Se la Rowling si fosse limitata a mettere in piedi un classico romanzo di formazione, di quelli di stampo romantico, per intenderci, tutto sarebbe andato per il meglio..
Invece, pressata dalle richieste dei fans e delle case editrici, forse accecata dalla fam e (sì perchè non dirlo??) da congrui assegni a 7 cifre, decide di strafare e si inoltra nell'insidioso terreno dell'alchimia, dell'esoterismo, delle sottili disquisizioni filosofiche per cui, sia detto senza offesa, apparentemente nnon possedeva nè la statura nè la preparazione necessaria.
Tutto questo marasma di materiale sembra infatti affastellato a caso, cucito insieme come un centone, all'ultimo minuto, giusto per aggiungere un briciolo di fascino arcano alla propria opera.. Perdidndirindina, qua si parla di pietre filosofali, simboli alchemici ed esoterici, cerche di sapore arturiano, Predestinati, teorie del complotto e avanti così, chi più ne ha più ne metta..fino al su premo interrogativo che tormenta l'anima dell'uomo fin da quando ha avuto coscienza di sè: ovveroossia, come sconfiggere l'orrore supremo, la morte e assurgere al limbo solitario degli immortali.
Non esattamente delle quisquilie senza importanza, insomma eh??
La Rowling, sui simbolismi e gli archetipi, era inciampata già fin dal primo volume..e vabbè, stemperavamo tutto nel clima soffuso di favola, ma nei volumi successivi, moltiplicandosi le citazioni che, ad un certo punto diventano addirittura il tema portante, scuse non ce ne sono più, e spesso la narrazione si impantana, con il lettore a covare la sensazione sempre più insistente che l'autrice annaspi e visibilmente, alla ricerca di un appiglio concreto e verosimili per risolvere l'inestricabile e cervellotica trama che lei stessa ha creato(fra horcrux, doni e altro ad un certo punto bisognerebbe fare quasi uno schemino per non perdere il filo ^^;; )
Un temino raffazzonato alla buona da studente alla viglia degli esami, insomma, con la data di pubblicazione a incombere minacciosa: certo, la Rowling ci mette del suo, ovviamente, esperienze e predelizioni personali in campo sia letterario che cinematografico( le numerosissime citazioni dal "Signore degli anelli" sono evidenti e,spesso, anche irritanti...)ma il massimo del cattivo gusto lo si raggiunge quando si lascia influenzare nello sviluppo della trama dalle esigenze e dai "suggerimenti" dei lettori..vabbè che i piccoli pargoli adoranti del primo anno sono cresciuti e tormentati ormai dalle prime tempeste ormonali dell'adolescenza, ma trasformare Hoghwarts di punto in bianco in una specie di postribolo con studenti avvinghiati bocca, lingua e tutto in ogni angolo..beh, mi sembra francamente eccessivo(Ron, sesto anno, per la cronaca...)
giovedì 16 febbraio 2012
lunedì 13 febbraio 2012
I miei primi 40 anni!
Ai più probabilmente non importerà(e a ragione ^^) un fico secco, ma oggi per me è una giornata epocale...nel segno che si apre per me un'epoca totalmente nuova, quella (ahimèèèèèèè) degli "anta": oggi, 13 febbraio 2012 compio infatti il mio XL anno di vita, ovverossia 20 anni+20 di esperienza come ha spiritosamente commentato mammà nel suo biglietto d'auguri.
Ma è inutile indorare la pillola, ci sono e basta, con tutte le inevitabili perplessità che si accompagnano ad un traguardo così importante.
40 anni si compiono una volta sola nella vita(per fortuna, verrebbe da aggiungere..^^;;); tutti mi avevano consigliato di fare folli festeggiamenti, ma tutto sommato è abbastanza inutile incanalarsi nella tendenza all'inebetimento dominante...annegare i pensieri nell'alcool e nella musica per una sera mica risolve i problemi, fa solo sentire euforici e ancora più depressi la mattina successiva ;)
Ovviamente non ci siamo fatti mancare nulla: gita a Venezia sabato vestita da torta e tavola imbandita per il compleanno(mica scema io..così un sacco di gente mi ha cantato la canzoncina"tanti auguri a te" e in un sacco di lingue diverse XDDD), domenica di riflessione e totale relax in casa(giusto per focalizzare la portata dell'evento^^..e navigare a manetta su internet, ovviamente, con auguri di amici conosciuti o meno..meraviglie della rete XDD), lunedì lavorativo con pranzetto luculliano, miniparty al lavoro e brindisi in famiglia la sera...non occorre organizzare grandi cose, l'importante è rimarcare l'importanza della data in compagnia di chi veramente conta per noi, perchè in definitiva sono stati loro ad accompagnarmi in questi 4 decenni trascorsi come spero faranno in quelli successivi.
Rammento ancora la mia espressione perplessa quando mammà mi comunicò il fatale traguardo che attendeva papà il 24 agosto di quell'anno: era il 1983 e, nella mia beata incoscienza di undicenne, mi era sembrato davvero un vecchiaccio da rottamare ^^ ora mi trovo io nella stessa situazione e, ovvaimente, la prospettiva è cambiata ;)))) vecchia io??? Ma non scherziamo, dai....mi capita ancora di riempirmi dalla testa ai piedi di zucchero vanigliato per mangiare le frittelle, di gioire per avr ricevuto in regalo due enormi pantofole di peluches a forma di cane e di riempire gli spazi liberi delle pagine di quaderno con schizzi di principesse incoronate e infiocchettate piombate giù da chissà quale pianeta...poi, a immaginare i possibili sviluppi della loro storia, ci si penserà durante le ore di lavoro, con lo sguardo perso nel vuoto per delle mezz'ore intere..oopppssss!!
Insomma, lo spirito è rimasto lo stesso di 10, 20, 30 anni fa....ho guadagnato in esperienza e sicurezza, nel senso che adesso, me ne frego, e allegramente dell'opinione altruie, procedo tranquilla per la mi strada difendendo a spada tratta il diritoo di essere me stessa, anche se stravagante e anticonformista.
Gingilli di plastica e peluches, manga che occhieggiano dalla mia borsetta, campanelli a forma di rana sulla bicicletta, scaffali strabordanti di dvd a tema anime..non c'è dubbio...il fanciullino poeta che è in me lo tengo in vita, eccome....^^
il problema degli anni futuri sarà cercare di farlo andare d'accordo con il filosofo che qualcuno mi ha messo in casa moooolti anni fa(era il primo anno di scuola quando mi contestarono la mia tendenza a lasciarmi un po' troppo andare al piacere); mi ha creato non pochi problemi quell'ingombrante presenza censoria, ma è anche vero che suo è il merito di numerose "estasi intellettuali di stampo romantico" che altrimenti mai avrei conosciuto.
La via, del resto è un "work in progress", una complessa alchimia che non troverà mai uno stabile equilibrio se non al momento della morte, dunque, le liti e le riconciliazioni di queste due facce della mia medaglia non si quieteranno mai e costituiscono di certo il "sale " della mia esistenza..magari mi annoierei senza..
Diamo dunque il via a questo nuovo capitolo della mia vita, come navigatori protesi verso l'orizzonte ancora indefinito, verso il nuovo che ci attende, non il vecchio che avanza..per altri, elettrizzanti 40 anni!
domenica 5 febbraio 2012
Il vaso della fortuna!!
Quanto ho resistito alla sirena potteriana??? 10 e più anni, ha dell'incredbile vista la sarabanda mediatica che è stata costruita attorno a questo titolo e ai merchandising ad esso collegati.(parlerò del mitico maghetto di Hoghwarts ovviamente e il titolo gioca con l'assonanza inglese del suo cognome "Potter" alla professione del vasaio^^)
Di solito non mi faccio influenzare dai pregiudizi, ma visto il successo che riscuoeva questo titolo fra orde di ragazzini istericamente urlanti a ogni veglia in libreria per accappararsi le prime copie dell'ennesimo episodio ancora fresche di stampa..beh, non mi si biasimerà poi tanto se per anni ho storto il naso davanti a quello che mi sembrava solo un puerile miscuglio di neogotico un po' chic e di quel fantasy condito di un pizzico di horror a buon mercato per cui folleggiano gli annoiati pargoli moderni. La visione frammentaria del primo film tratto dalla saga non mi aveva fatto cambiare idea nonostante alcune scenografie di sicuro impatto emotivo(come dimenticare l'apparizione notturna di Hoghwarts che si ergeva sulle acque del lago illuminato solo dalla fioca luce delle fiaccole??).
E tutti invece a tessermi sperticate lodi dell'occhialuto maghetto..e io immune all'epidemia che sembrava contagiare il mondo intero...ma, quando poi ho visto che anche amici fidatissimi di Anobii si slanciavano in lodi sperticate per questo titolo attribuendogli addirittura 5 stelle, beh..ho dovuto cedere ed è con rassegnazione che mi sono infine decisa a prendere in mano il primo volume della saga..
Non l'ho divorato, questo lo posso affermare con sincerità, nè si è trattato di amore a prima vista, ma una piacevole sorpresa, quella sì c'è stata: agli albori della sua saga la Rowling scriveva ancora per se stessa, il suo stile è frizzante,scorrevole, le trovate magiche si susseguono spontanee e irresistibili, la trama di fondo è convincente, i personaggi ben costruiti e verosimili..insomma, riesce a dar vita ad un universo alternativo ben strutturato e appassionane come nelle fiabe che si rispettino.
C'è ancora qualche incertezza, certo, delel sgrezzature saranno sicuramente necessarie e alcune soluzioni risulteranno forzate ai più e non convincono pienamente, ma i classici duelli finali ( si scorrono le pagine con il cuore in gola), alcune indimenticabili scenografie (qualcuno ha parlata dell'apparizione notturna di Hoghwarts sulle acque del lago??) e soprattutto il fiuto infallibili dell'autrice che individua immediatamente i personaggi e le sottotrame suscettibili di sviluppo e che noi lettori impareremo ad apprezzare di volume in volume( vabbè, non è neppure necessario che faccia il nome di Piton, no?? ;) ripagano ampiamente una certa "tolleranza" iniziale da parte del lettore...
"La camera dei segreti" e "Il prigioniero di Azkaban" zoppicano ancora per molti tratti, ma si possono considerare come "fasi di assestamento" in cui la Rowling aggiunge tasselli fondamentali al suo quadro e soprattutto lì si fa le ossa, per trovare il ritmo e lo stile giusto, che le permetteranno di scrivere quei due piccoli gioielli di pathos e tensione che sono "Il calice di fuoco" (nella sua spiazzante pagina di apertura e nel finale goticamente dark che segnerà una vera e propria insanabile frattura con il clima ancora semifiabesco dei romanzi precedenti) e soprattutto il mio amatissimo "L'ordine della fenice", ove tutti i nodi giungono finalmente al pettine e vengono introdotti i personaggi che comporranno il quadro finale.
Al termine del quarto anno di scuola, come accennavo, avverrà la tragedia che sovvertirà completamente le carte in tavola: dall'atmosfera giocosa e spensierata dei primi anni si passerà adulto di formazioni, a tratti anche molto duro, negli inevitabili dubbi e "deragliamenti" e i chiaroscuro che avvolgeranno di una luce ambigua anche quelli che finora erano cosiderati quasi integerrimi eroi(Silente fra tutti, ma anche lo stesso Harry soprattutto nella fase finale..e questa è sicuramente un'innovazione importante e costruttiva nei romanzi per l'infanzia...avviciniamoli all'ambiiguità del mondo vero, questi pargoletti, accidenti, ne abbiamo tutti abbastanza delle "melassosità" disneyane!!!
La fiaba è senza dubbio il luogo in cui il bene si erge a contrastare il male e infine trionfa, certo..ma trionfa non "senza sè e senza ma" come si usava una volta, perchè la realtà quotidiana è ben diversa e sotto l'apparenza bonaria possono nascondersi tranelli mortali, così come personaggi a prima vista ostili e scontrosi si rivelano in verità soltanto abbarbicati nella loro malinconica tristezza, tormentati dall'astio di un passato ormai sepolto e, quando meno ce lo aspettiamo, nelle difficoltà, eccoli a tenderci la mano..è questa penombra, un grigiore inquietante, ma anche innegabilmente suadente, a dominare gli ultimi capitoli della saga.
Nulla è come si credeva, radicate certezze scompaiono, altre appaiono, ma traballanti, per finire sconfessate qualche pagina più avanti, dubbi si accavallano a dubbi e perfino il finale, molto a proposito devo dire, lascia intonso qualche mistero.
Non credo, a questo proposito, che le incertezze finali siano state volontarie, per agevolare futuri, improbabili sequel, piuttosto la Rowling in questo si è dimostrata una narratrice assolutamente di razza, conscia di come sia sempre meglio lasciare adeguato spazio all'immaginazione del lettore e farlo sentire così parte attiva del processo creativo....ha portato alla luce il suo lato più raffinato e profondo trovando il coraggio di abbandonare il suo ruolo iniziale, anche se altrettanto cnvincente, visto che l'ha consacrata al successo, di narratrice per bambini.
Sembrano così lontani, ormai, i tempi in cui Harry Potter vagava a occhi sbarrati fra le meraviglie di Diagon Alley, si entusiasmava per cappelli parlanti e cioccorane saltellanti, sgranocchiava allegramente caramelle 5 gusti+1 beandosi nei ricordi di suo padre e nella bonaria protezione di Silente..ora si trova, invece, a doversi scontrare prima di tutto con l'ipocrisia del mondo degli adulti, la politica corrotta e le sua inseparabili compagne, le spietate e tendenziose campagne mediatiche, i pregiudizi di razza, nascita, il fastidio, quando non l'annientamento, per il diverso, il debole o colui che semplicemnete si pone al di fuori dei binari stabiliti da un'opinione pubblica superficiale e corrotta..
diavolo di un maghetto...e chi avrebbe mai pensato che questo sarebbe stato il tuo incantesimo più importante?? Crescere e accompagnare nella crescita i lettori (perchè fra un volume e l'altro gli anni sono passati anche per loro e magari dalle elementari si trovano ad affrontare ora i primi rossori adolescenziali..)verso un difficile, ma indispensabile processo formativo che li conducono a considerare la realtà in cui vivono con occhio ben più critico e smaliziato di quanto non facesse nella beata spensieratezza della sua infanzia.
[continua...]
Di solito non mi faccio influenzare dai pregiudizi, ma visto il successo che riscuoeva questo titolo fra orde di ragazzini istericamente urlanti a ogni veglia in libreria per accappararsi le prime copie dell'ennesimo episodio ancora fresche di stampa..beh, non mi si biasimerà poi tanto se per anni ho storto il naso davanti a quello che mi sembrava solo un puerile miscuglio di neogotico un po' chic e di quel fantasy condito di un pizzico di horror a buon mercato per cui folleggiano gli annoiati pargoli moderni. La visione frammentaria del primo film tratto dalla saga non mi aveva fatto cambiare idea nonostante alcune scenografie di sicuro impatto emotivo(come dimenticare l'apparizione notturna di Hoghwarts che si ergeva sulle acque del lago illuminato solo dalla fioca luce delle fiaccole??).
E tutti invece a tessermi sperticate lodi dell'occhialuto maghetto..e io immune all'epidemia che sembrava contagiare il mondo intero...ma, quando poi ho visto che anche amici fidatissimi di Anobii si slanciavano in lodi sperticate per questo titolo attribuendogli addirittura 5 stelle, beh..ho dovuto cedere ed è con rassegnazione che mi sono infine decisa a prendere in mano il primo volume della saga..
Non l'ho divorato, questo lo posso affermare con sincerità, nè si è trattato di amore a prima vista, ma una piacevole sorpresa, quella sì c'è stata: agli albori della sua saga la Rowling scriveva ancora per se stessa, il suo stile è frizzante,scorrevole, le trovate magiche si susseguono spontanee e irresistibili, la trama di fondo è convincente, i personaggi ben costruiti e verosimili..insomma, riesce a dar vita ad un universo alternativo ben strutturato e appassionane come nelle fiabe che si rispettino.
C'è ancora qualche incertezza, certo, delel sgrezzature saranno sicuramente necessarie e alcune soluzioni risulteranno forzate ai più e non convincono pienamente, ma i classici duelli finali ( si scorrono le pagine con il cuore in gola), alcune indimenticabili scenografie (qualcuno ha parlata dell'apparizione notturna di Hoghwarts sulle acque del lago??) e soprattutto il fiuto infallibili dell'autrice che individua immediatamente i personaggi e le sottotrame suscettibili di sviluppo e che noi lettori impareremo ad apprezzare di volume in volume( vabbè, non è neppure necessario che faccia il nome di Piton, no?? ;) ripagano ampiamente una certa "tolleranza" iniziale da parte del lettore...
"La camera dei segreti" e "Il prigioniero di Azkaban" zoppicano ancora per molti tratti, ma si possono considerare come "fasi di assestamento" in cui la Rowling aggiunge tasselli fondamentali al suo quadro e soprattutto lì si fa le ossa, per trovare il ritmo e lo stile giusto, che le permetteranno di scrivere quei due piccoli gioielli di pathos e tensione che sono "Il calice di fuoco" (nella sua spiazzante pagina di apertura e nel finale goticamente dark che segnerà una vera e propria insanabile frattura con il clima ancora semifiabesco dei romanzi precedenti) e soprattutto il mio amatissimo "L'ordine della fenice", ove tutti i nodi giungono finalmente al pettine e vengono introdotti i personaggi che comporranno il quadro finale.
Al termine del quarto anno di scuola, come accennavo, avverrà la tragedia che sovvertirà completamente le carte in tavola: dall'atmosfera giocosa e spensierata dei primi anni si passerà adulto di formazioni, a tratti anche molto duro, negli inevitabili dubbi e "deragliamenti" e i chiaroscuro che avvolgeranno di una luce ambigua anche quelli che finora erano cosiderati quasi integerrimi eroi(Silente fra tutti, ma anche lo stesso Harry soprattutto nella fase finale..e questa è sicuramente un'innovazione importante e costruttiva nei romanzi per l'infanzia...avviciniamoli all'ambiiguità del mondo vero, questi pargoletti, accidenti, ne abbiamo tutti abbastanza delle "melassosità" disneyane!!!
La fiaba è senza dubbio il luogo in cui il bene si erge a contrastare il male e infine trionfa, certo..ma trionfa non "senza sè e senza ma" come si usava una volta, perchè la realtà quotidiana è ben diversa e sotto l'apparenza bonaria possono nascondersi tranelli mortali, così come personaggi a prima vista ostili e scontrosi si rivelano in verità soltanto abbarbicati nella loro malinconica tristezza, tormentati dall'astio di un passato ormai sepolto e, quando meno ce lo aspettiamo, nelle difficoltà, eccoli a tenderci la mano..è questa penombra, un grigiore inquietante, ma anche innegabilmente suadente, a dominare gli ultimi capitoli della saga.
Nulla è come si credeva, radicate certezze scompaiono, altre appaiono, ma traballanti, per finire sconfessate qualche pagina più avanti, dubbi si accavallano a dubbi e perfino il finale, molto a proposito devo dire, lascia intonso qualche mistero.
Non credo, a questo proposito, che le incertezze finali siano state volontarie, per agevolare futuri, improbabili sequel, piuttosto la Rowling in questo si è dimostrata una narratrice assolutamente di razza, conscia di come sia sempre meglio lasciare adeguato spazio all'immaginazione del lettore e farlo sentire così parte attiva del processo creativo....ha portato alla luce il suo lato più raffinato e profondo trovando il coraggio di abbandonare il suo ruolo iniziale, anche se altrettanto cnvincente, visto che l'ha consacrata al successo, di narratrice per bambini.
Sembrano così lontani, ormai, i tempi in cui Harry Potter vagava a occhi sbarrati fra le meraviglie di Diagon Alley, si entusiasmava per cappelli parlanti e cioccorane saltellanti, sgranocchiava allegramente caramelle 5 gusti+1 beandosi nei ricordi di suo padre e nella bonaria protezione di Silente..ora si trova, invece, a doversi scontrare prima di tutto con l'ipocrisia del mondo degli adulti, la politica corrotta e le sua inseparabili compagne, le spietate e tendenziose campagne mediatiche, i pregiudizi di razza, nascita, il fastidio, quando non l'annientamento, per il diverso, il debole o colui che semplicemnete si pone al di fuori dei binari stabiliti da un'opinione pubblica superficiale e corrotta..
diavolo di un maghetto...e chi avrebbe mai pensato che questo sarebbe stato il tuo incantesimo più importante?? Crescere e accompagnare nella crescita i lettori (perchè fra un volume e l'altro gli anni sono passati anche per loro e magari dalle elementari si trovano ad affrontare ora i primi rossori adolescenziali..)verso un difficile, ma indispensabile processo formativo che li conducono a considerare la realtà in cui vivono con occhio ben più critico e smaliziato di quanto non facesse nella beata spensieratezza della sua infanzia.
[continua...]
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Harry Potter,
Pillole dalla mia biblioteca
domenica 29 gennaio 2012
INTERVISTA X PARTE 3 CLAMPS WONDERWORLD 8
D: Osamu Tezuka-sensei e Leiji Matsumoto sensei spesso hanno usato la tecnica del cross overs dei loro personaggi che compaiono in opere diverse. Avevate in mente loro quando avete creato X?
R: (OHKAWA): Certo, siamo state influenzate da Tezuka-sensei e Matsumoto-sensei, ma l'abitudine ai cross overs ci è nata quasi per caso quando disegnavamo doujinshi. Abbiamo già accennato a questo fatto nell'intervista che ci è stata fatta per Clamp School detectives(vol. 5), dunque non andrò nei dettagli, ma, dato che il nostro scopo primario era sviluppare diversi personaggi e poi lasciarli interagire nelle storie che inventavamo, non abbiamo mai avuto problemi a farli riapparire in serie diverse.
D: Cosa significa la X del titolo?? (ecco una domanda che praticamente TUTTI ci siamo posti^^)
R(OHKAWA): All'inizio voleva soltanto indicare un numero sconosciuto, un elemento sconosciuto.Allo stesso tempo, anche i crossovers che caratterizzano la storia potevano essere rappresentati dalla X se viene rovesciata.La X ha moltissimi altri significati. Abbiamo scelto un titolo che è davvero molto breve rispetto ai nostri standard...ma, sono certa che quando abbiamo proposto il primo progetto alla direzione editoriale, il titolo era già quello.
[Banale, ma pieno di significati segreti, un po' come Kamui insomma^^ IMHO questo è un titolo geniale per un'opera dalle mille sfaccettature che si dipanano man mano come questa]
D: Poco fa avete accennato al fatto che Kamui è un personaggio creato ex novo. A cosa avete prestato maggiore attenzione quando l'avete modellato?
R(OHKAWA): Avevo un sacco di appunti(ride). Volevo fare di lui un personaggio senza particolari caratteristiche, nè positive, nè negative.I personaggi che lo circondano hanno delle personalità piuttosto marcate, quindi , per equilibrare il tutto, volevo che Kamui fosse un protagonista assolutamente normale, banale perfino nel taglio dei capelli. Volevo anche che la sua uniforme scolastica fosse del tipo senza bottoni.[Questa non l'ho capita...forse per non legare il suo cuore ad alcuna fan donandole un bottone dopo la cerimonia di diploma?? :PP ]
R(MOKONA): Per quello che mi riguarda, disegnare Kamuk era qualcosa che rientrava perfettamente nelle mie corde(ride). Lo immaginai come il tipico eroe. Quando pensai "Questo è il protagonista di un manga sui super poteri" , Kamui, con i suoi occhi intensi e il suo semplice taglio di capelli, mi balzò subito alla mente. In uniforme scolastica, ovviamente(ride).
D: Il primo capitolo della serie ha richiesto un grande impegno?
R(OHKAWA): Mi sembra che disegnammo 60 pagine. Sapevamo che sarebbe diventata una serie con un sacco di tavole inchiostrate e illustrazioni a doppia pagina, così capivamo che, se non fossimo riuscite a disegnare abbastanza pagine per i primi capitoli, sarebbe stato difficile rendere l'idea di cosa il mondo di X avrebbe voluto rappresentare. Sono certa che i primi tre capitoli contavano 60 pagine ciascuno. ravamo molto giovani..oggi non saremmo capaci di fare altrettanto(ride)
R(NEKOI): Al momento usiamo molti retini, così ce la caviamo.
R(OHKAWA): I tempi di consegna del primo capitolo erano piuttosto ristretti. La cover a colori del primo capitolo doveva essere utilizzata come promozione regalo, così la schizzammo abbastanza velocemente. Iniziammo a lavorarci quando Mokona ancora non aveva elaborato alla perfezione il design dei personaggi, così quello che si vede ricorda solo vagamente Kamui.
R(MOKONA): In quel deserto, Kamui assomiglia vagamente a Ashura(ride).
[Ashura è il protagonista di RGVeda..il riferimento è al finale del manga che non voglio spoilerare perchè è assolutamente una bomba e dunque va scopero leggendosi la serie >_> ]
R: (OHKAWA): Certo, siamo state influenzate da Tezuka-sensei e Matsumoto-sensei, ma l'abitudine ai cross overs ci è nata quasi per caso quando disegnavamo doujinshi. Abbiamo già accennato a questo fatto nell'intervista che ci è stata fatta per Clamp School detectives(vol. 5), dunque non andrò nei dettagli, ma, dato che il nostro scopo primario era sviluppare diversi personaggi e poi lasciarli interagire nelle storie che inventavamo, non abbiamo mai avuto problemi a farli riapparire in serie diverse.
D: Cosa significa la X del titolo?? (ecco una domanda che praticamente TUTTI ci siamo posti^^)
R(OHKAWA): All'inizio voleva soltanto indicare un numero sconosciuto, un elemento sconosciuto.Allo stesso tempo, anche i crossovers che caratterizzano la storia potevano essere rappresentati dalla X se viene rovesciata.La X ha moltissimi altri significati. Abbiamo scelto un titolo che è davvero molto breve rispetto ai nostri standard...ma, sono certa che quando abbiamo proposto il primo progetto alla direzione editoriale, il titolo era già quello.
[Banale, ma pieno di significati segreti, un po' come Kamui insomma^^ IMHO questo è un titolo geniale per un'opera dalle mille sfaccettature che si dipanano man mano come questa]
D: Poco fa avete accennato al fatto che Kamui è un personaggio creato ex novo. A cosa avete prestato maggiore attenzione quando l'avete modellato?
R(OHKAWA): Avevo un sacco di appunti(ride). Volevo fare di lui un personaggio senza particolari caratteristiche, nè positive, nè negative.I personaggi che lo circondano hanno delle personalità piuttosto marcate, quindi , per equilibrare il tutto, volevo che Kamui fosse un protagonista assolutamente normale, banale perfino nel taglio dei capelli. Volevo anche che la sua uniforme scolastica fosse del tipo senza bottoni.[Questa non l'ho capita...forse per non legare il suo cuore ad alcuna fan donandole un bottone dopo la cerimonia di diploma?? :PP ]
R(MOKONA): Per quello che mi riguarda, disegnare Kamuk era qualcosa che rientrava perfettamente nelle mie corde(ride). Lo immaginai come il tipico eroe. Quando pensai "Questo è il protagonista di un manga sui super poteri" , Kamui, con i suoi occhi intensi e il suo semplice taglio di capelli, mi balzò subito alla mente. In uniforme scolastica, ovviamente(ride).
D: Il primo capitolo della serie ha richiesto un grande impegno?
R(OHKAWA): Mi sembra che disegnammo 60 pagine. Sapevamo che sarebbe diventata una serie con un sacco di tavole inchiostrate e illustrazioni a doppia pagina, così capivamo che, se non fossimo riuscite a disegnare abbastanza pagine per i primi capitoli, sarebbe stato difficile rendere l'idea di cosa il mondo di X avrebbe voluto rappresentare. Sono certa che i primi tre capitoli contavano 60 pagine ciascuno. ravamo molto giovani..oggi non saremmo capaci di fare altrettanto(ride)
R(NEKOI): Al momento usiamo molti retini, così ce la caviamo.
R(OHKAWA): I tempi di consegna del primo capitolo erano piuttosto ristretti. La cover a colori del primo capitolo doveva essere utilizzata come promozione regalo, così la schizzammo abbastanza velocemente. Iniziammo a lavorarci quando Mokona ancora non aveva elaborato alla perfezione il design dei personaggi, così quello che si vede ricorda solo vagamente Kamui.
R(MOKONA): In quel deserto, Kamui assomiglia vagamente a Ashura(ride).
[Ashura è il protagonista di RGVeda..il riferimento è al finale del manga che non voglio spoilerare perchè è assolutamente una bomba e dunque va scopero leggendosi la serie >_> ]
giovedì 26 gennaio 2012
INTERVISTA X PARTE 2-CLAMPS WONDERWORLD 8
D: In X appaiono diversi personaggi di opere precedenti: qual è il più vecchio?
R(MOKONA): Nataku è piuttosto vecchio.
R(OHKAWA): Subito dopo il nostro debutto, fummo incaricate del chara design di un anime basato sulla mitologia cinese-purtroppo il progetto fallì. Fu allora che creammo Nataku, di cui abbiamo recuperato il design.
R(IGARASHI): Ma, considerando solo i personaggi di opere poi pubblicate, è Yuto ad essere il più vecchio.[Yuto è l'impiegato dell'anagrafe, fa parte dei draghi della terra]
R(OHKAWA): Sì, forse hai ragione. Collaborammo per poco ad un'opera intitolata Hagun Seisenki, ma il magazine in cui appariva veniva pubblicato in modo discontinuo e infine fu cancellato. E' da lì che vengono Yuto e Suoh.[Suoh era uno dei tre genietti protagonisti in Clamp School detectives, appare anche in X un po' cresciutello :P; per Hagun Seisenki vedi nota sotto]
R(NEKOI): Anche Nagisa chan( di Clamp School detectives) viene da lì...
R(MOKONA): Pure Arashi è abbastanza vecchia.
OHKAWA: Tentammo di scrivere una breve storia ispirata a Romeo e Giulietta-non venne mai pubblicata-e il personaggio principale era proprio Arashi. Veniva da una famiglia della Yakuza e il suo carattere era completamente differente. Era un tipo tranquillo, etereo e luminoso. Questo era più o meno il carattere anche del suo innamorato, che poi divenne il prototipo di Sorata.Era il figlio di un poliziotto. [Questa poi..ve la immaginate Arashi timida e riservata??? Già il suo nome significa tempesta ^^ No, no..meglio la sacerdotessa indemoniata di X..però però qualche accenno di timidezza l'ha antenuto..come quando si scopre innamorata di Sorata, allora sì che è una liceale alle prime armi >> Però questa storia alla Romeo e Giulietta ambientata nel mondo della yakuza-la mafia giapponese- sembra molto originale e intrigante, peccato non sia stata sviluppata, anche se una trama simile si trovava in Romeo+Juliet con Leonardo di Caprio^^ che è del 96 dunque immagino successivo al progetto Clamp dato che X è del 1992..Hollywoood che plagia le Clamp?? O_O]
R(IGARASHI): Penso sia stato nel 1991, dato che preparammo un calensario per gli iscritti alla newsletter e Arashi era già inclusa nelle illustrazioni.
R(OHAKAWA): Questa illustrazione è contenuta anche nell'artbook X-ZERO. Nataku, Yuto, Arashi..questi personaggi vennero creati più o meno contemporaneamente e sono abbastanza datati. Al confronto Kaumui è piuttosto giovane.
Nota:Hagun Seisenki...un manga doujiinshi a cui le Clamp collaborarono all'inizio della loro carriera; è elencato fra le loro opere su wiki ma circolano pochissime info al riguardo in rete.
Sono riuscita solo a trovare qualche accenno di trama:
il titolo significa L'armata delle stelle o qualcosa del genere dunque già si fa accenno a dei combattenti che hanno un corrispondente celeste come poi in X; Souh e Yuto appartengono infatti ad un'armata di 8 persone che sono incarnazioni di antichi guerrieri. Cosa e come combattono rimane un mistero..(almeno per me, al momento..)
Mi piacerebbe davvero leggerlo, ma pare sia difficle da reperire perfino in Giappone, figurati qui e pure tradotto in una lingua occidentale :(((
R(MOKONA): Nataku è piuttosto vecchio.
R(OHKAWA): Subito dopo il nostro debutto, fummo incaricate del chara design di un anime basato sulla mitologia cinese-purtroppo il progetto fallì. Fu allora che creammo Nataku, di cui abbiamo recuperato il design.
R(IGARASHI): Ma, considerando solo i personaggi di opere poi pubblicate, è Yuto ad essere il più vecchio.[Yuto è l'impiegato dell'anagrafe, fa parte dei draghi della terra]
R(OHKAWA): Sì, forse hai ragione. Collaborammo per poco ad un'opera intitolata Hagun Seisenki, ma il magazine in cui appariva veniva pubblicato in modo discontinuo e infine fu cancellato. E' da lì che vengono Yuto e Suoh.[Suoh era uno dei tre genietti protagonisti in Clamp School detectives, appare anche in X un po' cresciutello :P; per Hagun Seisenki vedi nota sotto]
R(NEKOI): Anche Nagisa chan( di Clamp School detectives) viene da lì...
R(MOKONA): Pure Arashi è abbastanza vecchia.
OHKAWA: Tentammo di scrivere una breve storia ispirata a Romeo e Giulietta-non venne mai pubblicata-e il personaggio principale era proprio Arashi. Veniva da una famiglia della Yakuza e il suo carattere era completamente differente. Era un tipo tranquillo, etereo e luminoso. Questo era più o meno il carattere anche del suo innamorato, che poi divenne il prototipo di Sorata.Era il figlio di un poliziotto. [Questa poi..ve la immaginate Arashi timida e riservata??? Già il suo nome significa tempesta ^^ No, no..meglio la sacerdotessa indemoniata di X..però però qualche accenno di timidezza l'ha antenuto..come quando si scopre innamorata di Sorata, allora sì che è una liceale alle prime armi >> Però questa storia alla Romeo e Giulietta ambientata nel mondo della yakuza-la mafia giapponese- sembra molto originale e intrigante, peccato non sia stata sviluppata, anche se una trama simile si trovava in Romeo+Juliet con Leonardo di Caprio^^ che è del 96 dunque immagino successivo al progetto Clamp dato che X è del 1992..Hollywoood che plagia le Clamp?? O_O]
R(IGARASHI): Penso sia stato nel 1991, dato che preparammo un calensario per gli iscritti alla newsletter e Arashi era già inclusa nelle illustrazioni.
R(OHAKAWA): Questa illustrazione è contenuta anche nell'artbook X-ZERO. Nataku, Yuto, Arashi..questi personaggi vennero creati più o meno contemporaneamente e sono abbastanza datati. Al confronto Kaumui è piuttosto giovane.
Nota:Hagun Seisenki...un manga doujiinshi a cui le Clamp collaborarono all'inizio della loro carriera; è elencato fra le loro opere su wiki ma circolano pochissime info al riguardo in rete.
Sono riuscita solo a trovare qualche accenno di trama:
il titolo significa L'armata delle stelle o qualcosa del genere dunque già si fa accenno a dei combattenti che hanno un corrispondente celeste come poi in X; Souh e Yuto appartengono infatti ad un'armata di 8 persone che sono incarnazioni di antichi guerrieri. Cosa e come combattono rimane un mistero..(almeno per me, al momento..)
Mi piacerebbe davvero leggerlo, ma pare sia difficle da reperire perfino in Giappone, figurati qui e pure tradotto in una lingua occidentale :(((
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domenica 22 gennaio 2012
CLAMPS WONDERWORLD 8 parte 1
INTERVISTA ALLE CLAMP PER X 1999
E' forse la mia serie Clamp preferita: una trama originale e appassionante ispirata alle ossessioni apocalittiche del passaggio al nuovo millennio, uno sviluppo spiraliforme che si dipana man mano lasciando il lettore con il fiato nsospeso, tavole dettagliate e superbe, degne di un artbook, personaggi carismatici e solenni, una gioia per gli occhi e per il cuore. L'ho amato tantissimo, perchè non l'avete mai concluso T_______________T !!!!!!!!!
Ad ogni modo, come ho ripetuto su internet fino alla nausea, meglio senza finale che con una conclusione affrettata e raffazzonata giusto per accontentare i fans: Clampone, se non ve la sentite, lasciatelo pure in sopeso, capisco che lo stile attuale sia lontano anni luce da quello di 12 anni fa, non è più adatto, noi lettori siamo così liberi di immaginarci quello che più ci aggrada :P
Ma lasciamo la parola alle sensei:
INTRODUZIONE
Sono trascorsi ormai 13 anni da quando X ha iniziato la sua serializzazione e questa epica storia raggiunse subito una grande popolarità. Oltre la complessità della storia, i personaggi pittoreschi e la messa in scena del fato che avvolge drammaticamente Tokyo al volgere del nuovo millennio, vengono alla luce i feroci conflitti che sempre hanno caratterizzato le Clamp.
D: Da dove è nata la prima idea per X?
R(OHKAWA): L'idea di base è nata da una storia sulla fine del secolo a cui comincia a fantasticare nella mia infanzia. Allora non avevo ancora cominciato a pianificare alcun dettaglio e i personaggi erano completamente diversi dall'X attuale.
D: Come si giunse alla serializzazione di X?
R(OHKAWA): La serie che prcedette X, CLAMPS SCHOOL DETECTIVES, godette di una discreta popolarità, così Mr. Aoki, che allora era il capo redattore di Asuka, ci propose di dedicarci ad una serie più lunga, per il nostro prossimo progetto. Avevo sempre sognato di scrivere una storia sulla fine del millennio-avrei voluto scriverla già prima di CLAMP SCHOOL DETECTIVES. Mi piacevano anche storie come NANSO SATOMI HAKKENDEN( LA LEGGENDA DEGLI 8 CANI GUERRIERI-l'anime è stato trasmesso, anche se parzialmente, anche in Italia, da Mediaset, quasi 10 anni fa--NOTA MIA ^^)dove un gruppo di compagni univa le forze nella battaglia, così pensavo di unire le due idee in un'unica storia.
R(MOKONA): Avevamo già schizzato delle tavole di Kamui e Fuuma, così le mostrammo a Aoki-san.
D: Tavole a colori, avete detto?
R(IGARASHI): A quel tempo preparavamo sempre qualcosa come tipo una nostra newsletter..Le tavole le disegnammo per usarle come carte di augurio per il Nuovo Anno per quelli che si erano iscritti alla newsletter[fortunati loro >.<]Sicuramente ci sarà ancora qualcuno che se lo ricorda[non ne dubito...chissà quanto valgono adesso quelle card XP]
D: I personaggi delle tavole a colori apparivano come nella serie di X?
R(MOKONA): No, erano un po' differenti.
R(OHKAWA): Il design era diverso da quello della serie manga. Soprattutto Fuuma, aveva un carattere più solare..un po' come Segawa-kun; e non era così alto, era più o meno dell'altezza di Kamui.
R(MOKONA): Assomigliavano molto ai due personaggi principali di DUKLYON.
R(OHKAWA): Liabbiamo trasformati in due tipi un po' cupi molto dopo che disegnammo le tavole, poco prima di inizare la serializzazione del manga.
E' forse la mia serie Clamp preferita: una trama originale e appassionante ispirata alle ossessioni apocalittiche del passaggio al nuovo millennio, uno sviluppo spiraliforme che si dipana man mano lasciando il lettore con il fiato nsospeso, tavole dettagliate e superbe, degne di un artbook, personaggi carismatici e solenni, una gioia per gli occhi e per il cuore. L'ho amato tantissimo, perchè non l'avete mai concluso T_______________T !!!!!!!!!
Ad ogni modo, come ho ripetuto su internet fino alla nausea, meglio senza finale che con una conclusione affrettata e raffazzonata giusto per accontentare i fans: Clampone, se non ve la sentite, lasciatelo pure in sopeso, capisco che lo stile attuale sia lontano anni luce da quello di 12 anni fa, non è più adatto, noi lettori siamo così liberi di immaginarci quello che più ci aggrada :P
Ma lasciamo la parola alle sensei:
INTRODUZIONE
Sono trascorsi ormai 13 anni da quando X ha iniziato la sua serializzazione e questa epica storia raggiunse subito una grande popolarità. Oltre la complessità della storia, i personaggi pittoreschi e la messa in scena del fato che avvolge drammaticamente Tokyo al volgere del nuovo millennio, vengono alla luce i feroci conflitti che sempre hanno caratterizzato le Clamp.
D: Da dove è nata la prima idea per X?
R(OHKAWA): L'idea di base è nata da una storia sulla fine del secolo a cui comincia a fantasticare nella mia infanzia. Allora non avevo ancora cominciato a pianificare alcun dettaglio e i personaggi erano completamente diversi dall'X attuale.
D: Come si giunse alla serializzazione di X?
R(OHKAWA): La serie che prcedette X, CLAMPS SCHOOL DETECTIVES, godette di una discreta popolarità, così Mr. Aoki, che allora era il capo redattore di Asuka, ci propose di dedicarci ad una serie più lunga, per il nostro prossimo progetto. Avevo sempre sognato di scrivere una storia sulla fine del millennio-avrei voluto scriverla già prima di CLAMP SCHOOL DETECTIVES. Mi piacevano anche storie come NANSO SATOMI HAKKENDEN( LA LEGGENDA DEGLI 8 CANI GUERRIERI-l'anime è stato trasmesso, anche se parzialmente, anche in Italia, da Mediaset, quasi 10 anni fa--NOTA MIA ^^)dove un gruppo di compagni univa le forze nella battaglia, così pensavo di unire le due idee in un'unica storia.
R(MOKONA): Avevamo già schizzato delle tavole di Kamui e Fuuma, così le mostrammo a Aoki-san.
D: Tavole a colori, avete detto?
R(IGARASHI): A quel tempo preparavamo sempre qualcosa come tipo una nostra newsletter..Le tavole le disegnammo per usarle come carte di augurio per il Nuovo Anno per quelli che si erano iscritti alla newsletter[fortunati loro >.<]Sicuramente ci sarà ancora qualcuno che se lo ricorda[non ne dubito...chissà quanto valgono adesso quelle card XP]
D: I personaggi delle tavole a colori apparivano come nella serie di X?
R(MOKONA): No, erano un po' differenti.
R(OHKAWA): Il design era diverso da quello della serie manga. Soprattutto Fuuma, aveva un carattere più solare..un po' come Segawa-kun; e non era così alto, era più o meno dell'altezza di Kamui.
R(MOKONA): Assomigliavano molto ai due personaggi principali di DUKLYON.
R(OHKAWA): Liabbiamo trasformati in due tipi un po' cupi molto dopo che disegnammo le tavole, poco prima di inizare la serializzazione del manga.
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domenica 8 gennaio 2012
CLAMPS WONDERWORLD 12 SHAORAN 2
Tsubasa RC sarebbe dunque un anime che si lamenta della perdita e della fragilità delle relazioni umane? Io penso piuttosto che tratti della loro nascita e della loro importanza. Certo, Shaolan è convinto di aver perduto il suo legame con Sakura(che per lui era così importante) però è proprio a causa di questo che lui ha potuto incontrare Kurogane, Fay, mokona e altri nuovi, preziosissimi amici. Nella ricerca della memoria di Sakura egli stringe amicizia con persone meravigliose come Ryu-O (personaggio già apparso in Rg Veda -nota mia ^^). Sembra paradossale, però, senza la perdita della sua relazione con Sakura, non sarebbero mai potuti avvenire questi nuovi incontri. E anche Sakkura, nonostante la sua amnesia non ha mai perso la sua personalità. Shaoran sperimenta nuovamente la sua gentilezza, la dolcezza del suo cuore, così i suoi sentimenti ne escono ulteriormente rafforzati. Alla fine, questi sentimenti ne risultano completamente mutati, sono molto più intensi di quelli che provava per la sua amica d'infanzia.
Anche Sakura pensa di aver completamente dimenticato i suoi sentimenti per lui, ma non ci vorrà molto perchè la sua personalità dolce, ma decisa la conquisti un'altra volta. I due si scruteranno come un ragazzo e una ragazza al loro primo incontro e ricostruiranno la loro relazione.
L'urbanizzazione della nostra società moderna ha reso quasi superficiale il nostro bisogno di relazioni umane. Le persone tendono invece a raggiungere l'indipendenza da ogni legame-perciò non c'è più nulla che rimanga costante e l'incertezza domina la nostra vita quotidiana. Certo non bisognerebbe semplicemente rinunciare a quelle relazioni che si interrompono, tuttavia questa potrebbe anche rivelarsi l'occasione per tentare nuove strade e magari incappare in nuovi incontri. Perchè, finchè si avrà il desiderio di inconrare persone nuove, si guadagnerà sempre qualcosa. Che le Clamp facciano pagare a Shaoran un simile prezzo è per me semplicemente l'inizio di qualcosa di uovo- un punto di partenza ottimistico e rivolto al futuro.
Anche Sakura pensa di aver completamente dimenticato i suoi sentimenti per lui, ma non ci vorrà molto perchè la sua personalità dolce, ma decisa la conquisti un'altra volta. I due si scruteranno come un ragazzo e una ragazza al loro primo incontro e ricostruiranno la loro relazione.
L'urbanizzazione della nostra società moderna ha reso quasi superficiale il nostro bisogno di relazioni umane. Le persone tendono invece a raggiungere l'indipendenza da ogni legame-perciò non c'è più nulla che rimanga costante e l'incertezza domina la nostra vita quotidiana. Certo non bisognerebbe semplicemente rinunciare a quelle relazioni che si interrompono, tuttavia questa potrebbe anche rivelarsi l'occasione per tentare nuove strade e magari incappare in nuovi incontri. Perchè, finchè si avrà il desiderio di inconrare persone nuove, si guadagnerà sempre qualcosa. Che le Clamp facciano pagare a Shaoran un simile prezzo è per me semplicemente l'inizio di qualcosa di uovo- un punto di partenza ottimistico e rivolto al futuro.
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