venerdì 24 dicembre 2010

Kabura pen

Anche io una volta pensavo bastasse prendere in mano una matita e una gomma per disegnare un manga...hi hi..la cosa è decisamente più complicata.
L'ho capito negli anni, a forza di divorare free talk dove si parla di retinature e inchiostrazioni varie e recentemente i procedimenti vengono illustrati in modo chiaro e coinvolgente su Bakuman, manga apunto che narra del debutto e dei primi passi di una copia di liceali aspiranti mangaka.
http://abandonedfactory.wordpress.com/2010/10/25/bakuman-4-tools-of-the-trade/

In questo blog, dove viene descritto tutto per bene e molto meglio di quanto possa fare una profana come me ;) ho anche trovato una foto della Kabura pen citata dalle Clamp nell'intervista sopra.
Effettivamente è un pennino piuttosto grosso che crea linee decise e difficili da correggere.
I contorni che crea sono proprio quelli marcati tipici di Rg Veda.
http://abandonedfactory.files.wordpress.com/2010/10/bakuman-4-3.png

mercoledì 22 dicembre 2010

Malinconia dei vecchi anime.

Era un po' che mi interrogavo guardando l'opening di Haruhi Suzumiya
...cosa mi ricordano i primi secondi del video??

Ecco, ora ho avuto l'illuminazione o meglio, una visione ;)
Guardate i primi secondi della opening di Escaflowne ^^

Del resto, tutto l'anime è pieno zeppo di citazioni di altre serie, in pieno otaku style..tipo l'uniforme delle ragazze, così simile a quella di Evangelion(la mitica Asuka!!!)oppure l'episodio del circolo chiuso sull'isola separata dal mondo con maggiordomi e cameriere tetttone(mai sentito parlare di Umineko no naku koro ni..??)
Quando Yuuki poi rivela sua identità a Kyon, pronuncia la frase "Io sono quello che si potrebbe definire..un alieno"..bene^^ è la stessa frase pronunciata da Nadia di "Il mistero della pietra azzurra" quando narra a Jean del suo passato appena riscoperto!
E chissà quante altre strizzatine d'occhio agli otaku degli anime ci saranno ancora..
Una serie completamente fuori di testa, esagerata, ma confezionata apposta per piacere ai fanatici del genere: mi piacciono questi indovinelli nascosti e mi piacciono ancora d più queste trame folli che non si sanno mai dove ti potranno portare.
A volte il lavoro su commissione, cioè fatto apposta per piacere a..non è sinonimo di cattiva qualità, ma può nascondere la passione degli autentici fans.
Se qualcuno ha scoperto altre citazioni, si faccia avanti!!!

domenica 19 dicembre 2010

Clamps wonderworld 6 parte III

D: All'epoca usavate strumenti di disegno diversi rispetto ad oggi?
R(Mokona): All'epoca usavamo le matite Kabura che oggi non usiamo più.
R ( Ohkawa): Mi pare di ricordare che abbiamo usato le Kabura solo per Rg Veda e Tokyo Babylon.
R (Mokona): No, anche per l'inizio di X e Justice Guard Duklyon.
R ( Ohkawa): Ad essere onesti, forse il tratto risaltava bene, ma questo non era tanto partico, perchè era così nitido da fare quasi male(ride)....eravamo ancora giovani. Certo dipenderà anche dalle Kabura, ma certo quello stile è indissolubilmente legato a quei tempi.
R (Igarashi): Se dovessimo ridisegnare le stesse tavole, certo risulterebbero completamente diverse.
R ( Mokona): Gli occhi erano troppo grandi e le spalle troppo larghe(ride). Certo, oggi pensiamo così, ma all'epoca ci sembravano perfettamente equilibrati.
[Per inciso, a me lo stile iniziale delle Clamp, che si nota tantissimo ad esempio, nel poco noto Mouryo Kiden, focalizzato sui personaggi, i cui tratti forse erano tagliati con l'accetta^^ ma che faceva molto libro di illustrazioni, piaceva tantissimo..èvero, è proprio il segno distintivo di quel periodo d'oro *_*]

D: In retrospettiva cosa pensate, adesso, di Rg Veda?
R ( Ohkawa): E' stato il nostro debutto commerciale e certo non è venuto come volevamo. Se volevamo rappresentare qualcosa di preciso, non ce lo concedevano, se volevamo più pagine, non ce le concedevano (ride)..
R ( Nekoi): Era certo deprimente aprire la rivista e trovare la propria opera così pco interessante.
R ( Mokona): Però ci rallegravamo anche solo del fatto che la nostra opera era pubblicata su una rivista commerciale. E quando uscirono i tankobon eravamo completamente fuori di noi dalla gioia.
R ( Igarashi): Certo, avevamo già disegnato Doujnshi, però, che i nostri manga venissero esposti nei negozi..era qualcosa di completamente nuovo!
R ( Ohkawa): Era una sensazione strana, vedere i nostri manga esposti nelle librerie. Oggi non proviamo più questi sentimenti da "prima volta", ovviamente (ride). Però penso che la sensazione persistette fino alla fine della serializazione di Rg veda, ogni volta che scoprivo un volumetto in libreria.
[Ah......le emozioni del neofita!!! >.<]

venerdì 26 novembre 2010

clamps wonderland 6 parte II

D: L'argomento era certo difficile. Sarà stato faticoso fare le ricerche necessarie..
R ( Ohkawa ): All'epoca era uscito un vocabolario della dottrina segreta che ci è stato di grande aiuto. Il libro è così spesso che quasi si potrebbe usarlo come un cuscino per la testa ( ride ), è ricchissimo di illustrazioni. Lo abbiamo consultato spessissimo per i nomi dei personaggi secondari e degli oggetti.
[Mi pare di capire che le Clamp tengano moltissimo alla musicalità dei nomi, in questo siamo in perfetta sintonia ^^)
R ( Nekoi) : quella era la copia personale di Nanase, sarà sicuramente ancora da qualche parte.
R ( Mokona): Ma certo che c'è: la consulto ancora oggi di tanto in tanto. E' sicuramente un'opera utilissima per la consultazione.
[La Mokona ha insomma una passione per i libri, soprattutto quelli strani ;D ]

D: Perchè avete scelto come titolo Seiden ( La sacra leggenda )?
R ( Ohkawa) : Dato che "Rg Veda" era un po' difficile da pronunciare abbiamo scelto come titolo "Seiden" mettendo "Rg Veda" come alternativa. Questa decisione è stat presa, almeno credo, velocemente e senza grandi difficoltà. Anche perchè, al tempo della Doujinshi, il titolo era proprio "Seiden".
D: Che tipo di manga disegnavate allora di preferenza?
R (Nekoi): Soprattutto manga ricchi di gag e commedie [ e pensare che adesso tutti le considerano come delle porta sfiga pazzesche Y_Y]. Principalmente cose divertenti, poco di serio (ride).
R ( Mokona): In una doujinshi il numero di pagine a disposizione è molto limitato, i Gag-Manga sono più semplici da realizzare..

Gli episodi che non sono apparsi su Wings

D: Ci sono differenze fra "Seiden" apparso come dpujinshi e quello pubblicato su Wings?
R ( Ohkawa): A grandi linee sono uguali. Però, a guardare in dettaglio, le differenze ci sono: alcuni episodi sono apparsi solo su Wings e non erano nella doujinshi e viceversa.
D: Di quali episodi si tratta?
R (Ohkawa): Ad esempio, il carattere di Ashura nella doujinshi era completamente diverso. Allora, Mokona non aveva ancora completamente elaborato la figura di Ashura, per questo risulta molto più arrogante che su Wings.
R ( Mokona ): Arrogante, o per meglio dire..un tipo tosto! (ride).
R ( Ohkawa): Ashura non aveva ancora un lato positivo e uno negativo, ma solo sempre un carattere molto estremo. La diujinshi era per noi fin dall'inizio una specie di gioco,nella quale poter sperimentare settings e progetti di trama. Non ci occupavamo molto di delineare i caratteri. Non avevo neppure dato ancora a Mokona un canovaccio preciso per la trama, tutto si basava solo su qualche appunto e brevi scambi di parole..Però, quando ottenemmo una pubblicazione ufficiale su Wings, cercammo di correggere le contraddizioni e mettere d'accordo personaggi e elementi della trama.
( però, io..sto Ashura fighettoso avrei proprio voluto conoscerlo XDD)
R ( Nekoi): Per quello che riguarda i singoli episodi, forse le differenze maggiori le abbiamo nel capitolo "Kishimonjin", che nella doujinshi era l'episodio più lungo ( ben 60 pagine) mentre su Wings mancava del tutto.
R ( Ohkawa): Avevamo proposto lo storyboard di questo episodio ai nostri referenti Shinshokan, però non venne accettato, allora al suo posto elaborammo "La festa delle stelle"
(chissà di che parlava sto episodio fantasma?? Si troveranno le doujinshi in giro ancora?)
R ( Mokona): C'erano differenze di contenuto anche in "Rasetsu": lo svolgimento dell'azione dall'entrata di Rasetsu alla fine dell'episodio è completamente diversa su Wings.
R ( Ohkawa): Diverso?? Ma nella doujinshi dopo l'apparizione di rasetsu non accadeva praticamente più nulla.
D : C'era anche lì un capitolo intitolato "Rasetsu"?
R ( Ohkawa) : Sì, c'era, però era compeltamente diverso..
R ( Mokona): Non c'era la sua dolce mogliettina (ride).
Però, il contesto su cui si fondava la sua rivalità con il fratello, era praticamente uguale.
R (Ohkawa): Karyobinga c'è solo su Wings, vero?
R ( Mokona): No, c'era anche nella doujinshi. La storia era uguale, fino a quando viene rapita e uccisa da Taihakuten. E' diversa la reazione successiva di Karura-o: in Wings si preoccupa per il suo clan, nella doujinshi scappa subito da Yasha-o!
(mi pare che non solo Ashura fosse più tremendo nella doujinshi, allora..XD).
R (Ohkawa): All'inizio non avevamo ancora trovato il giusto equilibrio fra dramma e commedia. E avevamo così tante idee e volevamo svilupparle tutte..Oggi siamo capaci di eliminarne qualcuna, ma allora era un gran minestrone. Ora siamo capaci di individuare ciò che non è essenziale.
R (Igarashi): Eravamo giovani...(ride)
Fatemi sapere i vostri commenti, alla prossima!!!!!

sabato 20 novembre 2010

Clamps wonderworld volume 6

Come avevo anticipato qualche mese fa..ehhhmm!! ^^;;..volevo tradurre qualche pagina dei Clamps manga wonderworlds, 12 volumi con scacchi annessi che le Clamp pubblicarono per il loro 15° anniversario di attività.
Sia mai che potrebbero rendere felice qualche altro appassionato del quartetto di Osaka come me, che non ha la possibilità di procurarseli o anche solo di leggerli, visto che al momento sono stati pubblicati solo in giapponese, tedesco e inglese. In italiano ancora no..perchè qualcuno non ci fa un pensierino per il loro 22° anniversario, ilprossimo anno??? Y_Y
Cominciamo dal volume 6, interamente dedicato a Rg Veda, pezzi degli scacchi in regalo sonoi Ashura (carinissimo in versione chibi!!), Hikaru di Rayehearth e Mokona nera.
All'inizio ci sono sempre 2 o 3 illustrazioni prese dagli artbook della serie trattata, che su carta patinata fanno il loro effetto *_*, poi si passa ad una breve intervista alle autrici incentrata su alcuni retroscena della realizzazione.
D: Come siete arrivate alla realizzazione di questo progetto?
R(Ohkawa): Idea e primo progetto della storia risalgono ancora al periodo in cui scrivevamo doujinshi. Riportavamo profili dei personaggi e setting della storia su di una specie di taccuino di appunti che capitò in mano ad un redattore della Shinshokan..così arrivò un invito ufficiale da parte della casa editrice.
D: Che cosa vi ha spinto a scegliere come titolo proprio il nome dell'antichissima raccolta di testi sacri dell'induismo?
R(Ohkawa): Ne ho già accennato nell'intervista per "Magic knight Rayearth"...ho sempre avuto qualche problema a trattare le leggende occidentali, semplicemente perchè non riesco a memorizzare i nomi(ride). Abbiamo dunque pensato che era meglio qualcosa di orientale, che forse ci sarebbe stato più familiare. Però doveva essere anche qualcosa di diverso da un' avventura ninja e allora abbiamo pensato ad una saga divina.
R(Igarashi): Se poi fra i numeorissimi miti abbiamo scelto proprio Rg Veda, beh..questo è frutto dell'influenza di Mokona.
R(Mokona): Io sono nata a Kyoto, dunque avevo già una certa familiarità con l'ambiente dei templi. All'epoca ero già entusiasta di questo mondo, mi recavo spesso allo "Sanjusan Gendo" ( è un famoso tempio di Kyoto). Ero abbastanza addentro nella mitologia induista, a casa avevo addirittura testi come "Tramonto della civiltà indiana" e cose simili (ride).
R(Ohkawa): Possedeva anche il "Rg Veda" e me lo diede in prestito.A dire il vero, abbiamo usato il titolo, ma, a parte i nomi dei personaggi e alcune loro caratteristiche, non abbiamo preso quasi niente..la trama della nostra storia si distacca quasi completamente dall'opera originale.
[continua..]

lunedì 1 novembre 2010

Halloween!

Sììììì, lo so...per molti Halloween non rappresenta che l'ennesima americanata del nostro mondo globalizzante, che spesso si riduce in acritico appiattimento.
Eppure..eppure a me piace..XD
Intanto perchè riguarda i morti e ha notevoli sfumature horror ( son sadica >.< ), in secondo luogo è fortemente legato alla cultura celtica, popolo che su di me ha sempre esercitato un notevole fascino ( del resto new age e neopaganesimo affndano le loro radici nel movimento romantico tedesco, che per primo si è occupato di trascendentalità, spiritualismo, ritorno alla natura ecc ecc) e, per finire, tale festività non è così lontana dalle tradizioni italiane come pensiamo.
Da me, ad esempio, è usanza festeggiare in grande stile con fiere e lauti banchetti ( i cosiddetti Torgellen ) la fine del raccolto. Leggiucchiando quà e là sono rimasta sorpresa dalle affinità che si possono trovare: anche nelle nostre campagne fino agli anni 50 si usava intagliare zucche e rape per tenere lontani i morti, che, in questi giorni, vagano nell'ombra, pchè è stato riaperto il sentiero che conduce al nostro mondo..brrrrr....ma che brividi piacevoli!!!! XD
Se perciò il dissennato sincretismo ci condice a riscoprire aspetti della nostra cultura che avevamo dimenticato..beh, ben venga, l'importante è non accettare tutto in modo acritico e passivo, perchè tanto fa moda, ma approfondire e contestualizzare, il web serve anche a quello ;)
Da qualche anno intaglio pure io la mia zucca, anche perchè è un ortaggio che adoro, semplicemente passato in forno per una mezz'ora :P adattissimo nelle diete dimagranti, riempie ma non ingrassa.
Ecco qui la mia zucca Mathilde, un capolavoro, vero??

Ovviamente, una volta appassita, finirà a concimare i boschi ^^
Mi sono messa pure il cappello da strega e con quello ho accolto i bambini del "giochetto o scherzetto", ormai siamo proprio "americanizzati" eh?? ^^

domenica 26 settembre 2010

Nodame cantabile.

Non ero molto convinta di questa celebrata opera della Ninomiya appena uscita in Italia per la Star..forse troppo celebrata?? Era la classificazione josei a farmi storcere il naso, oltre al fatto che fosse continuamente citata in siti mangosi diciamo..dichiaratamente snob XD
Poi, ho deciso di leggerla, un po' perchè è un tassello importante del genere manga, un po' perchè giudicare senza toccare con mano è sempre sbagliato, un po' perchè..beh, me l'ha chiesto un'affezionata cliente perchè poi glielo rivendessi ( motivi meramente economici, insomma ^^ ).
E anche stavolta la lettura su commissione ( come per Meichan, Vinland saga..) si è rivelata azzeccata: divorato il volume 1 in 30 minuti sempre con il sorriso sulle labbra mentre interesse e divertimento crescevano di pari passo.
Il mio primo pensiero è stato: Mozart e Salieri, ovvero genio anticonformista e ragione un po' pedante.
Noda Megumi (Noda-Me, da qui il titolo..) è una pianista che suona a "naso" praticamente ( ad un certo punto ho dubitato pure che sapesse leggere gli spartiti XD ) ma ha un orecchio musicale incredibile ( come Mozart, appunto, sa riprodurre perfettamente una melodia dopo un solo ascolto ) e, cosa più importante, riesce a coinvolgere gli ascoltatori nel suo mondo interiore nonostante gli inevitabili errori ed imperfezioni. Merito ovviamente del suo stile di vita, impulsivo, spensierato, non direi ribelle, no..non c'è cattiveria o rabbia in lei, solo un'insopprimibile, quasi ingenua vitalità cui lei non può fare a meno di dare libero sfogo..
In questo modo si riduce praticamente a vivere alla giornata, un usignolo fra i rifiuti ( il suo appartamento è proprio così XD ).
Chiaki dal canto suo, invece, è un figlio d'arte, ex bambino prodigio e porta ovviamente su di sè il peso di troppe aspettative che gli hanno fatto perdere la genuina passione per la musica. E' così diventato pedante, scontroso, sempre serio e chiuso in se stesso, totalmente demotivato e colmo di rancore di fronte alla minima sconfitta.
Ovvio che il loro incontro sarà decisivo, anche perchè lei lo trova ubriaco davanti a casa sua, perciò forse in uno dei suoi momenti peggiori ( o migliori?? ^^ Insomma privo di maschera, almeno..).
I due sono fatti uno per l'altra, dato che si completano a vicenda: Nodame imparerà che anche regole e applicazione sono importanti per avere dei risultati, ma Chiaki saprà finalmente liberare la vitalità e la spontaneità che è in lui.
Perchè mi ha preso questa serie??
Semplice: perchè condivido i tratti di entrambi i protagonisti. Di natura sarei impulsiva e pazzerella, ma nell'infanzia mi hanno costretto a recitare la parte della prima della classe perfettina e scrupolosa. Questo è ovviamente degenerato in un atteggiamento di insofferenza e ribellione di cui non ho ancora saputo liberarmi..ho una camera che sembra un campo di battaglia, ma ancora non riesco a passare il tempo libero come piace a me e soprattutto non riesco mai a dire di no alle richieste che mi vengono fatte.
Quindi..ne ho di cose da imparare dall'incontro esplosivo fra i due: voglio diventare anche io come Mozart/Nodame !!!! ^^

Clamps wonderworld!!!!

Questo è il titolo tedesco della serie Clamp no kiseki che le mitiche di Osaka crearono per il loro 15° di carriera(intanto siamo già a 20 anni se non sbaglio ^^).
Dopo anni che ci facevo un pensierino su...ecco, d'un tratto mi è presa la passione e ovviamente non mi darò pace finchè non li avrò tutti in mano, tutti e 12 i fascicoli, intendo XD
Fortuna che in tedesco non costano poi molto: le edizioni inglesi valgono un occhio della testa, su amazon.de, invece, con 10 euro per ognuno te la puoi cavare.
Vado pazza soprattutto per le interviste nelle prime pagine dove le Clamp svelano curiosi retroscena delle loro opere, ma quello che mi attira di più sono i mitici pezzi degli scacchi *_*
Praticamente sono come dei gashapon dei più famosi personagi Clamp tutti da collezione: la fattura è davvero finissima, ergo sono fatti benissimo!!!!! :P
Guardate quelli che ho al momento in esposizione nella mia libreria(la foto fa assai pena, ma vabbè^^):

Kamui è figherrimo!!!! E le Mokone troppo kawaii!
Ovviamente, aggiornerò le foto appena mi arrivano gli altri fascicoli.
Beh, posso anche postare la traduzione di qualcuna delle interviste, visto che mi piacciono tanto e considerato anche il fatto che in italiano non è mai uscito Y_Y
il mio personale omaggio per il XX di carriera delle Clamp che mi hanno regalato emozioni uniche rivoluzionando il panorama dello shoujo manga (Rg Veda e X non si possono certo definire per ragazzine innamorate, eh? ;).

martedì 7 settembre 2010

Mary e Albè

Albè è Byron, giusto per puntualizzare, nickname derivato dalle sue avventure fra le montagne albanesi ( c'è pure un ritratto a testimoniarle..con costume tipico del luogo) e Mary..beh, è Mary Shelley, grande scrittrice la cui fama è stata ingiustamente usurpata dalla sua più celebre creatura, il Frankenstein..e hai detto niente ^^
Ora, pochi sanno che questo romanzo horror-filosofico moooolto diverso dalle versioni cinematografiche, tutte tendenti ad un certo splatter e poco rispettose del ruolo centrale che lo scienziato aveva nel romanzo originale( il Frankenstein del titolo era lui..mica la creatura, che però, ovviamente, si prestava meglio allo spettacolo ^^), bene, dicevo il capolavoro di Mary fu ideato nell'estate del 1816 sul lago di Ginevra, diretta conseguenza di una serie di esperimenti sul soprannaturale messi insieme per noia e curiosità intellettuale dal quintetto maledetto XD Mary-il futuro marito, il poeta Shelley, Byron con medico privato (Polidori) e amante (Claire, sorellastra di Mary) al seguito.
Sti matti si rintanavano in casa o fra le volte del castello fortezza di Chillon a leggere storiacce dell'orrore e a comporne di proprie sull'onda dell'entusiasmo del momento.
Sull'assai intrigante argomento è stato composto un romanzo breve "Haunted Summer" (Estate stregata) di Anne Edwards, che sto appunto leggendo.
"Una storia sul male e sullìimmaginazione" recita il sottotitolo, sarebbe meglio dire sugli orrori generati dalla semplice fantasia umana, capace di dare forma ai nostri fantasmi interiori.
Ken Russell aveva saputo esprimere al meglio, con la sua sensibilità visionaria, anche se un po' eccessiva questo rapporto, nel suo film Gothic.
Ivan Passer nell'omonimo "Haunted Summer" aveva invece puntato maggiormente sull'aspetto sentimentale e pittorico, con risultati altrettanto interessanti.
"Rowing with the wind" il terzo film ispirato al libro l'ho appena ordinato, quindi non mi posso ancora esprimere :P
C'è un aspetto del libro che mi ha intrigato molto, così come nel film di Passer, a suo tempo..ed è l'ambiguo rapporto che legava Mary e Albè, apppunto..
lui, misogino e sprezzante, ma piagato da frequenti attacchi depressivi, lei coltissima, intelligente, totalmente dedita al suo Shelley, ma talvolta troppo gelida e posata, retaggio forse della sua difficile situazione famigliare.
Mary fu forse una delle poche donne che Byron dovette suo malgrado ammirare, dato che lei si mostrò più di una volta alla sua altezza con la sua penetrante capacità di intuizione..e Mary se ne sentiva irresistibilmente attratta forse per il suo carattere deminiaco che tanto contrastava con il suo ideale e romanzato menage.
Avrebbe potuto nascere qualcosa..e invece, non accadde nulla..ma è proprio in quel NULLA che si nasconde il fascino del "detto e non detto", di un intrigante gioco di sguardi e lievi contatti venati di una passionalità a stento repressa.
"Perchè..perchè siete così affamato d'amore da considerare perfino la morte come un tradimento?" gli chiede di punto in bianco Mary, una notte, da soli, in riva al lago di Ginevra, la luce della luna ad illuminare loro la strada..
Byron si volta con gli occhi di fiamma, furente che qualcuno abbia saputo penetrare i suoi più intimi pensieri, abituato a canzonare, non a sentirsi ostaggio degli altri..
Egli la afferrerà con la forza, costringendola a baciarlo, dando sfogo a tutta la sua gelosia per l'amico-rivale Shelley e Mary...costernata non potrà fare assolutamente niente.
"Ti trovo dannatamente eccitante" le dirà poi e aggiungerà "Siamo destinati a scontrarci..lo sappiamo entrambi e, ti confiderò un piccolo segreto, lo sa pure Shelley. Ma fra noi non potrà mai accadere nulla, mai, fino al momento della nostra morte."
Mary suo malgrado sarà costretta ad ammettere la sua grande attrazione per lui pur ribadendo la sua fedeltà a Shelly ( in contrasto con le loro teorie sul libero amore..per la serie, fra i dire e il fare XD )
Ma ciò che mi ha colpita di più è la frase pronunciata distrattamente, quasi a mezza voce, ma venata di profonda malinconia, da Byron in carrozza sulla via del ritorno..
egli fissava le tenebre fuori dal finestrino e disse:" Voi siete una donna in anticipo sul tuo tempo..ed io mi trovo spesso a pensare di essere un uomo in ritardo sul mio"
Frase ricca di significati nascosti...
Mi sarebbe piaciuto assistere ad uno sviluppo di questo strano rapporto..penso sarebbe piaciuto anche ai due protagonisti ;)

domenica 29 agosto 2010

"Alla corte di Re Laurino"

28 agosto 2010, sabato di gala: mammà ed io siamo state invitate nel celeberrimo Palazzo delle Rose di Re Laurino nel cui Giardino le regine dei fiori crescono rigogliose. Così rigogliose da attirare la curiosità e l'avidità di tutte le principesse delle vicinanze che ardevano dal desiderio di mettere piede nel Giardino Segreto del Re.
Ma il Re, infine, scelse un'umile pastorella e le nobildonne, adirate, per vendicarsi la convinsero a rubare le Rose per adornare il suo abito da ballo. Peccato che a quelle Rose fosse legato il destino del popolo dei nani di Re Laurino che, dopo il furto, scomparve dalla faccia della terra con il leggendario palazzo sulla montagna.
La Regina Enrosadira, come punizione, fu costretta a indossare il suo abito di rose, ora strettissimo e cosparso di spine, fino a che, in un improbabile futuro, il Palazzo non farà ritorno sulla terra. E' per questo che ogni giorno, all'alba e al tramonto, ella si reca ancora lassù, per controllare se il suo supplizio può avere finalmente termine..ma inutilmente :(
La sofferenza della povera regina si traduce però in una grazia per i nostri occhi: il Rosengarten (Catinaccio in italiano), il massiccio divenuto quasi il simbolo di Bolzano, si tinge di un rosa sfolgorante, confondendosi con l'Aurora e l'imbrunire, ancora, giorno dopo giorno: è l'Enrosadira, appunto, uno spettacolo davvero mozzafiato!!!
Esistono altre versioni della leggenda, suggerite dall'immaginario popolare ( http://it.wikipedia.org/wiki/Re_Laurino )ma questa è senz'altro quella che amo di più, tanto che vi dedicai un breve racconto molti anni fa: se lo trovo magari trovo il coraggio di postarlo ^^;;
Ad ogni modo, di tanto in tanto, da buone bolzanine, ci deliziamo a visitare in prima linea il mitico palazzo e i suoi giardini, o meglio quello che è rimasto..XD ovvero imponenti massicci dolomitici incastonati in uno scenario incontaminato e di impressionante bellezza!! Che non è poco...>_<
Questa volta siamo entrate dalle porte fassane: partenza da Vigo di Fassa, salita con la Funivia del Ciampedie, molto panoramica e velocissima, ci si ritrova in quota senza neppure accorgeresene.
Forse un po' cara( 8 € solo andata ) ma vabbè é_è
Qui vediamo mammà alla partenza che prende confidenza con il Re, giusto per rompere il ghiaccio ;)


Sullo sfondo, nella sella, è situato il rifugio Vajolet, prima meta dell'escursione, dopo 2 ore di cammino, ovviamente O_o
Il Rosengarten è quello sulla sinistra, a destra c'è il Catinaccio di Antermoia, dove saremmo dovute andare se avessimo avuto a disposizione un'automobile con possibilità di partire più presto: maledetti mezzi pubblici!!! Devo farmi la patente :((
Il primo pullman da BZ arriva a Vigo alle 8.30, non è proprio ora da montanari, eh??

Eccolo qua il bellissimo rifugio Vajolet, in una posizione invidiabile al centro del Regno di Laurino, punto di partenza per tutte le escursioni nel circondario:



Dopo 3 ore di salita (!!!) raggiungiamo infine il rifugio Passo Principe a 2600 m sul lm: si intravedono le prime nubi che poi ci tormenteranno per tutto il pomeriggio.



Dopo un'ultima occhiata desolata al sentiero che porta all'Antermoia (aspettami, chè il prossimo anno sono da te Y_Y ), ci fiondiamo nel canalone che discende al Rifugio Bergamo, che se ne stà lì sospeso in un incontaminato catino roccioso a strapiombo sulla valle di Tires. Dopo essere espatriati, facciamo così ritorno in Suedtirol XD
Ma niente documenti alla frontiera, ancora ^^

Al rifugio sosta per il pranzo: focaccia al formaggio fatta in casa da mammà, buonissima :PPPPPP




Ben rifocillate, affrontiamo l'interminabile discesa (1000 m di dislivello!!!!) nella valle di Ciamin, pittoresca e solitaria(praticamente abbiamo camminato 6 ore senza incontrare un'automobile, incredibile!!!!!! Oo)
E qui abbiamo avuto la fortuna di osservare due funghetti delle favole ( quelli rossi a pois bianchi) ancora miracolosamente intatti( le lumache ne sono ghiottissime, infatti e li sforacchiano sempre, ma questi forse erano appena spuntati e così ho potuto immortalarli in tutto il loro splendore)



Questi funghetti mi fanno sempre una gran tenerezza: condizionamento disneyano a scoppio ritardato XD
La gita è finita a San Cipriano di Tires, dove siamo giunte stanchissime dopo 6 ore e quasi 20 km di cammino: è possibile comunque valicare a piedi un'intera montagna e passare da una valle all'altra in una giornata, incredibile, ma vero!!
Sognavo questo paesino della Val di Tires fin da piccola, perchè avevo un puzzle che ne rappresentava la chiesetta sullo sfondo del Rosengarten e, mentre lo componevo, sempre mi chiedevo dove mai potesse trovarsi una meraviglia simile: figurarsi se potevo immaginarmi che un giorno ci sarei addirittura andata in mezzo!!! >.<
L'albergo situato davanti alla fermata del bus ha un nome indicativo che ben si presta a suggellare la nostra magnifica gita:









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venerdì 13 agosto 2010

Dedicato al mio amato Romeo morto esattamente 5 anni fa. Y_Y
Abbiamo trascorso insieme 17 anni della nostra vita, sembrano un'eternità e invece sono volati via in un soffio.
E' il rimpianto, invece, a rimanere per sempre.
Ciao gattone!!!

giovedì 12 agosto 2010

"Era la notte del 17 luglio 1799 quando nei pittoreschi dintorni di Jena due baldi giovanotti, entrambi ventisettenni, passeggiarono fino all'alba fra i boschi addormentati illuminati dal tenue chiarore della luna." Fu così che si incontrarono Novalis e Ludwig Tieck, destinati a diventare i due più fulgidi esempi del primo romanticismo tedesco.
Il destino, purtroppo, poi li divise e la loro non fu l'indissolubile amicizia tramandata dalla leggenda, anzi, ben presto subentrò una certa indifferenza.
Ma quella notte..quella notte fu tutta per loro, per i loro sogni e per i loro folli progetti per il futuro: volevano rivoluzionare la vita culturale europea e..ci riuscirono!!^^
A volte l'incoscienza della giovinezza aiuta ^_-
Novalis, per fortuna sua, morì di tisi neppure trentenne, prima di assistere allo sfacelo del gruppo romantico di cui era stato uno dei fondatori e affondato poi in volgarissime liti di cortile..Tieck invece morì vecchissimo, gottoso e parruccone, ormai irriconoscibile dal giovane esaltato che era stato.:(((
Mi si potrebbe accusare di non parlare mai del poeta cui ho dedicato il mio blog, ma se non lo faccio è perchè, quando tocchiamo delle corde a noi care, è perchè temiamo sempre di non dire abbastanza, di non saperci esprimere al meglio.
A 18 anni, una poesia di Novalis, cambiò la mia vita, proiettandomi all'improvviso nell'atmosfera del Primo Romanticismo in cui mi ambientai all'istante come in una patria perduta; in onore di quella magica notte del 17 luglio 1799, avevo composto la musica di una bellissima Ninna Nanna di Brentano, esponenente del Romanticismo più tardo, ma con parecchie frecce sentimentali e fiabesche al suo arco.
Quella breve melodia è ora un video su youtube ( romantici moderni :DDD )

sabato 7 agosto 2010

"Frammenti di vita" Piece di Hinako Ashikara

Di solito impiego una mezzoretta soltanto per leggere un volumetto manga, ma questo ha fatto eccezione e un'ora è volata in un istante. Diciamo che ho letto e riletto con calma tutti i dialoghi e le considerazioni dei protagonisti perchè veramente dense di significati nascosti...stimolano l'immaginazione e il desiderio di vivere per dirla tutta.
Non vorrei esagerare, ma è sicuramente un manga capace di cambiarti la vita, o almeno la mia, dato che mi sono subito identificata con la protagonista. ^^
Al centro della storia c'è una persona morta ancora in grado di influenzare le vite di coloro che le sono sopravvissuti ( con il ricordo, intendiamoci, non parliamo di zombies qui XD ).
Solo che, a differenza de "La Clessidra", dove l'ingombrante fantasma in questione era la mamma della protagonista, qui abbiamo una perfetta sconosciuta. Aggiungere che questa tizia era in realtà una compagna di classe dei personaggi principali dona subito al tutto un sapore di amara malinconia, non è vero?
Il fatto è che nessuno o quasi di coloro che l'avevano conosciuto e avevano avuto a che fare con lei per tutti i 3 anni del liceo se la ricorda minimamente ( il che la dice lunga sull'indifferenza che domina la nostra società..è così anche nella realtà, purtroppo..) ma poi, la nostra Haruka ( diamole un nome almeno noi, và ^^) muore di cancro al seno a soli 19 anni e all'improvviso si ritrova suo malgrado al centro dell'attenzione di coloro che in vita manco l'avevano degnata di uno sguardo.
Nel mondo in cui a contare è l'immagine e la privacy ormai è solo un optional (anzi, tutti fanno a gara per far sapere TUTTO di loro ad amici e perfetti sconosciuti internettiani, me compresa che faccio la blogger..chi è senza peccato ecc ecc ;))))
in questo mondo dominato dall'esteriorità, ovvio che una ragazza timida e riservata, morta senza avere fatto praticamente nulla della sua vita, paradossalmente finisca per attirare l'attenzione. Tanto più che i nostri eroi sono in uno di quei delicati periodi della vita in cui tutto sembra andare storto e i sogni coltivati con tanta cura cominciano a traballare.
Ma il "La" alla vicenda lo dà una frase buttata lì dalla madre della ragazza " a casa, Haruka, era così spigliata da imitare con successo i comici della tv".
La protagonista, Mizuho, si rende conto di aver perso un lato inedito e forse prezioso di qualcuno con cui aveva scambiato 2 parole soltanto e che, nonostante questo, l'aveva eletta a sua immaginaria amica del cuore.
Suo malgrado è costretta ad ammettere che anche lei, come la maltrattata Haruka, ha sempre eretto una barriera verso il mondo circostante, rifiutandosi, per pigrizia o indifferenza, di partecipare davvero alla vita degli altri.
Cosa ha perso di importante con questo suo atteggiamento? Perchè ci facciamo influenzare dal giudizio degli altri al punto di indossare eternamente una maschera che alla fin fine ci impedisce di vivere la nostra vita??
Per quanto disturbante possa essere tutti i 3 protagonisti, adesso o nel passato, venendo in contatto con la stranezza di Haruka, si sono trovati a dover mettere in discussione l'immagine di perfezione che si erano fatti di se stessi e, con l'orgoglio in frantumi, cominciare pazientemente a rimettere in ordine i "pieces" (da qui il titolo del manga) della loro vita.
"Alla fine il destino ci ha fatto ritrovare, così come desideravamo ": nel ricordo dell'amica morta, nella piccola rivoluzione che questo ha portato nelle loro vite, alla fine, quasi senza volerlo, si sono ritrovati alleati, se non amici, nel faticoso e spesso sgradevole processo di ricerca e ricostruzione della vita passata di Haruki e, attraverso questa, del futuro che ancora li aspetta ( perchè anche nella tranquilla Haruki, anche nel solare Narumi, che apparentemente sembrava il suo opposto, sempre pronto a fare amicizia con tutti, si nascondono dei lati oscuri e inaspettati..come in tutti del resto: è forse questo che ci blocca nel desiderio di cambiare, la paura dell'ignoto? Del resto, le maschere danno la sicurezza della prevedibilità..)
Però si può resistere, resistere e ancora resistere con stoicismo, ma alla fine gli istinti prendono sempre il sopravvento, soprattutto quelli motivati e positivi e, dopo anni trascorsi placidamente nelle proprie armature a soddisfare le aspetattive altrui, un bel giorno, può capitare l'inimmaginabile e allora..cominciano i guai! ;)
O meglio, si comincia davvero a vivere!
Vabbè, ho scritto troppo, lo so..ma se, come me, siete di quelli che si sono fatta un'immagine di perfezione e imperturbabilità e a volte (sempre più spesso) se la sentono stretta e vorrebbero darsi alla pazza gioia mandando al diavolo tutti e le loro stupide critiche , se avete sempre sognato di prendere un terno a caso e vedere dove vi porta o magari, vi sentite felici e appagati solo perchè avete incontrato per caso un amico e, nonostante i numerosi impegni, avete scorrazzato con lui per la città, facendo shopping e strafogandovi do schifezze a gogò...bene, questo, è il manga che fa per voi, come per me.
A volte penso che non sia tanto giusto dover aspettare di trovarsi dietro alla bara di qualcuno che ci è stato caro o addirittura davanti alla propria condanna a morte per qualche brutta malattia..per decidere di dare una svolta al proprio destino.
Ma mi sto impegnando, eh?? ;D

mercoledì 21 luglio 2010

Il mio secondo video!!!

Ho pubblicato il mio secondo video su Youtube, ispirato ai miei vecchi post sulla opening di Siranoto e sulla sua ispirazione ai quadri di Klimt.
Incredibile, ma vero: ho avuto tempo di dedicarmicisi solo ora ^^;;
Lo potete ammirare qui: si prega di commentare, grazie!

Come vorrei imparare a fare anche gli AMV in movimento Y_Y

sabato 17 luglio 2010

Le "Montanare"^^

Come ad ogni romantica DOC mi piace andare in montagna e ammirare la grandiosità delle vette attorno a me.
Ho incominciato per sentirmi più vicina alle descrizioni di Rousseau e dei romanzi gotici della radcliffe e, da allora, non ho più smesso. Ammetto che l'entusiasmo non è più quello dei primi anni e che cerco di stemperare il più possibile le difficoltà dell'itinerario..ma, in ogni caso, vado avanti e la sensazione di poter dominare il mondo dall'alto mi spinge a continuare ^^
Giovedì 15 luglio, gita classicissima sulle montagne nei dintorni di bolzano: dall'Alpe di Siusi, classica meta turistica, alla cima dello Sciliar (sfacchinata mostruosa sotto il sole, quasi 1000 m di dislivello, micidiale OO )per passare infine in cresta al rifugio Alpe di Tires, situato in una posizione semplicemente fiabesca in una conca incontaminata.
Chi non ci crede e non comprende come si possa passare una giornata a sputare ( volontariamente ) lacrime e sangue ^^ può dare un'occhiata qui

Ovvio che l'immagine sia finita dritta dritta sul mio desktop.
Prego osservare anche lo splendido contrasto fra il porpora del terreno argilloso e il biancore accecante della Dolomia *_*


Qui una curiosità:
io e mammà siamo andate in quota per sfuggire al caldo e invece..cavoli!! C'erano 20°C a 2400 m, pazzesco!!!!
Faceva così caldo che persino le pecore, che sono costrette a vestire di lana anche in piena estate, cercavano riparo nella frescura della neve: granatina per tutte!!! XD

domenica 11 luglio 2010

I folletti delle bottiglie!

Stranissimo titolo per questo post, ma ha la sua ragione di essere, ovviamente ^^;;
Fin da piccola, devo ammetterlo, sono sempre stata terrorizzata dallo scorrere del tempo e i momenti felici sono sempre scivolati via trooooooppo in fretta Y_Y
Beh, poco male, mi sono ingegnata e una soluzione l'ho trovata ;D
Basta concentrarsi, percepire la "forza" scorrere attraverso di noi ( oooppps, ma non siamo mica a Star wars qui ^^;; ), volevo dire ..concentrarsi, cercare di percepire cosa c'è di speciale e inimitabile in uno specifico istante che consideriamo speciale ed ecco...l'essenza di quell'istante verrà distillata per sempre in una bottiglietta da custodire gelosamente nella propria memoria e da recuperare facilmente all'occorrenza. Io li chiamo scherzosamente i miei vivaci "folletti delle bottiglie", da cui il titolo del post; vivaci, perchè spessissimo si agitano tantissimo chiaccherando fra loro e facendo una gran confusione per essere liberati e prendere un po' di aria ;))
La mia collezione, ovviamente, si è molto ingrandita con il passare del tempo, ma, essendo virtuale, non è necessari togliere periodicamente la polvere, il che, per una pigrona come me, è sicuramente un grande vantaggio XD
Attualmente sono in vacanza, da una settimana ormai, e il tempo, ovviamente, ha preso a volare.
Mi sono precipitata dunque subito a sigillare la prima ora di libertà, trascorsa in riva al fiume a leggere manga e pregustando la cena a base di un mare di gelato per fare festa.
E' stato facile eternare quell'istante, complice la deliziosa frescura, il pensiero di avere davanti a me un intero mese per dedicarmi ai miei hobbies, ma soprattutto il fatto che quell'oasi di quiete seguiva un pomeriggio infuocato e faticosissimo ( le colleghe al lavoro hanno scocciato fino all'ultimo, ebbene sì :((( qualcno sa essere davvero petulante e insopportabile quando ci si mette!!! )
Che fare quest'estate?? Ho da leggere un mucchio di manga e di libri, ovviamente e da visionare un sacco di dvd ( ho fatto scorta dei film di Corman, che adoro!!!! e di vecchi telefilm anni '70/'80-Hazzard, Spazio 1999 e l'indimenticato Grizzly che mi è arrivato giovedì..amor..amor *_* )poi vorrei ridedicarmi un pochino al disegno ( il romanzo gotico che sto leggendo mi ha ispirato parecchie vedute ) ed avrei pure da cucire qualche abitino per il cosplay di carnevale ( non è mai troppo presto per pensarci XXDD ..sono mesi che mi è arrivato il pattern per Arwen di Lord of the rings e non mi sono ancora messa all'opera.) Sto pure preparando un AMV su Sora no woto, hanno annunciato un episodio bonus che sarà presente nei dvd jap pare..speriamo lo postino anche sul web!
Non mi annoierò insomma, in effetti, non riesco a comprendere quelli che dicono di avere troppo tempo libero, a me manca sempre!!!! Y_Y
Dovrei pure fare un po' di ordine in camera mia, però..sembra la discarica pubblica, che vergogna!!! Ma dicono che una camera diciamo così un po'"allegra" sia sintomo di una personalità creativa ^^ SEEEEE, tutte scuse!! >>
Ah, per inciso, il primo dei miei "folletti" è l'immagine di me stessa che si reca al suo primo giorno di asilo accompagnata dalla nonna (incredibile, ma me lo ricordo!!); il più amato, invece, è il ricordo della più bella vacanza al mare che abbia mai vissuto, nel 1983, quando ci appropriammo di un'intera sezione di un campeggio in Croazia colonizzata per 4 settimane da parenti, amici e chi più ne ha più ne metta; eravamo un'allegrissima congrega!!

giovedì 24 giugno 2010

I favolosi anni '70

Ok, dai, si sa: ogni generazione ritiene che gli anni in cui si è formata sono quelli migliori, i più mitici fra tutti, qui è ovviamente il fascino della giovinezza a far sentire la sua influenza..^^ Giovani, belli e pieni di entusiamo..come non conservare dei ricordi megafantastici di quell'irripetibile periodo della propria vita??
E' così per tutti, basta chiedere un po' ingiro a persone di tutte le età..
Eppure, beh, noi settantottini abbiamo una marcia in più dai^^
Nessun decennio ha cambiato la storia del mondo come quello, se poi ci aggiungiamo anche gli anni '80 ne deriva un quadro che è una bomba: computer, tv a colori per tutti, la prima grande invasione degli anime e dei telefim americani, mangiadischi e mangianastri portatili, calcolatrici..insomma, benessere e progresso da una parte come retaggio del boom degli anni '60..e dall'altra parte le prime avvisaglie della crisi: le domeniche a piedi e il terrorismo, prima di tutto.
Oggi sono convinta che sia stato un decennio strano, come sospeso, ma ricco di significati che sono stati ereditati dagli anni successivi, ma allora..beh, allora trovandocisi in mezzo e per giunta spensierata scolaretta, mi sembrava tutto scontato: ricordo che mi appariva normale perfino che la tv ogni tanto annunciasse l'ennesima strage, ci ero nata con quelle notizie e facevano parte, incredibilmente, del mio panorama quotidiano.:((((
Però, l'entusiasmo che vibrava nell'aria, beh, quello non potevo non percepirlo, per quanto piccola fossi: impazzivamo per tutte quelle novità tecnologiche che oggi sarebbero modernariato, ma allora apparivano gioiellini del cervello umano( ricordo che me ne stetti un pomeriggio intero ad ammirare come il mangiadischi di un'amica ingoiasse i 45 giri e producesse musica XXDD musica che si poteva portare in giro OO e non parliamo della possibilità di registrare su nastro le sigle dei programmi preferiti..chissà che ne penserebbe una dolescente odierno armato di ipod cellulare e masterizzatore ^^ ) e per la prima volta si sentiva parlare di comunità globale, con la tv invasa da produzioni straniere; così io trascorrevo pomeriggi interi a divorarmi telefilm americani (Happy days Hazzard Dallas Grizzly La casa nella prateria Love Boat..ve li ricordate??? Y_Y Nostalgia!!!!!!!) e palate di anime..e giù gli psicologi a criticare le conseguenze di quell'immobilità forzata e la violenza sparata nei nostri giovani cervelli: avrei dovuto diventare la nuova miss Jekyll secondo loro, invece sono una normalissima 40 enne con una grave sindrome di Peter Pan, quella sì un po' anormale, ma credo sia una conseguenza dell'hyppismo di quegli anni che mi/ci è rimasto nel sangue.XD
Insomma, orgogliosissima di essere nata allora, da poco ho cominciato a fare una cosa da vecchi, cioè raccogliere ricordi di quell'epoca giusto per riviverne gli splendori^^
E allora sto recuperando i dvd delle vecchie serie, anche perchè è un periodo un po' no e una certa dose di "dolce rimebranza" aiuta sempre.
Recuperati Hazzard(il mio preferito!!), Grizzly(introvabile, ma c'è internet :3 lo aspetto dagli USA ^^)e il dottor Who.

sabato 12 giugno 2010

"Aria_The Natural" è finito! :(

"Aria the Natural" ovvero la seconda serie è finito domenica scorsa con l'episodio 39..ma niente paura, non soffriremo di astinenza estiva. Rai 4 non va in vacanza e la terza serie seguirà a ruota la prima da domani. *_*
"Aria-The origination" il cui titolo a dire il vero non l'ho capito, poichè ci mostra la conclusione della storia e non la sua orgine: il sottotitolo sottintende forse che ogni fine può essere considerata un inizio?? Del resto lo spirito dell'ultimo volume del manga era proprio questo: ma, come sempre, niente spoiler!!! ^^
Preciserò solo che il finale, per quanto aperto e per certi versi scontato, si può tuttavia considerare anticonformista nell'atmosfera che lo pervade, ma ormai la Amano ci ha abituato alla sua particolare visione del mondo, no??
Allora..intanto alcune belle immagini che si riferiscono all'episodio precedente:

I fuochi d'artifico che concludono la festa del Redentore secondo gli autori di "Aria"; come potete vedere, se li confrontate con le prospettive pubblicate sul sito dell'associazione turistica veneziana che ho linkato nel post precedente, sono uguali alla realtà: gli autori dimostrano ancora una volta di essersi documentati bene!!!! *_*
Anche le scritte in italiano, come avevo anticipato la volta scorsa, sono corrette:






Lo staff di disegnatori dell'episodio 39, invece, (in Giappone 4 studi si alternano nella realizzazione dei 4 episodi mensili di una serie animata..) è incorso in una piccola imprecisione ^_-



"ServAzio"..ma che è?? Latino?? XXDDD Vabbè, dai, trascurabile distrazione..^^;;

Parliamo invece ora del finale della seconda serie: originale l'idea di spalmare la tradizionale preview dell'episodio successivo nelle ltime scene, al posto della sigla di coda, con le "Prima"(Undine esperte) che accennano velatamente all'imminente promozione delle loro allieve:
Athena: "Andremo a fare un picnic a primavera"
Akira: "Mi ripagherai quando sarai una Prima"
Alicia: "Sono certa che riuscirai a diventare una fata" evidente riferimento al soprannome di "Grandi fate dell'acqua" dato alle 3 Undine più abili di VE..
Una puntata di riepilogo, ma un po' particolare:
alla fine appaiono in una rapida carrellata tutti i personaggi dell'anime, principali e secondari, ma è lo spirito della storia ad essere sottolinenato ancora una volta, cioè la solidarietà, la condivisione e i piccoli tesori inaspettati che talvolta ci riserva l'esistenza, come sottolineato dall'episodio della palla di neve.
Alicia e Akari iniziano a spingere una piccola palla di neve, che diventa ovviamente sempre più grande, sempre di più, altri cittadini sconosciuti, attirati dall'inconsueta iniziativa si accodano man mano fornendo un piccolo aiuto e il pupazzo di neve gigantesco che ne deriva, al di là da ogni intenzione iniziale, è un po' il simbolo di questo intrecciarsi di strade personali. Akari dirà nell'ultimo volume del manga che "ognuno segue la propria strada, ma le strade di ognuno si incontrano per lungo o breve tempo".
Ed è da questi inaspettati incontri che nascono dei momenti indimenticabili come la festa improvvisata in un campo veneziano innevato attorno al pupazzone appena eretto.
Da notare: "la felicità è un uccellino delicato e timido: quando cerchiamo testardamente di afferrarla, inaspettatamente vola via.." ^_-

lunedì 7 giugno 2010

La festa del Redentore

Nessun dubbio, invece, sulla fonte di ispirazione per l'episodio 25 di Aria-The Natural, andato in onda la scorsa domenica e dedicato alla festa del Redentore.
Questa esiste davvero
http://www.veneziamarketingeventi.it/it/page/eventoDettaglio?idEvento=2
quindi non c'è molto margine di discussione.
Ciò che mi ha incuriosita, invece, è stato il lavoro di documentazione degli autori dell'anime(non mi ricordo se nel manga c'era l'episodio corrispondente, controllerò :)): la festa avviene proprio come descritto nella puntata, con le barche che si assiepano nel bacino di San Marco, le grandi abbuffate a bordo (piatti della tradizione veneziana, però..non certo stufato di funghi alla giapponese..sull'anatra ripiena non mi esprimo ma non credo sia molto verosimile XD )e lo spettacolo pirotecnico a coronamento della serata.
Deve essere una meraviglia visto dal mare nella magia della notte veneziana *_*
Non capisco invece perchè gli autori abbiano deciso di spostare la festa in settembre..anche in Giappone il tempo per eccellenza dei Matsuri (le sagre con le popolari bancarelle) è l'estate..mi rimane solo da credere che il motivo sia stato solo organizzativo, queste puntate erano ambientate in autunno, dunque, di necessità si è fatta virtù. ^^
Accetto suggerimenti, comunque..
Una curiosità: i manifesti pubblicitari della festa, così come gli inviti spediti da Akari e colleghe per il ricevimento a bordo erano scritti in perfetto italiano: si vede che la nostra lingua è di gran moda in Giappone, al momento ;)
Pare che l'episodio di stamattina fosse quello conclusivo della seconda serie ( io lo vedo registrato di solito..perchè a quell'ora dormo ^^ ): ma allora, dato che la terza serie "Origination" è un prequel la conclusione del manga non è stata ancora trasposta in animazione?? U_U

domenica 6 giugno 2010

Venezia misteriosa ^^

Volevo riprendere il discorso sul cimitero di San Michele e le sue cupe leggende avviato qualche settimana fa:
ebbene, ho fatto qualche ricerca ^^ pare che Venezia, forse per la sua atmosfera mistica e fuori dal tempo, sia una città particolarmente prediletta dai fantasmi.
Qui http://www.venessia.com/leggendemetropolitane.htm
si possono leggere alcune delle più diffuse; mi ha incuriosito molto quella su Massimo cacciari anima in pena per espiare un'antica colpa..dovrebbe essere ancora vivo, il filosofo o sbaglio?? O_o Forse era un suo antenato?? ^_^
Ad ogni modo, come si può notare, si parla anche di cupe dicerie fiorite attorno all'isola di San Michele: il chè mi pare ovvio, un'isola-cimitero avvolta nella nebbia lagunare..beh, attira le leggende come il miele con le api ^^
Qui però ci si riferisce soltanto a ossa che vogliono ritrovare la loro antica quiete fra le mura del cimitero e per questo perseguitano i vivi...un più chiaro riferimento alla puntata di Aria con la donna fantasma che vuole rapire la nostra Akari, si può invece ritrovare IMHO nella leggenda citata qui
http://www.albertotosofei.it/i-miei-libri/leggende-veneziane-e-storie-di-fantasmi.html
Già il titolo.."La ragazza che non venne mai sepolta" è tutto un programma, per l'appunto come la condannata a morte dell'episodio, poi c'è la barca-bara dotata pure di ceri, le notti nebbiose, il viaggio verso San Michele..insomma, potrebbe essere stata questa la fonte di ispirazione della Amano??
Noto anche da altri siti che le dicerie sulle donne vampiro che succhierebbero l'anima ai vivi sono molto diffuse a VE ( pare che un modo per allontanarli fosse quello di infilare un sasso nella bocca del cadavere per impedire di mordere quando fosse resuscitato O_O hanno ritrovato recentemente un teschio con un sasso fra i denti risalente alla peste del '500 mi pare..)
Effettivamente VE, come dicevo, si presterebbe benissimo come location di film horror, strano che ci abbiano ambientato solo Nosferatu a Venezia, vampiro pure lui, ovvio.>>
Recentemente ho letto un capitolo delle light novels di Trinity Blood interamente ambientato far calli e campi, anche qui con vampiri assortiti.

giovedì 27 maggio 2010

Il mio week end a Ravenna fra sacro e profano^^

Approfittando del week end lungo di Pentecoste ho organizzato un miniviaggio a Ravenna, sulla scia dei ricordi (piacevolissimi..ma cosa non lo è a 14 anni?? ^^;;)della gita scolastica della terza media. Come dire?? A forza di rievocare quei lontanissimi 4 gg trascorsi nell'antica capitale a metà fra Oriente e Occidente, ho incuriosito mia mamma e abbiamo deciso di tornarci, approfittando della mostra alla Pinacoteca Comunale dedicata ai Preraffaelliti inglesi.
Fra "sacro e profano" significa semplicemente che mamma e io ci siamo abbuffate di mosaici e piadine (mmmhh, ottime e fragranti, altro che quelle che vendono al supermercato!!! :P )
Solo che, alla fine, uno dei pochi ricordi negativi è proprio legato alla mostra di cui parlavo, piuttosto deludente, sia per la qualità che per il numero delle opere presentate. E io che speravo di ammirare la Beata Beatrix o la Ecce ancilla Domini di Rossetti!! Y_Y
E invece mi sono dovuta accontentare della Monna Vanna, sfacciata e già femme fatale dei nostri varietà.
"Questo era un piemontese" di Arthur Hughes, ( ) mi è comunque rimasto nel cuore, abbiamo ammirato l'espressività del viso della ragazza per 10 m, divisa fra dolore e determinazione *_*
Ravenna, con il suo fascino di capitale antica e solenne ci ha comunque ampiamente ripagate del viaggio: peccato che anche i locali (intendo la gente del posto, non i bar XD ) si adeguino un po' troppo al passato imperiale della città, risultando a volte un po' freddi e scostanti: l'accoglienza turistica non è il loro forte, insomma, e neppure la cura del patrimonio archeologico-culturale lasciato troppo spesso a se stesso; sembra quasi che entrambi(turisti e patrimonio) siano visti talvolta come un peso, un fastidio che ostacola la normale routine quotidiana. :(
Le chiese di Ravenna tempestate di mosaici,che a distanza di secoli ci restituiscono inalterata la vera essenza dello spirito bizantino ( anche se, con tutti i restauri che ci sono stati, dubito fortemente che anche una sola tessera sia originale, ormai.. ^^)sono una gioia per gli occhi e per lo spirito: si viene proiettati come per incanto nel passato attraverso questa forma di espressione artistica ormai desueta, purtroppo, ma che forse proprio per questo è in grado di rinnovare il fascino di un'epoca lussuosa ed imperiale.
Arte desueta, dicevo, ma certamente non qui a RA, dove i laboratori di arte musiva praticamente non si contano nemmeno, tanto sono diffusi.
Sant'Apollinare Nuovo (assurdo, ma io ricordo un'abside totalmente diversa, qui, romanica...quella attuale barocca è un pugno nell'occhio se messa insieme ai mosaici che decorano l'interno delle facciate :(


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"Arte musiva": dopo aver trascorso il primo pomeriggio a chiedermi perchè diavolo ci fossero tutti questi riferimenti alle muse sulla guida turistica, ho scoperto che musiva è l'aggettivo riferito al mosaico..oooppssss, viaggiare serve davvero ad arricchire la propria cultura, eh?? ;)




Meta classica del viaggio a RA: in meditato raccoglimento sulla tomba di Dante (tanto per cambiare, non segnalata neppure da un cartello, quasi anonima e nascosta, ma all'interno si avverte aleggiare ancora lo spirito possente del grande poeta, il genio insomma ha davvero il sopravvento sulle miopie contemporanee per fortuna é_é )


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e una prospettiva meno nota dell'ennesimo, imperdibile appuntamento ravennate, ovverossia il Mausoleo di Galla Placidia: nell'oscurità raccolta, quasi ieratica dell'interno splendidamente mosaicato spicca la luce sovrannaturale emanata dalla finestre in alabastro...sembra quasi che la signora del luogo frema per tornare alla vita ^^ ma niente paura: qui ci sono solo sarcofagi vuoti ^_-
Nel mausoleo si può sostare solo per 5 m, causa problemi di microclima che potrebbero rovinare le decorazioni musive (sì, sì, sto aggettivo mi piace, ormai l'ho inflazionato..) ma alla fin fine sono risultati più che sufficienti.



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Nella mattinata di domenica, nel "sacro cerchio" di San Vitale, che, lontano dal traffico, in posizione raccolta, è in grado di far riaffiorare un'immagine abbastanza fedele di quella che doveva essere la RA di Giustiniano, abbiamo rischiato di svenire per la Sindrome di Stendhal e molto più prosaicamente per la fame.. ^^
Alle 13.30, ancora non soddisfatte, ci siamo pure infilate nei sotterranei della Chiesa di Sant'Agnese per ammirare quella che è la più recente acquisizione al patrimonio ormai inestimabile della città:
la Casa dei tappeti di Pietra, ovvero, una dimora nobiliare romana con i pavimenti tempestati di mosaici recentemente portata alla luce per caso.
Piccola, ma rilevante esposizione, rilevante, perchè finalmente curata...ma non c'era nessuno!!!!! O_O
Tutti a seguire sempre i soliti itinerari consigliati :((((
La nostra piccola mania di seguire invece SEMPRE itinerari sconosciuti, al di fuori delle mete più gettonate, riserva sempre piacevoli sorprese: da una parte abbiamo avuto modo di ammirare lo splendido Palazzo di Teodorico(che in realtà è una chiesa in rovina..ma vabbè ^^ ) ; la soffitta, anonima e quasi nascosta, racchiude dei frammenti di mosaici incredibili (certo che almeno un cartello indicativo: volete proprio nascondere tutto agli occhi dei turisti, eh??:(((


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L'aspetto complessivo delle rovine, con lo stranissimo accostamento fra antico e moderno (la strada trafficata che vi passa davanti) ma ha ricordato tantissimo il Palazzo Imperiale nei Fori Romani, dove abbiamo consumato un piacevolissimo pranzo al sacco, ormai quai 20 anni fa ;)).
Seconda meta un po' desueta è stato il sito archelogico di Classe con le rovine dell'antico porto e delle officine adiacenti: me lo ricordavo come cantiere in piena attività e ben tenuto, invece ci siamo ritrovati di fronte quattro sassi ormai quasi completamente occultati dalle erbacce e dalle acque paludose..maddòòòòòòòò, diceva il vero quella pubblicità progresso di qualche settimana fa, in Italia abbiamo trooopppiii patrimoni atristici e, ormai assuefatti, non li consideriamo nemmeno più..magazzini straripanti di opere semplicemente dimenticate, da brivido!! O_o
Davvero farebbero bene a rubarcele, gli altri paesi, visto che non riusciamo a valorizzarle.


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Qua c'erano due custodi, gentilissimi per carità ( e mi hanno fatto pure lo sconto per i giovani *_* credevano fossi una 25 enne?? XXDD Mille punti simpatia guadagnati ;) però però costratti a vivere fra i gatti randagi, in una roulotte, sembravano dare più importanza a cosa mettere insieme per pranzo che al sito che sono incaricati di sorvegliare.
Il sentiero che porta agli scavi (ancora in attività, ha sottolineato la custode..attività????? L'ultima volta che qualcuno è stato lì sarà stato 10 anni fa o giù di lì, evidentemente si dà la precedenza agli scavi di Santa Severa, qualche centinaio di metri più in là, la gemella di Sant'Apollinare in Classe, sicuramente più scenografica ) è stato praticamente inghiottito dall'erba alta quasi mezzo metro ( abbiamo pure potuto osservare una lepre enorme e un airone bianco placidamente adagiato far le rovine, giusto per sottolineare la frequenza con cui il luogo viene visitato :P ) e i cartelloni didattici del 2004 giaciono tutti malinconicamente a terra U_U
Bellino il museo annesso, l'unico elemento soddisfacente nello sfacelo totale: nelle teche impolverate sono esposti tutti i reperti recuperati in sito: c'è pure una sala conferenze, usata chissà da chi.
Giusto per sottolineare ancora una volta la cura da cui sono circondati i turisti in loco, l'ufficio turistico adiacente alla Chiesa di Classe, ci ha erroneamente indirizzate: volevamo andare alla Pineta di Classe, praticamente lì a portata di bicicletta e la tizia invece ci ha fatto retrocedere fino al bivio per Marina di Ravenna.
Ovviamente, trovandoci di fronte una statale assolata e trafficatissima, senza nemmeno un'ombra di pista ciclabile, abbiamo preferito desistere e siamo ritornate in città.
Vabbè, dai, questo ci ha permesso di pranzare (al sacco) alla corte di Teodorico (cioè sul prato antistante la sua eterna dimora ;) e avere tutto il tempo di visitare la mostra sul teatro greco, allestita in una chiesa sconsacrata, che è un altro dei gioiellini misconosciuti della città.
Affreschi bellissimi e una penombra che favorisce la devozione verso il passato.
Una splendida statua di Livia in bronzo campeggiava al centro, raffiguarante una donna in età matura e non nel fiore della giovinezza: meno male, una volta tanto..
A Roma, 20 anni fa, avevamo cercato inutilmente la sua casa nei Fori per un'ora XDDD
Dicevo delle piste ciclabili: semplici marciapiedi pieni di dissesti e buche da dividere con i pedoni :((( Sarà anche una città a misura di bicicletta, ma tutti scorrazzano dove vogliono e senza neppure mettere fuori la mano quando sterzano O_o
Per le soste gastronomiche abbiamo puntato sulle classiche enoteche (La Ca' de Ven, Casa del Vino, con un nome che è tutto un programma, punto classico di ritrovo per locali e turisti): ottime piadine :PPPP altro che quelle che si comprano qui al supermercato, spesse e fragranti, devo provare a farmele pure in casa ^^ ma ordinare acqua da bere nella Casa del Vino fa sempre una certa impressione.
Purtroppo io odio il vino, mi piace solo cotto e speziato, l'intramontabile Vin Brulè natalizio, insomma ;)
Classici pure i souvenirs che ci siamo portate appresso: ciambellone di Ravenna senza il buco, grissini e amaretti, ma non siamo riuscite a gustare la Zuppa Inglese, che qui sarebbe di casa, ma che nessuna pasticceria a quanto pare vende O_o
In compenso una panetteria esponeva in bella vista il cartello "Strudel in offerta!!" XXDDDD
La cosa che mi ha più colpito??
I pesci rossi che vivono nella cripta della Chiesa di S. Francesco dove si sono svolti i funerali di Dante..sì sì avete capito bene: la cripta è allagata e ci scorrazzano proprio i pesciolini: una vita intera senza vedere la luce del sole Y_Y
ma sembrano godere di ottima salute, però, chissà come sono arrivati fin lì ;)

Ribadisco, comunque, viaggiare da soli è sempre un piacere, anche se al ritorno ci siamo trovate "in panne" a Bologna, dopo aver perso la coincidenza per il Brennero (locale da Ravenna in ritardo, ovviamente é_è ).
Ma l'Intercity da LE aveva 1 ora e mezza di ritardo O_________________O e dunque, grazie a quello, siamo comunque riuscite a trovare un mezzo per raggiungere BZ..alle 00.45 della notte: grazie Papino che ci sei venuto a prendere!!! :333333
Però...così ho perso la puntata di Aria alla domenica mattina!!!! U_U
Appena escono i dvd mi rifaccio >>
La subsidenza ravennate con le cantine degli edifici sprofondate nell'acqua e i pavimenti delle chiese rilazati anche di 2 m nel corso dei secoli per compensarla, mi hanno fatto gustare comunque una certa atmosfera veneziana.

martedì 18 maggio 2010

Pensieri in libertà (ancora su Aria)

Di Aria non smetterei mai di parlare: si è ormai capito che è una serie la cui filosofia, le cui atmosfere, la cui particolare struttura, mi hanno definitivamente conquistata. :33333
Anime "slice of life" li definiscono gli espertoni..non so a dire il vero cosa significhi esattamente....( spicchi di vita??? La vita va gustata a piccole porzioni per avvertirne meglio il sapore?? MMMh, sì, direi che il punto di vista di Akari è proprio questo ^^), so solo che Kozue Amano ha creato davvero un capolavoro, una piccola gemma che sicuramente rimarrà all'apice della sua carriera. La sua opera in corso "Amanchu!" infatti, pur ripresentando personaggi e situazioni di Aria e pur incentrata sull'amore dell'autrice per il mare (che qui fra le altre cose viene confessato più apertamente) non mi sembra, almeno nel primo volume che ho letto, essere riuscita a replicare il miracolo di Aria..forse Amano sensei era più giovane ed inesperta, dunque certamente anche più impulsiva, meno sottoposto alla pressione del successo, allora..per quanto il suo stile, scanzonato e permeato di gioia di vivere sia rimasto inalterato, questo bisogna riconoscerlo, deve essere una persona che gode ogni singolo istante della sua vita, felicissima di stare al mondo e credo che una simile qualità neppure il freddo meccanismo degli affari potrà mai sottrargliela ^^
La serie animata, nel frattempo. mi sembrava avere preso una piega assai soprannaturale: il "treno galattico" di cui ho parlato nel post precedente, la "vedova inconsolabile del cimitero di S. Michele" O_O;; dell'episodio precedente, le vite parallele dell'episodio 22 che vanno pure a citare dei famosi giochi di ruolo, che però io non conosco ^^;;
Ora, ammaettiamo che gli episodi che hanno come protagonista Cat Sith siano sempre molto suggestivi e poetici, quasi sospesi in un'altra dimensione (del resto lui rappresenta l'anima stessa di Neo Venezia >> dunque è un po' l'eroe-ombra della serie...) però però..devo ammettere che tutte queste fantasticherie, alla lunga, nuociono un pochino al fascino della serie: la peculiarità di Akari è quella di ricercare il magico nel quotidiano, o meglio di trasformare la quotidianità in qualcosa di magico (come nell'episodio 23 che ho visto oggi dove è addirittura in grado di trasformare la sua semplice gondola nel bucintoro, la pomposa imbarcazione usata per la cerimonia dello "Sposalizio del mare"), il fatto che la magia vera entri fisicamente nella vita quotidiana toglie un po' del merito alle fatiche di Akari, non trovate?
L'episodio del cimitero, comunque, è davvero meraviglioso, un perfetto connubio di horror giapponese e miti occidentali sulle maledizione delle anime morte e preseguitate da un ricordo che impedisce loro di trovare la pace eterna. Incredibile come, dopotutto, culture così lontane riescano a trovare un perfetto accordo in credenze popolari molto simili.
A Venezia si racconta che capita talora di incontrare, la notte, una donna velata e vestita di nero che chiede di essere accompagnata all'isola di San Michele.
In realtà è lo spirito di una condannata a morte cui fu negato il desiderio di essere seppellita su quell'isola: chi la accompagna colà è dunque destinato a non fare più ritorno..paura!!!!!


Bellissime le scene ambientate nel cimitero, si avverte davvero una sorta di sentore di un altro mondo che si spalanca: gran lavoro di sceneggiatori e artisti!!!

ovviamente Cat Sith, come a solito, ci mette lo zampino^^


Il Cimitero di San Michele, a Venzia, esiste davvero: chissà se anche la leggenda della condannata lo è?


E, a proposito dei Gatti mammoni, ricordiamo che sono rappresentati anche in famosissimi pittogrammi nel Sahara Libico
http://www.flickr.com/photos/ladigue_99/331971016/
è stato il mio papi a parlarmene per primo ;) che li ha visti più di una volta.
In questa zona, nel Wadi Mathendus, in tempi preistorici sono stati incisi nella pietra disegni di animali reali e immaginari, come questi appunto.
Ciò che mi impressiona è che in regioni lontanissime della terra(Scozia, Italia, Libia ) esistano leggende molto simili e tutte incentrate sui gatti: evidente che siano animali che sempre hanno incarnato un mistero, ovviamente positivo, utile per l'uomo, come uno spirito buono.
Sono gattofila come la Amano, nel caso non si sia capito ^_-

martedì 4 maggio 2010

Kozue Amano è fan di Matsumoto!!!

Per me Matsumoto è un mito: sono praticamente cresciuta con i suoi anime, che sono stati fra i primi ad arrivare in Italia.
Chi, alla fine degli anni '70, non si è appassionato alle avventure dei "Guerrieri delle stelle" sempre impegnati a salvare la terra per il rotto della cuffia, da soli contro tutti XD o non ha sentito palpitare il suo cuore per le solitarie scorribande spaziali del malinconico Harlock?? E che dire della fluviale serie di Galaxy Express 999 lunga 100 puntate o poco più dove praticamente Matsumoto-san ha esibito tutta la sua potenzialità creativa??
Caratteristica di quest'autore è una concezione molto paticolare delle storie di fantascienza, che non si risolvono in una mera esaltazione della tecnologia o delle battaglie spaziali, ma risultano sempre velati da una sorta di poeticità malinconica, come un vago ricordo del "buon tempo andato" che dona loro una suggestione unica. Diciamo che ci insegna a non perdere la nostra connotazione umana, di esseri pensanti e sensibili pur in mezzo a tutte le diavolerie teconologiche che ci circondano oggigiorno. Una versione "umanizzata" del progresso, insomma..
Notevole, poi, è anche la sua attrazione per le profondità spaziali con i loro misteri..perchè anche degli enigmi l'uomo ha bisogno, per andare avanti..^^
Ecco..è una interpretazione del classico racconto di fantascienza che ho ritrovato anche in "Aria" dove in una location che più romantica e retrò non si può, ogni tanto appare l'ombra di qualche astronave nel cielo a ricordarci che l'anime, dopotutto, si svolge nel futuro. Ma il possedere un pc certo non ha tolto ad Akari la capacità di sprofondarsi nei sogni di fronte ad ogni miracolo che la circonda.
E ora..che ti vado a scoprire?? Che anche la Amano è fan di Matsumoto, ovviamente..
E la puntata 21di Aria The Animation è appunto un omaggio a Galaxy Express 999, forse l'opera in cui egli esprime meglio la sua atrazione per l'avventura e per l'ignoto.
Come Akari che vuole conoscere ogni aspetto di Aqua, entrarne a farne pienamente parte, respirarne appieno lo spirito, ma conserva ancora in sè una certa umana incertezza nell'abbandonarsi all'avventura..
così, il pensiero di incontrare la misteriosa fiura di Cat Sith, di notte, in un luogo desolato, per partire con lui in treno verso l'ignoto..beh, come è ovvio, la preoccupa per giorni..e preoccuperebbe anche me , a dire il vero, che non apprezzo molto le novità :P
Ma poi, una tenera carezza e un abbraccio spntaneo sono sufficienti per stabilire una bellissima armonia: i lor cuori battono all'unisono, Akari riesce finalmente ad abbandonarsi al flusso segreto della sua patria d'elezione.
Una scena bellissima, mooolto suggestiva, Cat Sith è davvero un'invenzione geniale della Amano!!



I più attenti noteranno che Cat è vestito come il mitico controllore di Galaxy ^^


E che mi dite del Direttore Aria che scimmiotta la bellissima Maetel/Maisha??
I pon pon e il cappellino a cupola!!! XXDD

Davvero un amore!!! :3
Che poi Cat Sith deriva da una leggenda scozzese, dove era praticamente uno spirito delle highlands..e si ricollega ai gatti mammoni, che con le mamme non c'entrano niente, ma prendono il looro nome dal diavolo Mammona ^^;; e, in quanto spiriti pagani della fertilità, furono collegati al Carnevale ( ve lo ricordate che è proprio durante il Carnevale di VE che Akari incontra Cait Sith la prima volta??)..
e queste due figure ispirarono probabilemnte il gatto del Cheshire di "Alice nel paese delle meraviglie" citatissimo negli anime, come nel recente ( e da me amatissimo) Pandora Hearts *_*
Insomma, qualcosa di mistico, in sto gattone c'è..e si vede >.<
Per approfondire:
http://en.wikipedia.org/wiki/Cat_S%C3%ACth

http://it.wikipedia.org/wiki/Gatto_Mammone

http://it.wikipedia.org/wiki/Gatto_del_Cheshire

giovedì 22 aprile 2010

En plein air!!!!

No, questa volta il titolo non c'entra nulla con la serie "Aria" non preoccupatevi ^^
"En plein air" era un'espressione molto popolare fra i pittori di fine '700/inizio '800 soprattutto fra quelli di tendenze romantiche che amavano moltissimo dipingere i paesaggi dal vivo, standosene in beata contemplazione sotto il cielo terso e profumato della bella stagione.
Ebbene, la primavera è arrivata anche per me!
Non sono una pittrice, ovviamente ( anche se ogni tanto mi diverto a imbrattare qualche foglio >> ), ma una scrittrice, anche se dilettante, sicuramente sì..e di tendenze assolutamente romantiche, ovviamente..dunque la libertà dei grandi spazi aperti e i profumi, le sensazioni del mondo che si risveglia, quella particolare ebbrezza che in questo periodo, trasportata dal vento gentile, permea di sè ogni cosa d'attorno, beh..piacciono anche a me, da impazzire :P
Così accolgo sempre volentieri la possibilità che mi verrà offerta da qui fino a settembre di uscirmene un'ora prima dal lavoro e di andarmene a spaparanzarmi allegra e spensierata sui prati in riva al fiume con una bella scorta dei miei amati manga al mio fianco *_*
Il tempo è splendido e finalmente mite, tutti sorridono sereni, c'è chi gioca, chi prende il sole, chi fa merenda sul prato, attorno a me solo fronde verdeggianti che mormorano gentili al tocco di una brezza leggera e, di fronte, la frescura rinvigorente del fiume: problemi, rumori, grattacapi della vita cittadina scompaiono come per incanto e, immergendosi nella lettura o lasciandosi trasportare dalle proprie suggestioni fantastiche..ecco che, d'un tratto, come per incanto, capita di sentirsi meravigliosamente vivi e parte integrante dell'immensa sinfonia del tutto: il mio piccolo Paradiso!!!!
Vorrei che non finisse mai: è una sorta di ricompensa dopo i rigori e le fatiche invernali ^_-
E pensare che una volta non riuscivo neppure a seguire il filo di ciò che leggevo, mi distraevo subito..oggi riesco a concentrami meglio lì che a casa; il richiamo della vita selvaggia, alla fine, si rivela irresistibile!!!!

lunedì 19 aprile 2010

E' arrivato!!!

Eccolo qua, finalmente è arrivato il Perfect Guide Book di Aria the animation *_*
quella che, praticamente, è considerata la bibbia della prima serie animata..interviste ai doppiatori, disegni dei personaggi con le loro schede, schizzi per i fondali, curiosità, la lista di tutte le cose buone che si sono mangiati in 13 puntate xD e ovviamente gadgets gadgets gadgets!!
la pagina dedicata al Direttore Aria, la mia passione, è ovviamente una delle mie preferite.
C'è pure il CD allegato, con un breve Drama. Peccato sia tutto i giapponese..Y_Y
Riesco a decifrare pochissimo, il che è una vergogna, visto che lo studio da 3 anni, ormai: a mia discolpa sia detto che lo faccio solo nei ritagli di tempo ^^;;
Che altro c'è??
Ah, sì..gallery ( anche a colori..) glossario dei termini della serie animata, la pagina delle FAQ, scheda dettagliata di ogni episodio, le locations dell'anime vs realtà ovverossia calli e canali veneziani..e, dulcis in fundo, una breve e divertente storiella con protagonisti Ai e il padrone del Cafè Florian..kawaiii!!
Ma ammirate l'oggetto del mio desiderio (l'ho atteso 2 mesi...)!!



domenica 11 aprile 2010

Sorawoto e Aria

Beh, già alla prima visione, qualche dubbio mi era pure sorto..una certa sensazione di "deja vu" per essere precisi: Sorawoto mi ricordava moltissimo Aria, non solo nell'atmosfera imperante ( rilassata e un po' naif, per intenderci..e già i rapporti fra le protagoniste soldato la dicevano lunga, no?? Una fortezza di importanza capitale per la difesa nazionale lasciata in mano a delle ragazzine poco più che adolescenti?? O_o ) ma soprattutto nelle figure delle protagoniste, che sono, sia fisicamente che caratterialmente dei veri e propri cloni di quelle di Aria.
Poi ho letto in giro qualche commento per il web e le mie supposizioni hanno trovato conferma ^^
Sfido chiunque, inaffti, a sostenere che la materna e comprensiva Felicia non sia "figlia" di Alicia di Aria Company (c'è pure assonanza nel nome..) e la protagonista Kanata, un po' svampita è la controparte apocalittica di Akari, ovviamente.
Ovvio che fa parte di una specie di "gioco di ruolo" che è poi la regola delle produzioni animate: il pubblico si aspetta già quei tipi di personaggi codificati secondo regole precise e la produzione si adegua:
c'è la Tsundere Kureha/Aika, l'assonnata e introversa Noel/Alice, l'istruttrice bisbetica ma tutto sommato cordiale Rio/Akira e l'indispensabile "spalla" maschile sempre un po' Klaus/Akatsuki..
Plagio?? Ma nuuuu, direi una sorta di compromesso fra autori e spettatori ^^
Ovviamente, altri punti di contatto far le serie sono la centralità della musica e la presenza delle simpaticissime mascotte, che fanno tanto gadget.
solo che Sorawoto, dopo un inizio pacato e idilliaco, devia verso il drammatico..e questa sì che è una novità di questa serie, anche se andava sicuramente sviluppata meglio.
In conclusione Sorawoto è un Aria più movimentato, diciamo, ma comunque consigliato a chi già aveva amato la serie della Amano.
E il mio guidebook di Aria-The Animation che ho ordinato dal Giappone via Ebay non è ancora arrivato!!! Y_Y
In appendice vi copio e incollo la recensione di Sorawoto che ho scritto per Animeclick..il punteggio non è molto alto, gli darei un 6 stiracchiato, ma il concept della serie meritava sicuramente 8 per la sua originalità..peccato!! :(
Mi sono goduta musiche e disegni però..l'opening delle Kalafina è sul mio MP3 player da mesi, ormai!^^
RECENSIONE DA ANIMECLICK
http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=SORANOWOTO
Pare che questo "Canto del cielo" sia la prima produzione del progetto "Power of anime" della Aniplexx, che dovrebbe dare vita a serie animate originali, cioè non tratte da manga, visual novel, videogiochi, ecc. Beh, se questo è il risultato, meglio che ritornino a rivolgersi ai manga.
La mancanza di una sceneggiatura solida e credibile, infatti, si sente tutta. Certo, il trailer era visivamente stupendo con i suoi ampi scenari naturali e l'intenso sentimentalismo; le atmosfere iniziali poi e il ritmo delle prime puntate, lento ed evocativo, mi richiamava moltissimo "Aria" anche per la somiglianza caratteriale (e talvolta fisica) delle protagoniste delle due serie.
Un po' ridicolo il fatto che la difesa di una fortezza di confine di fondamentale importanza venga affidata ad un solo drappello di cinque ragazze e che nell'esercito siano presenti delle bambine, ma vabbé, l'animazione made in Japan ci ha abituato a questo ed altro.
Il problema è che quest'anime è un autentico calderone, in cui vengono gettati a casaccio un mucchio di spunti interessanti, ma che poi non vengono sviluppati (dalla tecnologia perduta, alla "fine del mondo" ,dalle antiche leggende sull'angelo perduto alle cinque ragazze del fuoco). iInsomma, ci sarebbe materiale per almeno cinque serie diverse o una serie unica di almeno cinquantadue puntate.
Non è questo il caso di Sora no woto: dalla puntata 10 in poi, il ritmo subisce un'accelerazione inaspettata e pazzesca (ascolti disastrosi e fretta di finire?): si affastellano rivelazioni su rivelazioni, spiegazioni a gogò (anche abbastanza inverosimili o comunque acconciate alla ne meglio) di tutti i misteri della serie tanto che ci si ritrova all'ultima puntata con il fiatone e la testa assai confusa.
La prima impressione è dunque quella di un'occasione persa: peccato, perché design, animazione, musiche (splendida la sigla di testa cantata dalle Kalafina su reinterpretazioni di quadri di Klimt) facevano sperare in qualcosa di più. Invece alla fine la delusione regna sovrana.
Spero ardentemente in un remake più accurato, in futuro.

Bakuman

Eccolo qua, infine è uscita e ho potuto leggerla, la nuova opera della Ohba con i disegni di Obata, il geniale duo che ha dato i natali al celeberrimo Death Note, divenuto, nel bene o nel male, un fenomeno mondiale.
Io lo aspettavo soprattutto perchè incuriosita dal completo cambio di registro: passare da un'opera altamente cupa e drammatica (pur con qualche sprazzo di piacevolissima ironia) ad una comica e leggera( pur con delle premesse realistiche e delle tematiche serie) non è da tutti e ovviamente volevo vedere come gli autori se la sarebbero cavata.
Intanto ho scoperto che la Ohba è una donna..mica lo avrei immaginato..ooopss!! :lol: , divertentissime le autocitazioni da DN sparse qua e là per il manga, invece che nei free talk. Che DN sia nato come ultima speranza dell'autrice prima della morte per inedia suona un po' esagerato, ovviamente, ma tutto sommato rende bene lo stimolo della necessità..per la serie..quando l'acqua arriva alla gola, si impara a nuotare. xD
Realismo e coinvolgimento in prima persona sono IMHO i punti di forza della storia, che è centrata su due ragazzini delle medie che si mettono in testa di diventare mangaka famosi (uno ai disegni, l'altro alla sceneggiatura..) prima dei 18 anni..ovviamente con le loro disavventure famigliari e amorose correlate.
Avevo sentito dei giudizi molto negativi su questo manga e ci avevo prestato fede, perchè è difficilissimo bissare un successo mondiale, vista la pressione che si accumula immancabilmente sull'autore, ma devo dire di non averlo trovato nè noioso, nè pieno di chiacchere a vuoto, nè infarcito di lungaggini..
al contrario, si sente la passione degli autori che parlano di se stessi e dei loro sogni che sicuramente coltivavano già da ragazzi. L'ironia IMHO è efficace: comicissimo come, fra una ragazza timida, ricca e chic e il solito primo della classe apparentemente serioso e a modo, alla fine il più normale ed equilibrato risulti proprio il protagonista sfigato..salvo poi lanciarsi e dimostrarsi anche il più competente in materia. Un continuo cambio di ruolo che ho apprezzato tantissimo..
E poi il nonno e il papà che dovevano mettergli i bastoni fra le ruote e invece si rivelano i suoi primi sostenitori....carramba, che sorpresa!! >.<
Divertentissima la citazione su DN per cui al posto del quaderno maledetto abbiamo il blocco di schizzi abbandonato in classe e Takagi prende il posto di Ryuk come corruttore del protagonista..in effetti anche Ryuk era una "spalla" davvero irresistibile e Takagi non è da meno.
Insomma, l'ho trovato promettente e interessante fonte di info sulla carriera e le tecniche dei mangaka: lo continuerò senz'altro!!
Ala fine della lettura, mi è pure tronata una voglia pazza di disegnare manga..se avessi più tempo libero Y_Y del resto, qualche schizzo infantile lo conservo gelosamente, in soffitta ^^;;
Una sola domanda: ma Bakuman che significa? :booh: