cerimonia di matrimonio fra Habaeck e Sora nel manga "La sposa di Habaek" quindi immagino che sia diffusa anche in Corea..)o le dita dei piedi O_O (In Cina)
-Margherita nel Faust di Goethe dona un filo rosso a Faust prima di involarsi in cielo quale monito e pegno d'amore (posterò il passo)
-in italiano il filo rosso è l'elemento comune(e visibile perchè rosso che spicca^^) che unsice una serie di fatti, oggetti, idee ecc ecc, è una metafora ovviamente.
Alla luce di questo quel nastro rosso dono di Madoka si tinge di valenze molto profonde e sentimentali, insomma: è il tarmiote che le unirà attraverso il tempo e lo spazio e farà in modo che Homura sarà la sola a ricordarsi, seppure vagamente, di lei...terribilmente affascinante!!!!! *_______*

domenica 15 maggio 2011

Akari...mon amour!!

Sto riguardando tutte le puntate di Aria nei box dei dvd insieme alla mamma che è appassionata quanto e più di me..soprattutto nel mitico direttore pancione XDDD
Devo dire che, a questa seconda visione, la poeticità e profondità di questa serie, mi colpisce ancora di più: dal booklet apprendo che perfino la successione dei fotogrammi nelle varie sequenze è stata rallentata per adeguarla ai ritmi della vicenda.
Akari per me è diventata un mito, un modello da seguire nella propria vita quotidiana: non per cercare di trovare qualcosa di positivo ovunque(questo era il compito un po' utopistico di Pollyanna XD)ma per cercare di assumere un atteggiamento di ascolto, abbandonarsi al dolce fluire dell'esistenza, pronti a cogliere ogni elemento meraviglioso che ci si presenta innanzi, anche il più inintellegibile, capaci di stupirsi anche al termine di una lunghissima giornata di lavoro per particolari che ad altri possono sembrare insignificanti e che si possono cogliere solo con un cuore ingenuo e "giovane" come quello di Akari, sempre disponibile a relazionarsi agli altri, ad avviare una conversazione con loro, a scoprirne i mirabili mondi che magari nascondo, perchè chissà quali meraviglie sono custodite nell'ignoto, no??
Guardando Aria si capisce che i mondi inesplorati esistono ancora, anche oggi giorno, anche nella relatà quotidiana: guardatevi la puntata sulla caccia al tesoro fra le vie di Venezia nella seconda stagione, se non ci credete ^^

KOBATO!!!! parte 1

KOBATO!! Ovvero il simpaticissimo colombino (ehmmm colombina ^^) delle Clamp nella spiegazione che se ne dà sul volume 12 di Clamp's wonderworld; ci sarebbero state pure le figure degli scacchi allegate (con Kobato in versione chibi) ma sono state perse durante la spedizione Y_Y
Allora, pagina iniziale con info generali:
THE ESSENTIAL

INTRO
Una storia che scalda il cuore con un'eroina svampita pubblicata su un giornale che vanta numerosissime serie cancellate: una strana combinazione, ma era proprio questo che le autrici volevano. Questa è la più recente serie delle Clamp, che è ancora in corso di pubblicazione in Giappone su Gekkan Sunday GX.(coraggiose le Clamp, si vede che hanno fiducia nelle loro capacità..^^)

PRESENTAZIONE
Il magazine Gekkan Sunday GX, sul quale è pubblicato Kobato(AT), si rivolge principalmente a giovani ragzzidai 15 ai 20 anni e le serie proposte sono di diverso tipo, non ascrivibili ad un genere in particolare.
Le CLAMP avevano già in passato avuto a che fare con Magazine per ragazzi (Young Magazine), ma in questo caso le finalità erano completamente diverse. E' comprensibile allora che la fase di progettazione di questa nuova serei non procedesse facilmente, ma, alla fine dell'anno scorso (2005) è stata infine presentata ad un pubblico sorpreso l'ultima fatica delle Clamp: Kobato(AT).
Fra tutte le serie di GX, ascrivibili spesso al genere fantasy o fantascientifico e caratterizzate da un tratto molto carico e cupo, Kobato si distingueva già di suo, per svolgersi nella sua terra d'origine (il Giappone contemporaneo) e per i disegni dalle linee tenui e delicate tipiche degli shoujo Manga( manga per ragazze). Anche i personaggi ( ad eccezione di Ioryogi ) sono semplici esseri umani ( Kobato compresa, nonostante la sua capacità innata di "guarire le persone ferite nel cuore" ), non ci sono personaggi con straordinarie capacità di combattimento o poteri sovrannaturali.
Come già detto, GX è specializzato in titoli insoliti e destinati ad un pubblico assai vario. E' stato forse questo il mkotivo per cui le Clamp hanno scelto come protagonista una ragazzina normalissima, con la quale ci si potesse facilmente identificare, per raggiungere la fetta più grande possibile di lettori? Ad ogni modo, Kobato(AT) ha avuto un'ottima accoglienza da parte dei lettori di GX e gode di ottima popolarità.
Le CLAMP si sono già cimentate in molti generi e hanno sempre saputo riscuotere successo. Una parte del segreto di questo successo consiste sicuramente in questo, che si informano prima, procedono con i piedi di piombo e rispettano sempre i gusti del pubblico.
[continua...]

venerdì 25 marzo 2011

Rondò veneziano

Le mie esperienze al Carnevale di Venezia ora sono anche un video: guardate e commentate ^_^

giovedì 10 marzo 2011

Sophie Tieck-Bernhardi-von Knoerring

Un personaggio cosiddetto "minore" del Romanticismo di Jena, questa Sophie nata Tieck, oscurata dall'astro dei due suoi più celebri fratelli Ludwig, lo scrittore e Friedrich lo scultore.
Una donna affascinante, a suo modo: grafomane esaltata e mentitrice patologica come tutti i Tieck XD, scrisse molto e in tutti i campi...fantasie drammatiche ( e assai patetiche), fiabe, poesie epiche di impianto medioevalpittoresco, satire, racconti e romanzi. Un fulgido esempio di autodidattica in un'epoca in cui alle donne era preclusa l'istruzione.
Del resto i romantici furono i primi ad ammettere le donne nei loro circoli di discussione/creazione, ovviamente dopo che avevano lavato i piatti XD l'esempio di Dorothea/Caroline nella casa di Jena insegna ( litigavano perchè i lavori domestici erano un peso e le distraevano dallo studio; Mary Shelley a La Spezia doveva macinarsi ogni giorno parecchi chilometri per procurare acqua e cibo, dato che casa Magni era isolata...tempo ovviamente sottratto alla lettura, mentre l'ingrato Percy veleggiava tranquillo e l'accusava di essere musona..o forse siamo noi donne che abbiamo la tendenza ad accollarci dosi di superlavoro per dimostrare quanto siamo brave?? :(
Ad ogni modo, Sophie non era tipo da perdersi fra piatti e pannolini: sposò un amico del fratello, Bernhardi e all'atto della separazione fu protagonista di una fuga scapestrata con i figli in Italia, per sottrarli alla custodia del marito. Fu costretta alla capitolazione per fame :( e non è uno scherzo, i soldi finirono e i figli tornarono al marito. Novella 2000 dell'800!
Lei si consolò sposando un barone e ritirandosi con lui nelle pianure estoni.
de.wikipedia.org/wiki/Sophie_Tieck
Esiste una biografia di questa donna così moderna e ribelle(che mi ha sempre affascinata anche perchè se ne parla poco..)
Monika Haberstok
Sophie Tieck, Leben und Werk: Schreiben zwischen Rebellion und Resignation (Cursus : Texte und Studien zur deutschen Literatur) [Perfect Paperback]
e a breve uscirà finalmente il suo romanzo epistolare più famoso
http://www.amazon.de/Julie-Saint-Albain-Sophie-Tieck-Bernhardi/dp/3897413213/ref=sr_1_1?ie=UTF8&s=books&qid=1299719899&sr=8-1
L'attesa per questo Julie St.Albain che mi intriga fin dal titolo ha ispirato questo post: sarà sicuramente una romantica eroina ispirata alla Julie di Rousseau!!

domenica 27 febbraio 2011

Il Carnevale è sempre un piacere..se non è a VE che piacere è?? ;)

Ieri tradizionale visita al Carnevale di Venezia, che in famiglia, da 10 anni a questa parte, è diventata una piacevole tradizione. Del resto, sono solo 3 ore di treno..dunque, non è questo grande strapazzo e maschere e frittelle, di cui abbiamo fatto incetta ( di maschere con la macchina fotografica, di frittelle con lo stomaco, ovviamente.. ;) ripagano ampiamente dell'alazataccia mattutina ( le 6.15..per un gufo come me...notte fondissima!! U_U ).
Da qualche anno a questa parte, ho messo pure in pensione la mia leggendaria timidezza e..al diavolo! mi vesto in maschera pure io, senza pudor!! XD
Quest'anno il vestito era ispirato all'ultima serie manga/anime di grande successo in Giappone, ovverossia "Kuragehime" alsia "La principessa delle meduse". La mascotte della serie è la simpaticissima medusetta rosa Kurara, dunque, mi sono mascherata da medusa pure io.

Peccato che la mammà, la mia sarta di fiducia, si sia interstardita a far partire i tentacoli dalla vita e non dal collo, come avevo inizialmente progettato io..e forse sarebbe anche stato meglio usare un lenzuolo per l'ombrello/testa e non una tenda, così mi hanno scmbiata per un apicoltore!! XD Forse anche perchè mammà era vestita da spaventapasseri.. ^^;;
Ad ogni modo ho riscosso un grandissimo successo: ci avranno scattato almeno 50 foto, ci siamo sentite quasi delle dive e non esagero XD da domani, autografi per tutti: probabile sia perchè i nostri travestimenti erano un po' diversi dal solito...ad ogni modo, ci ho preso talmente gusto che il prossimo anno esagereremo davvero: starete a vedere!! :P
Nel pomeriggio, dopo aver gironzolato quà e là in piazza e nei dintorni (imperdibili la solita puntatina alla chiesa del Giglio dove c'è una mostra permanente di strumenti musicali antichi con sottofondo musicale barocco *_* e il mercato delle maschere/costumi nei dintorni di Santo Stefano), abbiamo bypassato il sempre affollatissimo ponte con vista sul ponte dei sospiri passando per S.Zaccaria e uscendo direttamente sulla riva degli Schiavoni accanto al Danieli da un vicoletto laterale, un trucchetto che consiglio a tutti.. ;) siamo giunte in riva al mare giusto in tempo per vedere il corteo delle Marie, che poi ci ha fatto strada fino a S.Marco: una folla incredibile!!! Davvero una full immersion nello spirito del Carnevale: a me è venuto in mente Byron e la sua grande passione per i bagordi carnacialeschi in cui si immergeva con dedizione e passione senza pari uscendo disfatto nel corpo e nella mente..(leggi grasso e stanchissimo ;).
Peccato che la mia tradizionale posatezza mi abbia impedito di fare altrettanto :( ad ogni modo, è stata una festa per gli occhi e per lo stomaco. Adoro Venezia e mi mancherà per una anno, ora..fortuna che da qualche anno galani e frittelle si trovano anche qui al supermercato :P così rinverdirò la festa ogni volta che vorrò.
Vi lascio con due foto che incarnano il lato giocoso e quello sontuoso del Carnevale veneziano; un consiglio: andate a piedi in piazza S:Marco, perdersi fra i vicoli dà la possibilità di scoprire degli scorci indimenticabili e costituisce una degna preparazione al trionfo della piazza..il vaporetto non dà l'emozione della conquista, fidatevi!

sabato 12 febbraio 2011

CLAMPS WONDERWORLD 6 PARTE VIII

Continuiamo a parlare dei "colpi di scena" nei manga delle Clamp.
Personalmente li apprezzo molto, sono uno dei loro marchi di fabbrica e il lettore ormai li apsetta con ansia e curiosità, sono diventati quasi un nostro diritto, non toglieteceli please >.< Ecco perchè muoio dalla curiosità di sapere quale fosse mai il desiderio di Kamui in X...certo lì si nascondeva la chiave di volta dell'intera serie, che però è destinata a rimanere incompleta...forse anche le Clamp hanno esaurito la loro personale riserva di effetti finali?? XD
Ma torniamo a dare la parola a Yamamoto-san...^^
"Significa allora che questi "dondenkaeshi" che sconvolgono dalle fondamenti gli universi di Rg Veda e Rayearth non sono altro che degli effetti speciali creati per fare presa sul pubblico?
Consideriamo anche un altro "cambiamento strutturale".
Attraverso il dondenkaeshi il lettore non si convince solo del fatto che la realtà può essere sempre stravolta, ma anche e soprattutto che è la nostra percezione della realtà a poter andare velocemente in frantumi. Ciò che noi riteniamo "buono" o "cattivo", può prendere velocemente un'altra forma e dimostrarsi qualcosa di molto vago e ambiguo.
[Ed è questa ambiguità di fondo nella realizazzione dei personaggi che mi fa preferire le produzioni made in Japan alle melassose fiabe Disney..anche se bisogna dire che ultimamente anche loro hanno cominciato ad ombreggiare i personaggi...stanno forse finalmente maturando??^^]
Dietro all'uso insistente di questa forma narrativa sta dunque il desiderio di mettere in discussione le certezze, i punti di vista, la visione del mondo dei lettori. Dove mi trovo in realtà? Ciò che ritengo "giusto" lo è poi davvero? Le Clamp hanno dimostrato in molte delle loro opere ( non solo in queste due..) che l'assolutamente buono e l'assolutamente cattivo non esistono.E sempre hanno costretto i loro lettori a confrontarsi con questi dubbi. I dondenkaeshi delle Clamp non mettono in discussione solo le strutture dei mondi da loro stessi creati, ma le strutture mentali dei lettori. Nelle loro opere si trova sempre il messaggio che nel mondo vi sono sempre delle cose che sono completamente diverse da come noi le vediamo nella nostra mente e tutavia alla fn fine sono sempre la medesima cosa.
E ciò non significa forse che con questo "cambiamento strutturale...struttura soggetta a improvvisi cambi di rotta" le Clamp in realtà mirano a creare la stessa rivoluzione nelle menti dei loro lettori??
[Effettivamente...Tashakuten un nome per tutti yahhhhhh :3
qualcuno l'avrebbe mai immaginato??? )

domenica 30 gennaio 2011

CLAMPS WONDERWORLD PARTE VII

ATTENZIONE!!!! SPOILER SU RG VEDA E MAGIC KNIGHT RAYEARTH!!
IN QUESTA PAGINA VIENE RIVELATO IL FINALE..SIETE AVVISATI ^^


Nella pagina successiva i singoli personaggi principali vengono illustrati in rapporto al loro corrispondente mitologico, mettendo in evidenza origini del nome/caratteristiche..insomma uguaglianze e differenze rispetto al loro modello originario.
Vorrei però concentrarmi sul box in basso a sx dove è stata collocata una rubrica fissa di questa collana e cioè "Leggendo..." in questo caso "Leggendo Rg Veda" ovverossia impressioni durante a lettura di Fumiko Yamamoto che, s eho ben capito da una veloce ricerca sul web, dovrebbe essere un critico letterario giapponese, curatore fra l'altro di un'antologia di Haiku.
Il breve articolo qui pubblicato è intitolato: LA "SVOLTA STRUTTURALE" NEL RG VEDA DELLE CLAMP.
"Presentare nella fase finale della narrazione una situazione completamente diversa, che mette in discussione tutto quello che si era creduto fino a quel momento, è un escamotage abbastanza diffuso nei mezzi di intrattenimento come films, romanzi, fumetti...(nel teatro kabuki prende il nome di "dondenkaeshi").E più questa svolta riguarda il nucleo dell'opera e il sistema di valori ad esso collegati, tanto più ovviamente i lettori/spettatori ne saranno sorpresi e tanto maggiore sarà l'eccitazione che proveranno per questo colpo di scena.
Nelle opere delle Clamp il "dondenkaeshi" ricorre spessissimo e uno dei più azzeccati si trova senza dubbio nella loro opera di debutto, il "Rg Veda".
Qui troviamo il "Male" da una parte ( Taishakuten temuto come un diavolo distruttore) e il "Bene" dall'altra ( Yasha e le altre 6 stelle che vogliono sconfiggerlo per salvare il cielo). E una storia che presenta fin dall'inizio il classico tema "della lotta del bene contro il male" già presenta tutti gli elementi per affascinare il lettore. Ma lo schema "Taishakuten è il male, le 7 stelle sono il bene" viene completamente messo in discussione verso la fine della serie. E Taishakuten appare come quello "Buono" che è capace di mettere in discussione tutto il resto pur di tenere fede a una promessa che per lui riveste un'importanza fondamentale. E contemporaneamente scopriamo che sono le 7 stelle quelle che minacciano di distruggere il mondo e che dunque rappresenterebbero il Male in senso stretto.
Questa brillante "svolta strutturale" la ritroviamo anche in "Magi Knight Rayearth". Questa serie narra di 3 studentesse che combattono come cavalieri magici nel mondo di Cephiro per salvarlo dalla rovina e la principessa Emeraude, che ha richiamato le eroine dal nostro mondo e si è sempre schierata dalla loro parte, alla fine si rivelerà come una loro nemica! Mentre il "terribile nemico" Zagato si rivelerà un alleato, dal momento che tutte le sue azioni erano volte a proteggere la principessa.
I lettori, sorpresi, dato che certamente non si erano aspettati un simile colpo di scena, da una parte si sentiranno piuttosto confusi, ma è anche facilmente prevedibile che proprio questa svolta donerà maggiore fascino al mondo descritto nel manga.

domenica 23 gennaio 2011

Clamps wonderworld 6 parte VI

Dopo la presentazione sommaria della serie segue un breve riassunto che non sto a postare, vi consiglio di leggervi il manga piuttosto ^^
Mi ha fatto un po' impressione, fra le altre cose, riflettere mentre traducevo quanto sopra che sì...effettivamente i personaggi unisex delle Clamp ( e i loro manga ne abbondano..pensiamo solo qui oltre ai due Ashura, Ten-oh, Soma, Kujaku, Karura, Kendappa, tutti, se non sessualmente ambigui, presentano caratteristiche attribuibili sia al lato femminile che maschile )possano aver contribuito al movimento per l'emancipazione femminile. E' un'interessante interpretazione, del resto le figure femminili forti e mascoline di queste mangaka ( c'è anche Arashi di X :3 ma a citarle tutte non basterebbero pagine intere!! ) ben si prestano a porsi in concorrenza attiva con i personaggi maschili, bucano le pagine insomma!
Dall'altra, quasi tutti i personaggi maschili delle Clamp sono dotati di una sensibilità o comunque una bellezza femminea..ma si sa che in Giappone il travestitismo nei manga/anime è quasi una regola..chi ha detto Lady Oscar? *_*
Il tutto dovrebbe affondare le ragioni nel teatro giapponese tradizionale o meglio nelle sue varie forme, dal No al kabuki dove capitava che non solo uomini rappresentassero la parte di donne( e vivessero anche la loro vita privata come tali per immedesimarsi meglio..) ma anche che donne interpretassero uomini ( e non solo nel moderno takarazuka!).
Ad ogni modo, all'"Essential" seguono diverse pagine dove la vicenda è riportata volume per volume(in edizione giapponese) con piccole riproduzioni di singole tavole dei momenti più salienti:

I contenuti di ogni tankobon sono divisi per "atmosfera":
-invisible tie
-fate
-wild times

Segue una pagina con tutto il merchandising pubblicato su Rg Veda (in Giappone, purtroppo Y_Y)


In basso a sx sono raccolti alcuni dei commenti dei lettori sulla serie.

Seguono due pagine con brevi Portraits di tutti i personaggi, principali e secondari.






La piccola gallery inframezzata al testo, come potete ammirare, presenta delle tavole stupende!!! *_*

Clamps wonderworld 6 parte V

Dopo l'intervista alle Clamp sull'elaborazione di Rg veda, troviamo un riassunto generale della vicenda e "The essential" ovverossia le caratteristiche essenziali del manga insieme a diverse notizie riguardanti merchandising e pubblicazione in patria.
THE ESSENTIAL
"Un nuovo tipo di narratore che fa da cassa di risonanza ai sentimenti della nuova generazione, e uno straordinario talento per il disegno e la sceneggiatura..questo è ciò che in Rg Veda viene a galla per la prima volta. La carriera delle Clamp, che ormai annovera 15 anni al suo attivo, ebbe inizio proprio qui"

L'opera di debutto, il primo passo verso una brillante carriera!

Rg Veda rappresenta l'indimenticabile opera di debutto nel mondo dei mangaka professionisti del gruppo delle Clamp, che aveva già raggiunto una notevole popolarità nel mondo delle doujinshi.
Era su riviste come "Wings" e "Asuka" ( su cui fu serializzato Rg veda) che diversi autori che avevano già elaborato uno stile personale disegnando doujinshi, riuscivano a dare vita anche ad un loro per così dire "movimento artistico", un "marchio di fabbrica".
Al tempo( si era nel 1985) in ossequio alla "legge sulle pari opportunità fra uomo e donna" si cercava di incentivare la realizzazione della donna nell'ambito della società e la rigida suddivisione dei ruoli fra i due sessi veniva messa seriamente in discussione. aquesta nuova generazione di shoujo manga con i loro personaggi unisex che non erano ascrivibili con chiarezza ad alcuno dei due sessi, divennero il simbolo di una nuova concezione dell'amore ( che diede vita a tutta una serie di stereotipi successivi )e di una rinnovata immagine femminile, libera e indipendente.
Ovvio che tali opere trovassero ampia risonanza nella generazione dei Teen agers di allora e nella loro scala di valori così diversa rispetto al passato.
Fra gli autori di questo movimento, le Clamp spiccarono grazie alla loro maestria.
L'azione del manga, basata sugli antichi testi del Brahmanesimo indiano, la storia, così intensa, quasi simile ad una tragedia greca e il livello insolitamente elevato delle loro tavole, splendide e dettagliatissime..grazie a tutto ciò esse si lasciarono alle spalle la qualifica di debuttanti ed esercitarono un'impressione profondissima sui lettori di allora.
A questo popolarità si dovettero il Drama CD del 1990 e l'OAV apparso nel 1991/92. Non sono molti gli autori che debuttarono a tali livelli e che sono stati in grado di sfornare per i 15 anni successivi lavori sempre affascinanti. Che tipo di manga era questo con cui le Clamp debuttarono? Chi ancora non conosce Rg veda, deve assolutamente cogliere la prima occasione per leggere questo capolavoro almeno una volta- ma anche gli altri sono caldamente invitati a una ri-lettura!

venerdì 21 gennaio 2011

Plenilunio di gennaio.

Era plenilunio, la scorsa notte, caso mai qualcuno non se ne fosse accorto..l'occasione giusta per abbandonarsi a folli fantasticherie ^^
Quest'oggi la luna era una chizza enorme, del colore del grano maturo, sospesa sulla collina del Virgolo(il calvario bolzanino ndr XD )
Ampia, mansueta nel suo corredo di nubi come un breve sussurro d'estate nell'oscurità gelida che ora ci circonda.
"I poeti lunari": da adolescente ero affascinata da questa espressione; l'avevo udita per la prima volta dal mio professore di italiano, quello folle che avevo al IV anno, che faceva tanto "bello e dannato" nelle sue pose da maledettismo decadente >.<
"Poeti lunari".. ripetevo incessantemente, come un arcano incantesimo noto solo a me, come un'intimissima unione con quella muta compagna che ha sempre stregato l'umanità, fin dai suoi albori..
Ella se ne stava sempre lì, quieta, apparentemente insensibile alle vicende della sua controparte terrestre, inarrivabile, eppure così vicina...quasi si potesse toccare, a momenti, vaga promessa di ciò che potrebbe nascondersi nelle profondità del cosmo, la porta segreta delle stelle.
E Leopradi, il più celebre dei "poeti lunari", seppe decifrare il suo mistico messaggio: era la sua vaghezza, a renderla unica, quell'aria evanescente e malinconica, la cascata di purissimo argento in cui mi immergevo fiduciosa nelle notti di plenilunio, inebriandomi di arte e di bellezza.
E' quell'algida scintilla ad aver affascinato i Romantici di ogni tempo e paese, quel sospiro dorato che carezzava il fiume e le foreste immerse in placido sonno, donando al paesaggio la consistenza di una fiaba..un dolore antico che non sarebbe mai stato completamente evocato.
Innumerevoli sono stati i tentativi di dare una forma a quel languore; uno dei migliori risultati è forse il "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" la più bella IMHO ma paradossalmente la meno nota delle composizioni leopardiane.
Forse le ha fatto torto la minore musicalità rispetto a Silvia o Il sabato del villaggio, forse l'eccessiva lunghezza, forse l'atteggiamento troppo meditativo, ma io l'ho sempre adorata e imparata addirittura a memoria, a suo tempo.
Racchiude IMHO la quintessenza del "lunarismo" ovverossia la predisposizione afarsi rapire dalla luna XD
Vi invito a riscoprirla grazie a wikisource
http://it.wikisource.org/wiki/Canti_%28Leopardi%29/Canto_notturno_di_un_pastore_errante_dell%27Asia

domenica 2 gennaio 2011

Clamps wonderworld parte IV

D: Era previsto fin dall'inizio che Rg Veda sarebbe stata una serie lunga?
R ( Ohkawa ): No. Prima disegnammo un oneshot su "South", poi per tre volte pubblicammo qualcosa su "Wings" giusto per tastare la reazione del pubblico.
D: Piuttosto faticoso, no?
R ( Ohkawa ): No, è una procedura normale per una rivista commerciale. Avevamo anche intenzione di proporre un'altra storia, perchè volevamo evitare che "Seiden" nel frattempo venisse interrotta. Ma la redazione era convinta del progetto e voleva portarlo avanti. Il primo episodio fu "La festa delle 7 stelle", poi venne "La rinascita di Ashura".
R ( Igarashi): C'era sempre la possibilità di concludere tutto con " E così continuarono il loro viaggio.." o qualcosa del genere. Però, dato che la ricezione del pubblico era buona, abbiamo potuto andare avanti.
D: C'erano altre condizioni per poter proseguire la serie?
R ( Nekoi ): Oh, sicuro(ride). Dopo la pubblicazione del primo volume si discusse di una parte che doveva assolutamente essere chiarita prima di proseguire. Ma, superato questo ostacolo, non ci sono state altre richieste particolari..
D: Così Rg Veda divenne una serie piuttosto lunga. Sicuramente emersero nuove difficoltà..
R ( Ohkawa ): Quello che ci creava le maggiori difficoltà era la fotocomposizione dei testi, soprattutto per quello che riguadava i nomi dei personaggi. I nomi erano scritti con caratteri così insoliti e facili da confondere, che perfino noi avremmo avuto difficoltà a diventare famose se avessimo avuto simili nomi ( ride ).
Valutavamo scrupolosamente il nome di ogni personaggio e ci lamentavamo sempre: "Ma perchè questo personaggio deve avere un nome così difficile...!?" ( ride )
R ( Igarashi ): E pensare che glielo avevamo affibbiato noi, quel nome! ( ride )
R ( Ohkawa ): I kanji erano talvolta così difficili che il caporedattore diceva: " Ma non si potrebbe scriverli in katakana?". Ma io per prima non riuscivo a immaginarmi dei nomi così altisonanti in una semplice scrittura sillabica, così alla fine si doveva continuare a tollerare i nostri caratteri cinesi. ( ride ). Posso però comprendere le preoccupazioni del Capo redattore...
R ( Mokona ): Quelli del reparto grafico avevano sempre problemi con i nostri retini. Allora c'erano sul mercato anche manga di alto valore grafico come "Bastard" di Kazushi Hagiwara che riscuotevano successo anche facendo pochissimo uso di retini. Così si usava all'epoca..La nostra richiesta di usare retini divenne una questione piuttosto seria.
R ( Ohkawa ): Allora gli artisti incontravano tutte queste difficoltà. Il lavoro richiedeva più tempo. Ashura e gli altri indossavano abiti dettagliati e tutta una serie di ornamenti..con tutte quelle linee non si poteva proprio fare a meno dei retini ( ride ).
R ( Nekoi ): Il problema dei retini è che quando inizi, poi, non puoi più farne a meno. All'inizio cercavamo di trattenerci, ma poi non riuscivamo più a smettere....
Abbiamo esagerato, soprattutto a metà della serie..
R ( Igarashi ): E' colpa dei retini se i nostri manoscritti erano dei pastrocchi illeggibili (ride).
R ( Mokona ): Non erano solo i retini a darci dei problemi. Quando debuttammo non sapevamo nemmeno come si realizzano gli sfondi. Come si faceva a riempire gli spazi?? Ogni volta dovevamo sperimentare..
R ( Nekoi ): e così ogni volta gli sfondi risultavano in modo diverso..(ride)
[Effettivamente ciò che disturba nelle prime opere Clamp, tipo Mouryo Kiden, è proprio la mancanza degli sfondi, la scena è focalizzata solo sui personaggi, dietro c'è il vuoto, le tenebre..dà un po' un senso di desolazione, ma fa piacere vedere che anche i grandi autori hanno dovuto partire dalla gavetta..è rassicurante! >.<)
R ( Ohkawa ): A volte ci riuscivamo in 3 giorni, a volte dopo una settimana non avevamo ancora finito.Disegni che oggi completiamo in un giorno, allora ce ne richiedevano anche 5.
R ( Mokona ): Disegnavamo, disegnavamo..ma non finivamo mai!! ( ride ).Se si tratta di una doujinshi, è l'artista stesso a stabilirsi dei tempi: si può sempre posticipare e lavorare a qualche cosa fino a quando se ne ha voglia!!
Ma quando si lavora per una Major, bisogna mantenersi all'interno dei tempi prestabiliti. Finchè non acquistammo il senso del tempo, fu terribile.
E poi c'era la questione della randezza delle tavole..Ovviamente quando sono per un giornale commerciale, devono essere più grandi.
R ( Nkoi ): Il problema allora era davvero riempire gli spazi. E quando ci trovevamo davanti quelle tavole enormi era ogni volta uno shock. Se guardo indietro, mi rendo conto di come a volte abbiamo semplicemente riempito tutto di colore, senza pensare, se stava bene o se si riusciva ancora a distinguere qualcosa..(ride).